Ai Gazzetta Sports Awards 2024, Julio Velasco è stato premiato dal presidente Urbano Cairo come "Allenatore dell'anno", grazie alla medaglia d'oro conquistata con la Nazionale femminile di pallavolo ai Giochi Olimpici di Parigi. Guarda la premiazione e l'intervista al ct
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SportTrascrizione
00:00Il vincitore della categoria allenatore dell'anno è il professor Velasco, leggenda assoluta!
00:14Come va?
00:19Momento della consegna dell'anello, poi sveleremo tutto di questo anello che è un'eccellenza assoluta.
00:26Com'è essere su questo palco, una grande serata per tutto lo sport italiano?
00:31Un grandissimo onore, poi con tanti personaggi di altissimo livello.
00:36Io penso che questo premio è alla squadra, perché noi allenatori non siamo altro che la nostra squadra.
00:44Quindi condivido questo premio con tutti i giocatori, le giocatrici e le staff che mi hanno accompagnato quest'anno.
00:52Allora, consegna del premio, c'è tutto il protocollo.
01:00Adesso ingresso Sgabelli, foto opportunity.
01:08Il protocollo è perfetto, rigido, asciutto e vigoroso.
01:14Sono intanto entrati gli sgabelli, come più attenti avranno notato.
01:18Avere con noi Ulio Velasco è chiaramente un piacere, un onore per quello che rappresenta, per i messaggi che riesce a dare.
01:25Dovrebbero essere tre gli sgabelli, se arrivano anche il terzo.
01:28Io mi metto di qua, perché vorrei parlare un po' con voi di tutto quello che rappresenta,
01:35e anche della capacità che i giochi olimpici, il successo della nostra nazionale ha regalato.
01:42Insomma, avete regalato gioia a un intero paese, siete diventati un esempio.
01:46Se la conosco un po', Velasco, lei non vuole esagerare nel sovrastimare il valore dello sport, di un risultato sportivo.
01:54Però, è evocazione.
01:57Sì, senza esagerare.
01:59Diciamo che è stata una vittoria straordinaria, non solo perché abbiamo vinto, ma per come abbiamo vinto.
02:07Abbiamo perso un 7-8 alle Olimpiadi, abbiamo vinto la VNL prima, un gruppo di ragazze straordinarie.
02:15E credo anche che il fatto che una squadra femminile abbia vinto in questo modo,
02:21oltretutto le donne in questa Olimpiada sono state maggioranza delle medaglie,
02:28forse per prima volta, non so se il Presidente Malarone può confermare,
02:33quindi credo che parte da una rivoluzione silenziosa che stanno facendo le donne nella vita, nel mondo.
02:42E credo che queste ragazze si sentano parte di questo processo.
02:46E lo sport ovviamente ha una capacità di evocazione assolutamente straordinaria anche su questi temi,
02:52che appunto sono quelli legati alla parità, alla parità di genere,
02:56al sempre maggiore bisogno di una presenza cospicua di donne in ruoli apicali,
03:02penso alle grandi istituzioni, ma penso anche alla vita delle aziende.
03:05Ha seguito la pallavolo?
03:07Ho seguito la pallavolo e ho giocato...
03:09Hanno perso un set, ha sentito?
03:11Hanno perso un set, capita eh?
03:13Hanno perso un set in tutto il torneo, diciamo.
03:15Capita anche di poter perdere un set, no?
03:18Io sarei contento anche di vincere tre a due di tutte le partite.
03:22Anzi può dare forse ancora più piacere.
03:25Tra l'altro nella prima partita è stato dal punto di vista del mettere insieme la squadra,
03:30mettere insieme ovviamente un talento scintillante che ha,
03:33anche dal punto di vista mediatico e dal punto di vista tecnico una forza straordinaria,
03:37ma fare in modo che tutti si sentissero parte del gruppo.
03:40Sarà questa la chiave vera e propria?
03:45Sì e no.
03:46Io dico, l'ho detto anche a loro,
03:50mi ricordo quando si è vinto l'Europeo di calcio,
03:54con Roberto Mancini, allenatore,
03:57che quando mettavano nel microfono i giocatori,
04:00tutti dicevano, ma com'è il secreto della vittoria del gruppo?
