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CortometraggiTrascrizione
00:00Sala delle donne, date e personaggi dell'emancipazione femminile in Italia.
00:07Il voto è essenzialmente una conquista proletaria. L'irrompere delle donne
00:20nell'arringo politico avrebbe potuto rinforzare le correnti conservatrici
00:24a causa della loro ancora così pigra coscienza politica e di classe.
00:28E' uno stralcio della lettera con cui Filippo Turati, del Comitato centrale del Partito
00:34Socialista, risponde nel 1910 al Comitato nazionale prosuffrage universale e che
00:39finisce sul periodico Lavanti. Parole amaramente digerite dalla sua compagna,
00:44la rivoluzionaria Anna Kulishov, che interviene sulle colonne di critica sociale scrivendo che
00:50avrebbe rinunciato volentieri a questa polemica in famiglia, se Turati non fosse stato l'interprete
00:55delle posizioni dominanti del gruppo dirigente socialista, partito che sperava smettesse di
01:00sentirsi minacciato nella sua integrità dal voto femminile. Un anno dopo, Turati chiederà l'estensione
01:06del voto politico a tutti gli italiani, indipendentemente da differenze di carattere
01:10esclusivamente anatomico o fisiologico. Ma saremo ancora lontani dall'approvazione
01:15del decreto luogotenenziale che estenderà finalmente, nel 45, il diritto di voto anche
01:21alle donne, diritto che quasi un secolo prima spettava solo due italiani maschi su 100. Gli
01:26altri 98, analfabeti, condannati e interdetti, né elettori né elegibili stando alla legge
01:32elettorale del 1865, erano considerati al pari delle donne, che all'epoca dovevano
01:37ottenere addirittura l'autorizzazione maritale per disporre dei propri beni.