• mese scorso
Furti, baby gang, risse e criminalità: si intensificano i controlli sul territorio, ma è sufficiente?
Ospite in collegamento Francesco Caccetta, criminologo e vicepresidente UNARMA - Associazione sindacale Carabinieri

A quanto pare la criminalità nella Capitale e sul territorio pare aumentata in maniera esponenziale. Furti, risse, baby gang in pieno centro e residenti e commercianti esasperati.

Si intensificano i controlli, le forze dell'ordine cercano di intervenire in maniera capillare, ma è chiaro che non si può arrivare dappertutto. Manca l'organico? Ci sono pochi mezzi a disposizione? Fatto sta che la cronaca ci racconta di episodi particolarmente problematici in tal senso: 13 arresti dei carabinieri per diversi furti nella Capitale, furti negli appartamenti a Cerveteri, baby gang fuori controllo nelle zone centrali della Capitale.

E se in una situazione complessa come questa, si pensasse a misure "alternative"? Per esempio il cosiddetto controllo di vicinato? Si tratta di uno strumento di prevenzione basato sulla partecipazione attiva dei cittadini attraverso un controllo informale della zona di residenza e la cooperazione con le forze di polizia al fine di ridurre il verificarsi di reati.
La pratica del Controllo del Vicinato si ispira alle esperienze di Neighbourhood Watch nate negli Anni '70 negli USA e successivamente nel Regno Unito negli Anni '80. Le prime esperienze italiane risalgono al 2008-2009.

"È un progetto che ho portato in Italia diverso tempo e si struttura in tre pilastri fondamentali; - ha spiegato Francesco Caccetta - sostanzialmente dobbiamo tornare ad essere collaborativi con il nostro vicinato e segnalare alle forze dell'ordine se vediamo movimenti sospetti. Ricordate sempre che i furti degli anni '80 praticamente non esistono più: i ladri entrano in azione anche alle 4 del pomeriggio e, ad esempio, la tecnica delle luci accese è totalmente inefficace".

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Trascrizione
00:00Notizie dalla Regione, con Elisa Mariani.
00:07Buongiorno a tutti voi, bentrovati ad un altro appuntamento di Non Solo Roma, quasi giunti alla fine di questa settimana.
00:13Buon giovedì a tutti voi, iniziamo subito con la cronaca e l'attualità che riguarda ovviamente Roma e provincia.
00:20A quanto pare abbiamo un problema abbastanza importante che è legato alla criminalità proprio nella capitale e sul territorio.
00:28A criminalità che sembra aumentata in maniera davvero esponenziale.
00:33Parliamo di furti, rapine, risse, baby gang che hanno preso praticamente il controllo di alcune zone centrali della capitale
00:42e chiaramente residenti e commercianti che sono esasperati.
00:46Si intensificano i controlli, chiaramente le forze dell'ordine cercano di intervenire in maniera capillare
00:51ma è chiaro che non si può arrivare proprio dappertutto.
00:54La cronaca ci racconta di episodi particolarmente problematici.
00:58Ad esempio soltanto nell'ultima settimana ci sono stati 13 arresti per furti proprio nella capitale.
01:05Un boom di rapine negli appartamenti a Cerveteri.
01:07Vorrei farvi vedere soltanto qualche titolo presente proprio sul sito di Radio Roma.
01:12A Castelnuovo di Porto la banda del buco entra in una tabaccheria recuperata la refurtiva.
01:18Roma rubano strumenti musicali da un'auto vicino agli studi RAI scoperti con la refurtiva nel furgone.
01:25E ancora furti nelle scuole di Roma, troppi e in troppi plessi, è allarme.
01:30Ancora Roma furti in appartamento, arrestati due quarantunenni.
01:34Furti ad anziani nei parcheggi dei supermercati con la tecnica delle chiavi cadute, quattro fermati.
01:40E dobbiamo andare anche a Viterbo, furti nei negozi denunciati e allontanati dalla città.
01:45Tutti episodi relativi all'ultimo mese.
