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CortometraggiTrascrizione
00:00Lea Corri sono le ultime parole che sentì dire da sua madre all'arrivo nel campo di
00:09concentramento di Auschwitz-Birkenau. La sopravvissuta all'olocausto Lea Zajac de
00:14Novera, oggi 98 anni, in una lunga intervista a France Press nella sua casa a Buenos Aires,
00:19racconta di quel giorno in cui perse l'intera famiglia, mentre il 27 gennaio ricorre l'ottantesimo
00:25anniversario della liberazione dei campi nazisti.
00:28Mi gridò Lea Corri e vidi mia zia correre. Le corsi dietro non mi avevano selezionato
00:35perché non avevo ancora compiuto 18 anni e non potevo essere spedita al campo di lavoro.
00:40Sono scivolata in quel pandemonio, ricorda l'arzilla ex professoressa di storia dalla
00:46memoria di ferro, mostrando il numero identificativo tatuato sul braccio.
00:51I bambini e madri urlavano, si cercavano. Sono riuscita a schivare tutto. Sono corsa
00:58dietro a mia zia e mi sono messa accanto a lei.
01:01Lea è nata il 31 dicembre 1926 a Michalowo, una città della provincia di Bialystok in
01:07Polonia. Allo scoppio della guerra viveva con la famiglia sotto occupazione sovietica
01:12fino al 1942, quando furono ricollocati nel ghetto di Pruzzani. Nel 1943 fu deportata
01:20nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. La sorellina, invece, non ce l'ha fatta.
01:25La mia sorellina mi ha visto correre e ha iniziato a rincorrermi, ma loro l'hanno vista,
01:32l'hanno picchiata e l'hanno caricata sul camion. L'hanno portata via insieme a tutta
01:36la nostra famiglia e io sono rimasta lì. Non dimenticherò mai l'ultimo sguardo di
01:41mia madre.
01:42Ad Auschwitz lavorò raccogliendo macerie e smestando gli abiti di coloro che furono
01:46uccisi nelle camere a gas. Poi, ricorda, fu liberata il 23 aprile 1945 nei pressi
01:53del fiume Elba, che avrebbe dovuto attraversare.
01:56E' importante per voi, per tutti noi, per i nostri pronipoti, garantire che una cosa
02:02del genere non accada mai più, perché potrebbe accadere, avverte, ricordando che i messia
02:08come Hitler arrivano soprattutto durante i periodi di crisi economica.
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