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Parla Ali Abu Shwaima, l'imam del centro culturale islamico Milano e Lombardia di Segrate: «La morte - dice- ha creato scalpore. C'è chi se ne approfitta». Le parole dell'Imam arrivano all'indomani delle polemiche scaturite dal video pubblicato alcuni giorni fa sulla presunta collisione fra l'auto dei carabinieri e lo scooter sul quale viaggiavano i due ragazzi, terminata poi con la morte del giovane Ramy Elgaml

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Trascrizione
00:00La famiglia di Rami ha chiesto di non strumentalizzare la morte del figlio.
00:13Penso di sì, perché in quanto grave è la morte di un figlio poi diventa anche un altro dolore a vedere che qualcuno si approfitta di questo per farsi strumento politico
00:40o strumento anche di farsi notare. La morte di qualsiasi persona è una cosa grave, anche se questa persona ha sbagliato o non ha sbagliato non è il modo di farlo finire la sua vita in questo modo
01:03e quindi c'è della gente che reagisce a questo giustamente di dire no, non è il metodo di fare giustizia in questo modo, però mi dispiace che un ragazzo viene a morire per così facilmente, a morire come a schiacciare una mosca purtroppo, ma parliamo di uomini non di mosche.
01:32Questi episodi che succedono per disagio senza altro è l'esistenza del senso oppure il sentimento che c'è ingiustizia, c'è la differenza tra un uomo e l'altro, c'è il sfruttamento e c'è senza altro che può essere uno degli fattori che causano questi episodi.
02:00Una morte che comunque ha destato molto scalpore.
02:04E senza altro perché oggigiorno è anche facile uccidere, lo vediamo non soltanto con questo episodio ma di quello che succede nel mondo.

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