01:48Ebbene, ma se effettivamente le forze dell'ordine con il loro incredibile lavoro non riescono ad arrivare dappertutto,
01:55possiamo cominciare a pensare a delle forme alternative di controllo.
01:59C'è ad esempio una tecnica, se così la possiamo definire, che è quella del controllo del vicinato,
02:04nata negli Stati Uniti tra gli anni 70 e 80, ma non molto diffusa in Italia.
02:10Però potrebbe essere uno strumento efficace.
02:13Come funziona e di cosa si tratta ve lo spiegheremo tra pochissimi istanti.
02:17Nel frattempo do il mio benvenuto in collegamento video all'ospite di oggi,
02:21il dottor Francesco Caccetta, criminologo e vicepresidente di Un'Arma,
02:26che è l'Associazione Sindacale dei Carabinieri.
02:28Buongiorno, dottore.
02:30Buongiorno, buongiorno a voi e a tutti gli ascoltatori.
02:33Allora, iniziamo partendo un po' dalla cronaca.
02:37Ma come mai questa vera e propria escalation di criminalità,
02:41non soltanto nella capitale, ma anche sul territorio?
02:44Ci sono dei motivi che vanno presi in considerazione, secondo lei?
02:50Io ritengo che non sia un vero e proprio aumento,
02:53nel senso che comunque abbiamo avuto una percezione di diminuzione dei reati
02:57nel periodo in cui c'è stata la pandemia.
03:00Quindi questo magari ci ha abituato a una percezione di maggiore sicurezza.
03:06Ma in realtà i furti sono sempre stati un problema della società.
03:10Invito tutti a ricordare che c'era Crucifisto insieme a Gesù Cristo, insomma.
03:14Tutti ricordano che c'erano due ladroni.
03:16Quindi il problema dei latri non è un problema attuale,
03:18è un problema che c'è sempre stato.
03:20Va cambiata la percezione del rischio e la percezione del reato in sé stesso.
03:26Questo è importante.
03:28Questo assolutamente.
03:30E come abbiamo detto però in apertura,
03:32effettivamente le forze dell'ordine fanno un lavoro straordinario in tal senso.
03:35Abbiamo fatto vedere giusto qualche titolo,
03:38tanti arresti, tante persone fermate.
03:41Però chiaramente carabinieri, forze dell'ordine e polizia
03:44non possono arrivare dappertutto.
03:46Ora, secondo lei, intensificare ad esempio l'organico potrebbe essere una soluzione?
03:51Guardi, questa è una soluzione che è stata proposta a mia memoria.
03:56Io sono 42 anni che faccio il carabiniere.
03:59Insomma, mi ricordo che questa è stata una soluzione proposta
04:01un po' da tutte le compagini politiche che si sono succedute.
04:04Sicuramente è sempre meglio avere più forze dell'ordine sul territorio,
04:09ma la sicurezza non è di esclusiva pertinenza alle forze dell'ordine.
04:14O meglio, la repressione dei reati è sicuramente di pertinenza alle forze dell'ordine.
04:21Ma, come ci insegnava Jane Jacobs,
04:24la sicurezza sul territorio è data anche dalla vigilanza dei cittadini, assolutamente.
04:32Qui arriviamo proprio alla questione centrale, cioè il controllo del vicinato.
04:39Allora, iniziamo a fare qualche passo indietro.
04:41So che è uno strumento che nasce negli Stati Uniti tra gli anni 70 e 80.
04:46Come funziona?
04:48Allora, in realtà nasce un po' prima.
04:50Nasce nell'anno in cui sono nato io, nel 1964.
04:56A seguito della morte di una ragazza che era stata aggredita sotto casa e uccisa,
05:02praticamente nessuno aveva chiamato le forze dell'ordine
05:08perché tutti pensavano che qualcun altro l'avesse già fatto.
05:11Il giorno dopo, quando si sono resi conto di quello che era successo,
05:16gli abitanti di questo quartiere di New York si sono messi d'accordo
05:21per fare in modo che questo non potesse avvenire più.
