La DDA di Messina ed i Carabinieri del Ros dopo 14 anni hanno fatto luce su un delitto di mafia commesso a Barcellona. Si tratta dell'omicidio di un Rom ucciso perchè accusato da Cosa Nostra barcellonese di aver compiuto furti senza autorizzazione. Decisive le dichiarazioni di un pentito. Il provvedimento richiesto al gip dal Procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e dai sostituti della DDA Francesco Massara e Pietro Vinci.
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NovitàTrascrizione
00:00Era ritenuto l'autore di numerosi furti in appartamento che avevano gettato nel
00:04panico gli abitanti dei quartieri Sant'Antonio e Cantoni di Barcellona
00:07Pozzo di Gotto. Una situazione intollerabile per la famiglia mafiosa
00:11barcellonese che non permetteva a nessuno di commettere reati senza la
00:15propria autorizzazione. Così il pomeriggio del 5 dicembre 2010 durante
00:20una spedizione punitiva in un accampamento Rom fu ucciso il ventenne
00:24rumeno Petr Ciurar. Oggi a distanza di 14 anni da quel delitto
00:29i carabinieri del ROS hanno arrestato due dei tre responsabili. Si tratta di
00:34Domenico Bucolo e Santo Genovese entrambi 34 anni. Entrambi sono stati
00:39rinchiusi in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato dal
00:42metodo mafioso. Del commando avrebbe fatto parte pure Giovanni Perdichizzi
00:46ritenuto il capo di un gruppo che gravitava nell'orbita di Cosa Nostra
00:50barcellonese. Ucciso con una fucilata alla nuca il 1 gennaio 2013 mentre si
00:55trovava all'interno di un bar di Barcellona. A far luce sull'omicidio
00:59Ciurar una nutrita pattuglia di collaboratori di giustizia da Francesco
01:04D'Amico ad Alessio Alesci, Alessandro Abbas ed Aurelio Micali. Ma decisive si
01:08sono rivelate le dichiarazioni dell'ultimo pentito di mafia in ordine di
01:12tempo Marco Chiofalo. E' stato quest'ultimo a raccontare al procuratore
01:16aggiunto Vito Di Giorgio e dai sostituti della DDA messinese che quel pomeriggio
01:21incontrò Bucolo e Genovese a bordo di un ciclomotore armati di fucile. Gli
01:26dissero che stavano andando all'accampamento vicino alla stazione
01:29ferroviaria per dare una lezione ai Rom che commettevano furti in abitazione ed
01:34alcuni abitanti si erano rivolti proprio a Perdichizzi lamentando questa
01:38situazione. Non solo ma Chiofalo li incontrò anche a
01:41ritorno e i due confermarono di aver portato a termine il compito.
01:45Il terzetto si avvicinò ad una baracca in legno e cartone sparando all'impazzata
01:50quando Ciuraro uscì all'esterno fu raggiunto da due fucilate alla testa
01:54mentre alcuni suoi familiari rimasero feriti. Il giorno dopo i Rom lasciarono
01:59l'accampamento. Il messaggio in perfetto stile mafioso era stato recepito.