04:03Il gruppo, ci aiutiamo?
04:05Intanto quando dicono siamo come una famiglia io dico sempre spero di no.
04:10Io spero di no.
04:14Ma io pensavo mentre ascoltavo i ragazzi,
04:17ma se il gruppo era molto unito e giocavano male,
04:20avrebbero vinto?
04:23Secondo me no.
04:24Secondo me e secondo chiunque.
04:27Quindi a volte si esagera con questa cosa del gruppo,
04:30intanto non c'è un secreto e se ci fosse non lo direi,
04:33perché non sarebbe più un secreto.
04:36Bisogna giocare meglio degli altri,
04:38sembra una banalità, ma è così.
04:42La domanda sarebbe, è imprescindibile che nel gruppo siano tutti amici
04:46per giocare meglio degli altri?
04:48Secondo me no, non è imprescindibile.
04:51E' importante ma non è imprescindibile.
04:54Perché io credo che il grande messaggio dell'esport della squadra
04:58è che i giocatori si aiutano,
05:00non perché sono amici,
05:02si aiutano perché è parte del gioco aiutarsi.
05:06Se non si aiutano, giocano male.
05:08C'è una parte del gioco che lo fanno male.
05:11Se poi sono anche amici e vanno a cena insieme,
05:14tutto è più facile, soprattutto la convivenza.
05:16Ma non è indispensabile.
05:17Però non è indispensabile.
05:19Quello che è indispensabile è che si aiutino in campo
05:21perché se non si aiutano,
05:23vuol dire che c'è una parte del gioco che non la fanno.
05:25Questo è indispensabile.
05:27Da lì poi magari nasce l'amicizia.
05:29Anche la storia del calcio ha vissuto,
05:31penso alla Lazio letteraria del 1974,
05:33che è stato forse l'esempio più eclatante,
05:35esempi di squadre con uno spogliatoio diviso
05:38ma nel quale poi in campo si dava...
05:40Quello è stato l'esempio estremo.
05:42Infatti mi viene in mente.
05:44Però, diciamo, aiuta ma non è decisivo.
05:46Un'altra cosa che dice sempre il professor Verasco
05:48è che non è che volere potere
05:50perché se lei avesse voluto
05:52che avrebbe fatto il fantasista,
05:54maglia numero 10 di che squadra?
05:56Certo, no, del Studiante della Plata.
05:58E Caino, lei che avrebbe fatto se avesse potuto?
06:00Io facevo l'ala destra, giocavo a destra.
06:03Quindi avrebbe fatto l'ala destra del Torino?
06:05Sì, facevo l'ala destra, sì.
06:06Del Torino, campione d'Europa.
06:07Claudio Sala, dai.
06:08Dal Claudio Sala.
06:09No, perché quello l'ha detto Walt Disney, no?
06:11Dice, se uno lo può sognare, lo può fare.
06:13Ma non è vero.
06:15Io sognavo con giocare calcio numero 10.
06:17E non è stato possibile.
06:19E poi ho giocato, come dico sempre,
06:21noi pallavolisti siamo calciatori frustrati.
06:24Qui c'è un'ampia rappresentanza di calciatori.
06:31E manca il calcio?
06:32Perché comunque esperienze nel calcio ci sono state.
06:35È un altro mondo?
06:36È così tanto un altro mondo?
06:38O no?
06:39In alcune cose sì.
06:41Perché è un sport che ha tanta popolarità
06:47che quella popolarità lo rende molto, molto difficile.
06:51Molto più difficile che qualunque altra azienda, secondo me.
06:54Perché qualunque decisione che si prende in una città di calcio
06:58si parla in tutti i bar, si parla in televisione,
07:01nei giornali, eccetera.
07:02Quello che scegli un'altra azienda
07:04non lo sa il Consiglio di Amministrazione.
07:09Basta.
07:10E poi perché da quando non c'è il vincolo
07:13lo ha fatto ancora più difficile.
07:15Insomma, è molto complicato.
