• settimana scorsa
Trascrizione
00:00Allora, tu stai partecipando al corteo Il nome non i dei?
00:04Assolutamente, in piazza sempre a fianco degli studenti e delle studentesse contro il partito unico della guerra, del cemento e dell'alternanza scuola lavoro.
00:15Le priorità degli studenti sono chiarissime, sono qua in solidarietà.
00:19No soldi alla guerra, fermare l'escalation militare, finanziare la scuola pubblica e utilizzare tutti i soldi per la messa in sicurezza del territorio e quindi tutelare l'ambiente.
00:29Ritorna in piazza dopo il sabato scorso?
00:35Assolutamente, la piazza va vissuta perché siamo in uno spazio democratico.
00:40Il problema di democrazia li ha questo governo con i decreti di sicurezza, li ha la città di Bologna col patto Lepore e Piantedosi.
00:49Gli studenti hanno priorità chiare, non la guerra, non la repressione, finanziare la scuola pubblica, mettere fine all'alternanza scuola lavoro e la privatizzazione delle università e delle scuole.
01:01La stazione è una ferita aperta a Bologna per la bomba, per tutto quello che succede, per le politiche sicuretarie contro quello che chiamano degrado.
01:09In realtà è la marginalità, i poveri senza casa che vivono in questa città.
01:14Quindi il messaggio è chiaro, gli studenti lo dicono, priorità al sociale, alla scuola, al welfare, non alla guerra.
01:22Priemi di voce, e non solo nelle scuole, ma anche in ambito lavorativo e domestico.
01:29Un'altra donna, una ragazza, pochi settimani fa è stata brutalmente uccisa da un ragazzino della sua età e la sua morte, come decine di altre negli ultimi mesi, è punentata dal silenzio.
01:43Ci stiamo mostrando così, come ha fatto una sorella il 2 novembre in un campus universitario Teheran, in Iran,
01:50che come conseguenza del suo gesto di protesta contro lo stretto regolamento universitario ha ricevuto la reclusione in un ospedale psichiatrico.
02:00Non ci silenzierete, non ci richiederete nessuna cella e nessun ospedale.
02:05La nostra rabbia non avrà confini.
02:08Spesso, in ambito delle scuole, subiamo commenti indesiderati e richiami da parte del personale scolastico che prevarica incessantemente la nostra volontà espressiva.
02:21Con Giulia e Aurora nel cuore e nella rabbia, noi questo non lo accettiamo.

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