• l’altro ieri
Trascrizione
00:00Professore, anche quest'anno nel libro fotografico dell'Ansa non è mancato un capitolo sulle
00:11catastrofi climatiche.
00:12Sfortunatamente la situazione è decisamente brutta perché aumentando la temperatura sulla
00:20terra aumenta di più lo scambio di calore fra il Polo Nord e l'Equatore e a questo
00:27punto aumenta lo strutturamento di energia, aumentano i venti, aumenta tutto e quindi
00:35si fa sempre una situazione sempre peggiore da questo punto di vista.
00:40Chi governa il mondo, l'abbiamo visto alla recente Coppa, fa ancora fatica, è difficile
00:45andare avanti, fare progressi, c'è chi continua a negare questo cambiamento climatico.
00:50Com'è possibile?
00:52Intanto in generale c'è il vecchio proverbio che non c'è peggior soldo di chi non vuol
00:57sentire e quello che è chiaro è che per bloccare il cambiamento climatico bisogna
01:04incidere su interesse di tanti, cioè bloccare il cambiamento climatico richiede una ristrutturazione
01:12dell'apparato di produzione dell'energia, di produzione di merci, certi paesi potrebbero
01:19essere favoriti, certi paesi potrebbero essere danneggiati e quindi i governi cercano di
01:26fare il loro interesse, tanto più che spesso il problema fondamentale dei governi è quello
01:32di essere rieletti alle elezioni successive, raramente ci sono dei governi che hanno un'idea
01:41di fare un piano decennale o ventennale di quello che succede nei loro paesi.
01:47Eppure bisogna comunque fare attenzione che la riorganizzazione della produzione non abbia
01:54ricadute sociali troppo forti, a volte voi scienziati siete accusati di questo, di non
01:59avere una visione aderente alla realtà che poi può provocare quello che abbiamo visto
02:04in alcuni paesi del mondo, rivolte, malcontento che poi appunto portano a una difficoltà
02:09della politica.
02:10Sì, ma questo è il punto fondamentale che questi cambiamenti devono essere fatti in
02:15maniera equa e solidale, il problema è che bisogna farlo in maniera tale che le persone,
02:22le classi, i paesi che hanno consumato di più, in qualche modo portino in più il peso
02:27dell'illustraturazione, perché è chiaro che se uno fa passare la benzina dal prezzo
02:34attuale a 4 euro al litro chiaramente si consumerà di meno, però questo ricaderebbe sulle persone
02:42che hanno meno capacità di spendere, quindi bisogna fare un lavoro, ma questo è il lavoro
02:50della politica, non degli scienziati, in maniera di fare in modo che i paesi siano ben divisibili.
02:56Mi è capitato tra le mani il rapporto del Club di Roma del 72, dove era già tutto scritto,
03:04è impressionante leggerlo oggi, prevedeva esattamente l'aumento del clima che abbiamo
03:09verificato, ci diceva che il pianeta non ce l'avrebbe più fatta ad un certo punto e ci
03:13stiamo quasi avvicinando a quelle previsioni, però al di là della politica c'è anche un
03:18problema con l'opinione pubblica, l'opinione pubblica comincia a diffidare, dopo il Covid è
03:23successo qualche cosa, il Covid ci dimostra proprio il contrario, quanto la scienza e la medicina
03:28siano state fondamentali per salvare l'umanità da quella carestia, eppure nell'opinione pubblica
03:34c'è tanta diffidenza proprio verso la conoscenza, la competenza e la scienza,
03:39come è possibile, perché? Il problema non è solo dopo il Covid, questa è un'ondata che
03:46sta arrivando molto da lontano, io mi ricordo di aver letto un bellissimo libro di Cini,
03:52di cui avevo scritto anche una recensione negli anni 90, Prometeo al supermercato,
03:59il quale diceva che essenzialmente ci sono grosse ombre sul futuro e quello che succede è che la
04:07scienza non ha più il prestigio di una volta di portarci avanti nella direzione buona e quindi
04:16viene a volte considerata come negativa ma essa e quindi a questo punto la gente è disillusa
04:23verso la scienza, essenzialmente diceva se è rotto il meccanismo per cui la gente crede
04:30nelle future e progressive sorti degli omanagenti e concludeva 30 anni fa,
04:39prima se ne accorgiamo meglio è. Voi accademici dei lincei, ieri avete
04:44lanciato un manifesto sul nucleare, sul rischio di una guerra nucleare, purtroppo anche questo è un
04:52elemento del libro di quest'anno, noi vediamo le immagini dell'Ucraina dove da poco la Russia ha
04:58lanciato un missile in grado poi di portare testate nucleari, non è stata mai così vicina
05:03una minaccia nucleare nel pianeta, perché gli scienziati scendono in campo su questo
05:07terreno così politico? Intanto perché gli scienziati a partire dal 45 si sentono anche
05:15la responsabilità, anche se non loro direttamente ma molti, quelli che c'erano direttamente ma non
05:21ci sono più di aver creato queste queste armi, quindi già nel 55 c'è stato il manifesto Einstein
05:29Russell in cui si chiedeva alle persone che la cosa principale di là delle loro divisioni,
05:37dei loro contrasti è evitare una guerra nucleare. Noi all'ANSA da quando abbiamo aperto il nostro
05:45canale dedicato alla scienza e alla tecnica abbiamo sempre cercato di avere delle partnership
05:49proprio col mondo scientifico perché anche il giornalista più formato fa fatica poi a studiare
05:55e a verificare i tanti studi che vengono pubblicati. Lei come vede l'informazione sul campo scientifico
06:03non soltanto nel terreno dell'ambiente ma in generale l'informazione può essere un'arma
06:09contro il dilagare delle fake news nel mondo del social? Esattamente, l'informazione è
06:15estremamente importante, infatti il canale che l'ANSA ha fatto è qualcosa di fondamentale
06:20perché aiuta i giornalisti a ricevere le informazioni e a separare quelle buone da
06:29quelle cattive. Lei prima ha citato il manifesto Einstein Russell che finisce proprio con quest'appello
06:38agli esseri umani, ricordate la vostra umanità e dimenticate il resto, ma noi ci stiamo dimenticando
06:43il resto. No, ma non ci siamo avvolti nemmeno ricordando della nostra umanità. Grazie
06:50professore, ricordiamoci di questo manifesto, auguri. Grazie mille, auguri a tutti voi.

Consigliato