07:18Però i ragazzi, la conclusione dell'esperienza che ho avuto nel calcio
07:24è che i giocatori sono uguali.
07:27Nel senso che sono ragazzi che giocano calcio
07:29non perché sapevano che nel calcio avrebbero guadagnato molti soldi.
07:33Ma perché gli piaceva?
07:34Perché gli piace il calcio.
07:36Poi gli offrono molti soldi e che devono fare?
07:38Devo dire di no?
07:40Tutti noi prendiamo più che possiamo.
07:42Però sono ragazzi, a volte dalla tribuna
07:45noi perdiamo la perspettiva che i calciatori sono ragazzi.
07:48E questo condiziona il giudizio nei loro confronti.
07:54Molta gente dice
07:56come si fa a sbagliare così con quello che guadagna?
07:59Ma che c'entra?
08:00Che c'entra quello che guadagna?
08:01Non è che calciano con la carta di credito.
08:05Non calciano con la carta di credito.
08:08Presidente Cairo, anche lei è un allenatore.
08:12Quanti dipendenti ha?
08:13C'è un'analogia oppure è forzata?
08:16Noi siamo in 4.500 persone.
08:194.500 dipendenti e 4.500 collaboratori.
08:239.000 famiglie.
08:24Non sono pochi.
08:28Tutte aziende che abbiamo rilanciato, che abbiamo risanato
08:31e che oggi vanno molto bene.
08:33Quindi è stata una bella cosa per me
08:35salvare tutti questi posti di lavoro
08:38perché erano teoricamente e potenzialmente a rischio
08:41aziende che perdevano centinaia di milioni
08:43però ce l'abbiamo fatta.
08:44Quindi insomma avere anche salvato 4.000 posti
08:474.500 posti è una bella cosa.
08:49Altro esempio straordinario è quello dell'elettricista.
08:52Non so se Cairo sa la cosa dell'elettricista.
08:54L'alibi dell'elettricista
08:56che è un aforismo straordinario
08:58sulla cultura degli alibi.
09:00Tutti danno la colpa a qualcuno.
09:02Come funziona quella cosa lì?
09:04Sì, ma quello è un esempio
09:06a volte non lo racconto più
09:08perché è un po' troppo...
09:10No, mi è capitato molte volte
09:13nelle squadre che
09:15quando i giocatori le alzavano una palla
09:17schiacciava fuori
09:19e allora siccome il spirito di squadra
09:21i giocatori sanno che certe cose
09:23non li devono dire.
09:25Sanno che, insomma, hanno imparato
09:27già nel settore giovenile il spirito di squadra
09:29e quindi non è che le diceva un alzatore
09:31ma alza bene questa palla
09:33insomma, le facevano così
09:35che nel nostro gergo vuol dire
09:37voglio la palla un po' più vicino a rete
09:39un po' più alta
09:41che nel linguaggio universale vuol dire
09:43ho schiacciato male perché mi hai alzato male
09:45anche se non l'ho detto.
09:47Quindi la colpa dallo schiacciatore
09:49diventa dell'alzatore.
09:51L'alzatore si gira e le dice a quelle
09:53che ricevono la battuta avversaria
09:55ragazzi voglio la palla qua
09:57perché se la devo correre cinque metri
09:59non la posso mettere lì dove vuole lui
10:01ma perché la palla è troppo difficile.
10:03La colpa è loro, non si dice
10:05ma i ricevitori si guardano
10:07e sono in difficoltà
10:09perché batte l'avversario
10:11quindi non è che possono dire all'avversario
10:13batte facile così io ricevo bene
10:15lui alza bene e facciamo punto.
