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CortometraggiTrascrizione
00:00Quanto ha influenzato la scelta della tematica del film, sia complessivo e quanto si può vedere in ambito locale nell'idea che vi siete fatti di fare un film all'Aquila?
00:15Noi arriviamo all'Aquila oggi per questa proiezione di Girlfriend in a coma e siamo molto contenti di essere qui
00:21perché in qualche modo il nemico numero uno del nostro film è l'ignabia, la mancanza di coraggio onorare, la mancanza di presa di responsabilità,
00:32di avere il coraggio di forzare chi deve decidere per noi a prendere le decisioni giuste e a rispondermi soprattutto.
00:40Quindi in questo senso è molto importante che noi siamo qui. L'ignabia è stata la cosa che noi abbiamo trovato più fortemente al centro delle cause dei mali dell'Italia
00:52durante questo viaggio che abbiamo fatto da nord a sud. I problemi sono tanti, sono infinite, le giustificazioni storiche sono tante, le analisi possono essere migliori,
01:02ma in ogni problema noi abbiamo trovato al centro questa incapacità di chi ci domanda, ma anche dei cittadini, di avere il coraggio di denunciare e di chiedere conto delle azioni legittime.
01:14Cerchiamo di trovare un simbolo di questa nostra presenza qui oggi all'Aquila, della presenza del nostro film e potremo sicuramente vederlo nel fatto che l'Aquila
01:26dice sì alla comunicazione, dice sì all'apertura verso il resto del mondo, dice sì anche al messaggio che il film vuole dare sulla possibilità di aggregarsi online al di là di tutte le censure,
01:38al di là di tutte le chiusure istituzionali. Questo film è stato rifiutato al maxi il 13 febbraio e oggi all'Aquila e quindi si può sicuramente leggere un forte simbolismo
01:52nel desiderio di aprirsi al resto del mondo e non accettare il problema.