• 6 ore fa
Trascrizione
00:00Raccontare il tema dei diritti umani attraverso l'arte contemporanea, il progetto della
00:14Fondazione Brescia Musei prosegue e arriva a parlare di migrazioni con una mostra dedicata
00:18a Khalid al-Bahì, è incentrata sull'illustrazione politica ma anche su una serie di installazioni
00:23e video di grande impatto che guardano alla storia recente del Sudan.
00:27Da circa due anni il dramma umanitario del Sudan è il più tragico a livello geopolitico,
00:34oltre 20 milioni di sfollati e di profughi, un paese distrutto, la sua capitale un'antica
00:39capitale Khartoum completamente devastata, anche nell'edilizia coloniale britannica bellissima,
00:47un contesto drammatico molto sconosciuto e per questo di difficile percezione dall'opinione
00:53pubblica, per questo i musei di Brescia hanno scelto di proseguire il proprio ciclo dedicato
00:59all'arte contemporanea in rapporto ai diritti umani, scegliendo il più importante artista
01:03sudanese Khalid al-Bahì. Curata da Eletta Stamboulis, nell'ambito anche del Festival
01:08della Pace, la mostra raccoglie le opere grafiche di al-Bahì che durante le primavere arabe
01:12sono diventate vere e proprie immagini di lotta e che l'artista stesso concepisce come
01:16destinata a circolare e a essere utilizzate, ma presenta anche i video raccolti sulla rete
01:21che documentano i naufragi in mare, oppure installazioni create con i passaporti di
01:25veri migranti, arrivati poi nel territorio di Brescia, all'interno dei quali, come in
01:29una tenda, è possibile ascoltare la loro storia. Si tratta di una sorta di mostra armatrice,
01:36abbiamo da un lato la necessità di raccontare uno perfetto sconosciuto per il pubblico italiano,
01:42dunque la necessità di raccontare molto bene la sua storia e in questo senso è una piccola
01:46antologica. Dall'altra parte avevamo la necessità di intercettare un tema che legasse questo
01:52artista alle vicende italiane, mediterrane e europee ed è per questo che abbiamo scelto il
01:57taglio tematico del sottotitolo della mostra, le migrazioni a nord, il tempo delle migrazioni a
02:03nord. Tra le opere anche una scultura a divano che oritari una grande figura femminile, quasi
02:08alla Henry Moore, ma in un contesto africano. Si tratta di una realizzazione simbolica della
02:13nonna che in ogni grande famiglia africana rappresenta l'arroccamento ai principi della
02:19famiglia, della casa. Una casa che milioni di persone perdono ogni giorno ai confini di un'Europa
02:24che dagli altri angoli del mondo viene vista come un miraggio, ma anche come qualcosa di
02:28crudele e respingente, come la corona di stelle del Cristo migrante, che è l'immagine e simbolo
02:33della mostra.

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