Le parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito, a margine del Gran Galà del Calcio Italiano a Latina.
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SportTrascrizione
00:00Ma io quando l'ho scelto, l'ho scelto perché sapevo che tipo di persona fosse e soprattutto che cosa potesse dare a questo nostro gruppo.
00:08L'abbiamo costruito insieme, ritengo ci siano margini di miglioramento e soprattutto ritengo che nel momento in cui manteniamo, ripeto, questo profilo di umiltà, di determinazione e soprattutto di veloce agonistica possiamo dare grande soddisfazione ai nostri tifosi.
00:26Ma dobbiamo giocare partita dopo partita perché come si vede il calcio si basa su fattori imponderabili e soprattutto su una serie di dinamiche che non sono sotto il controllo di nessuno.
00:37Quindi mantenere l'equilibrio, mantenere coscienza dei propri pensi e soprattutto voglia di divertirsi insieme e di far divertire anche i nostri tifosi.
00:49La cosa negativa di questo mondo è parlare sempre di denaro. Il denaro è l'ultima cosa, lo dico subito, rinnovi o non rinnovi.
00:59Con Baroni c'è un rapporto totalmente familiare per cui non c'è bisogno dei contratti, noi ci siamo setti una mano e quindi sulla base dell'empatia che è nata subito tra noi due e con il direttore sportivo abbiamo creato una famiglia
01:14e all'interno di questa famiglia sicuramente quando c'è il padre familes che sono io, che cosa deve fare? Deve valutare il merito delle persone, quindi il tempo e il luogo, i meriti non saranno mai disattesi.
01:28Non parliamo di scudetto perché sono considerazioni che sembrano fuori luogo e soprattutto abbiamo iniziato a catturare. Io non faccio pronostici, non ho mai fatti, per le mie vite chi mi conosce lo sa.
01:41Noi pensiamo di vivere quotidianamente questa esperienza e questa possibilità di divertirci e di far divertire. Io sono convinto che poi con questo atteggiamento potremmo creare grandi soddisfazioni, soprattutto creare anche la capacità di dire
02:02noi siamo, la Lazio è ritornata a essere un club di riferimento, quello che conta in questo momento è che la Lazio non è più un punto di partenza ma un punto d'arrivo.