05:24Quindi hanno istituito questo nucleo di persone che controllavano
05:30quello che succedeva all'interno del loro territorio
05:33con l'impegno comune di non stare soltanto lì a guardare quello che succedeva,
05:38ma avvisare immediatamente le forze dell'ordine.
05:40Poi da lì il controllo del vicinato, che si chiama Neighbor Watch,
05:43logicamente in America, è stato mutuato in Europa, in Inghilterra,
05:49e poi dopo, piano piano, negli anni Ottanta, è iniziato a arrivare
05:52anche nei paesi più vicini al nostro, fino a che poi negli anni 2000
05:57io sono quello che ha scritto oggetto il controllo del vicinato in Italia
06:00e siamo riusciti a farlo partire anche qui in Italia.
06:03Faccio un piccolo passo indietro, nel senso che voi avete fatto vedere
06:07tutta una serie di articoli che parlano di reati scoperti,
06:11di refurtiva recuperata e di arresti.
06:14Però vorrei ricordare che c'è un grandissimo numero scuro
06:17di reati anche non denunciati e poi che soprattutto
06:21i reati scoperti in Italia, relativamente ai reati predatori,
06:24quindi parliamo di furti e truffe, siamo intorno al 4-5%,
06:28non andiamo oltre, quindi questo è un problema che va affrontato
06:32proprio con il coinvolgimento dei cittadini, per far capire
06:35ai cittadini che se vogliono tutelare il proprio territorio
06:38si devono dare da fare.
06:40Il controllo del vicinato è assolutamente contrario alle ronde,
06:43non c'è niente a che vedere con le ronde, è tutta un'altra cosa,
06:46è una forma di difesa passiva ma attiva nello stesso tempo
06:49perché si parla di guardare il proprio territorio
06:52e poi adesso appena entriamo nel merito della questione
06:55vi spiego bene come è articolato il progetto,
06:58che è molto semplice, ma come dico io sempre,
07:00molto semplice da capire ma difficile da realizzare.
07:03Perché è difficile da realizzare, dottor Caccetta?
07:06Entriamo nello specifico assolutamente.
07:08Sì, allora è difficile da realizzare perché siamo italiani
07:11e quindi gli italiani purtroppo, come diceva Falcone,
07:14sono molto avvezzi a lamentarsi,
07:17però quando c'è poi da rimboccarsi le mani
07:19preferiscono continuare a lamentarsi piuttosto di fare qualcosa.
07:22Molto semplicemente il progetto si fonda su tre pilastri.
07:25Il pilastro principale, che è quello più utile in questo periodo
07:28che stiamo attraversando in Italia, di isolamento e individualismo.
07:32Il primo pilastro in assoluto è quello di recuperare la coesione sociale,
07:36fare in modo che i cittadini ricomincino a parlare fra di loro
07:39e si rendano conto di far parte di una comunità
07:41e non essere persone isolate.
07:43Io ricordo sempre che negli anni 70, io ero bambino
07:45e abitavo in un quartiere di Roma molto malfamato,
07:47che all'epoca si chiamava Primalle, che io adoro,
07:50quindi non è che sto parlando male del mio quartiere,
07:52però mi ricordo che avevamo tutti porte di casa molto leggere,
07:56non avevamo le porte blindate, non esistevano,
07:58i vicini si aiutavano fra di loro, chi ti bussava per il sale,
08:01chi ti chiedeva un po' di farina,
08:03insomma c'era questa assistenza così involontaria,
08:07era una cosa normale.
08:09Poi invece piano piano, con il benessere,
08:11la gente ha cominciato a pensare di non avere più bisogno dell'altro,
08:16ma nessun uomo è un'isola.
08:18Non è così.
08:20No, nessun uomo è un'isola.
08:22Dottor Caccetta, faccio soltanto questo appunto tra parentesi,
08:26adesso se abbiamo bisogno del sale
08:28chiamiamo le ditte che ce lo portano a casa con il delivery, no?
08:32Il delivery, il delivery, sì, sì,
08:34molto utilizzato anche per gli stupefacenti in questi ultimi tempi.
08:37E purtroppo.
08:38Comunque, a parte questa battuta.
