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CortometraggiTrascrizione
00:00Credo che sia una serie molto innovativa, anche proprio dal punto di vista della messa
00:07in scena, perché riesce a raccontare Mussolini e gli anni venti dell'Italia utilizzando
00:14i linguaggi che erano tipici delle vanguardie storiche di quegli anni.
00:17C'è un montaggio che è debitore del montaggio futurista, ci sono continui cambi di formato
00:23e di forme delle immagini, ci sono degli omaggi e degli usi tipici del cinema russo degli
00:28anni venti, c'è molto espressionismo.
00:30Tutto questo dentro una messa in scena che sceglie il regista del grottesco, ma nel senso
00:34etimologico del termine, cioè la fusione tra comico e tragico, per raccontare un Mussolini
00:39che agisce e nello stesso tempo svela il suo essere un attore che mette in scena la commedia
00:45del potere, la maschera del potere e questo ne fa un artefatto di grande raffinatezza
00:51che soltanto chi si autoacceca e non pensa quello che vede, ma vuole vedere sempre e
00:57solo ciò che già pensa può non apprezzare.
00:59È un'interpretazione straordinaria per mimetismo fisico, per il lavoro che fa sulla lingua
01:05e sul dialetto, per gli studi che fa sulla postura, per l'intensità psicologica con
01:10cui riesce a scendere dentro i meandri più oscuri della psicologia di un uomo come Mussolini
01:17e soprattutto per come riesce a fare di Mussolini una sorta di dispositivo scenico-mediatico-politico
01:24raccontandolo proprio per il suo essere un corpo-macchina di comunicazione di massa.