10:17Se sono un po' fortunati
10:19fanno così
10:23non dicono niente
10:25se la luce
10:27ma sai che è guardare bene
10:29questo palco che è bellissimo
10:31quella luce che dà nell'occhio
10:33e capiscono che il problema
10:35è dell'elettricista
10:37quindi abbiamo perso il punto per colpa dell'elettricista
10:39noi abbiamo perso per colpa dell'elettricista
10:43questo
10:45presidente ci porta
10:47anche fuori dallo stretto ambito
10:49dello sport, combattere la cultura
10:51dell'alibi è fondamentale
10:53per qualsiasi società evoluta credo
10:55sì è importante
10:57assumersi responsabilità
10:59ci sono occasioni
11:01in quei momenti in cui le cose non vanno bene
11:03devi assumerti la responsabilità
11:05anche perché se lo fai
11:07capisci cosa hai sbagliato e poi magari migliori
11:09altra cosa
11:11salutiamo il
11:13professore, dottore, amico
11:15collega
11:17che è qui con noi
11:19su Sex Symbol
11:21ha avuto un momento friccicarello
11:23questa è nuova
11:25mi hanno detto di tutti
11:27infatti si è girato
11:29questo anch'io lo so
11:31ma è bello perché play the unexpected
11:33il 92 e il 96
11:35un altro concetto fondamentale
11:37che nel calcio è sempre piuttosto difficile
11:39perché nel calcio delle volte tu arrivi in finale
11:41e poi ci sono i tifosi avversari
11:43che giustamente ti prendono in giro
11:45se quella finale l'hai persa
11:47però tu in realtà sei arrivato secondo in una grande competizione
11:49invece nello sport olimpico
11:51e penso anche a quelle nazionali meravigliose
11:53che avevi allenato, parlo delle nazionali maschili
11:55insomma il secondo posto
11:57è un grande traguardo
11:59il terzo posto è un grande traguardo
12:01c'è stata tutta una discussione sul quarto posto
12:03di Benedetta Pilato
12:05è un grande traguardo perché la corsa è sempre
12:07con se stessi, con il proprio limite
12:09è questa la chiave
12:11che può essere utile anche al calcio
12:13credo come ragionamento
12:15ma anche nel calcio e negli altri sport
12:17è vero che lo sport sviluppa
12:19emozioni fortissime
12:21ma non si può giustificare
12:23tutto
12:25sono stato in Argentina
12:27sono stato in un programma sportivo
12:29e ho fatto questa domanda
12:31ma tutti quelli che insultavano Messi
12:33in Argentina
12:35esistono, ci sono?
12:37perché sembra che adesso tutti
12:39cioè a Messi lo insultavano
12:41perché perdeva le finale
12:43di Coppa America
12:45ma lo insultava di un modo feroce
12:47adesso
12:49c'è Dio a sinistra
12:51c'è Maradona perché era mancino
12:53se passa
12:55dall'insulto
12:57adesso ci sono due
13:01secondo me lo sport
13:03è una delle cose che insegna
13:05dai bambini o che dovrebbe insegnare
13:07purtroppo
13:09se dovrebbe cominciare dai genitori che molte volte
13:11sono i peggiori e non i bambini
13:13che giocano al calcio
13:15è a controllare le grandi emozioni
13:17va bene l'emozione?
13:19va controllata perché
13:21si può perdere anche dando tutto
13:23non è che si perde
13:25ma non è che si perde
13:27perché io ho fatto le cose male
13:29perché nello sport
13:31non basta farle bene
13:33se io faccio il medico, basta che lo faccia bene
13:35faccio il giornalista, basta che lo faccia bene
13:37nello sport io lo faccio bene
13:39anzi lo faccio benissimo
13:41c'è un altro che lo fa un pochettino meglio
13:43e perdo
13:45e questa idea
13:47molte volte non c'è
13:49se uno che non ha mai fatto sport
13:51si può capire, ma uno che ha fatto sport
13:53sa che così, che uno ha fatto tutto
13:55ha fatto tutto bene
13:57e c'è stato un altro che l'ha fatto meglio
13:59e lo deve accettare
14:01è un bellissimo messaggio
14:03la parola messaggio non mi piace però
14:05devo dire
14:07è proprio la chiave per vivere meglio
14:09grazie Urbano Caino
14:11grazie professor Velasco
14:13vuole chiusare?
14:15benissimo, benissimo
14:17bene bene bene bene bene
14:19molto bene molto bene
14:21grazie davvero
14:23complimenti per questo anello e grazie per tutte le emozioni
14:25che ci ha regalato