08:40Sì, il problema appunto è
08:42cercare di fare in modo che la gente ricominci a dialogare
08:44e ricominci a capire che ha bisogno del prossimo,
08:47e quindi non dobbiamo rimanere isolati,
08:49perché essere isolati significa essere facili prede di latri e truffatori,
08:54questa è la cosa sostanziale.
08:56Quindi il primo pilastro è il recupero della coesione sociale.
08:58Il secondo pilastro importantissimo
09:00è quello di imparare, quindi insegnare,
09:03da parte delle forze dell'ordine
09:05o dalle associazioni che fanno controllo di vicinato,
09:07insegnare a eliminare le proprie vulnerabilità ambientali e comportamentali.
09:11Io ho scritto un libro che si intitola
09:13L'occasione fa bene al latro,
09:15perché spiego esattamente che i latri cercano determinate situazioni
09:19e quando le trovano agiscono indistrubbati.
09:22E molto spesso è la vittima ad offrire queste possibilità al latro,
09:26perché altrimenti non opererebbe.
09:28Come il caso delle persone anziane?
09:30Il caso delle persone anziane è che sono sicuramente persone vulnerabili,
09:32ma soprattutto parlo di vulnerabilità ambientali e comportamentali,
09:36quindi parlo di non mettere porte blindate,
09:41non mettere inferriate,
09:43non lasciare le luci accese quando si va via la sera.
09:45Io faccio sempre esempi molto semplici per farmi capire da tutti.
09:48Se il latro arriva alle quattro e mezza di pomeriggio d'inverno,
09:51che già è buio, la gente sta ancora a lavorare,
09:53tornerà la sera, è uscita la mattina,
09:55non ha lasciato le luci accese,
09:57quando i latri arrivano in quella strada
09:59e vedono due o tre appartamenti con le luci accese,
10:01perché la gente sta dentro e uno completamente al buio,
10:03non è che ci vuole molto a capire dove il latro andrà a colpire,
10:06perché dobbiamo abbandonare un po' l'idea dei furti degli anni settanta,
10:10quando i film con Thomas Millian, Bombolo,
10:13quando il latro si faceva dare la chiave all'abbadante
10:16o si nascondeva nell'armadio
10:18o si appostava sotto casa per vedere abitudini delle persone.
10:21Non è più così, i furti sono per l'ottanta per cento occasionali,
10:24quindi i latri vanno in una determinata zona,
10:27scelgono quella zona quel giorno perché gli fa comodo
10:29scegliere quella zona per una serie di motivi,
10:31pattugliano le strade per vedere dove ci sono le possibilità,
10:35le occasioni appunto e poi colpiscono.
10:37Quindi cercare di fare in modo di non fare trovare al lato,
10:40questa è un po' una regola di Sun Tzu,
10:42che diceva sempre che non bisogna aspettarsi
10:45che sia una questione di fortuna o meno,
10:48ma bisogna farsi preparati quando il nemico arriverà,
10:50quindi è inutile pensare che tanto a me non mi tocca,
10:54non si sa mai a chi tocca, può toccare a chiunque.
10:57Non è così, certo, anche perché è stato messo in evidenza,
10:59ad esempio, ecco dottor Caccetta,
11:00in riferimento alle personazioni che vengono magari con più frequenza truffate,
11:04in realtà è stato messo in evidenza come l'anno scorso,
11:07anche persone molto giovani siano state truffate
11:09con tecniche che sembrerebbero anche molto semplici,
11:12quindi può davvero succedere a tutti.
11:14Allora, se non vado errata, mancherebbero altri due pilastri
11:17che lei dovrebbe esporci in merito a questo progetto.
11:21Ne parliamo tra pochissimo, le chiedo di restare in nostra compagnia,
11:24mandiamo il nostro consueto momento di pubblicità,
11:27torniamo tra pochissimi istanti insieme al dottor Caccetta.
11:34Bentornati a Non Solo Roma,
11:36ancora in diretta qui sul canale 14 del Digitale Terrestre,
11:39e continuiamo con il nostro approfondimento giornalistico
11:42che oggi abbraccia un po' tutto il Lazio,
11:45perché siamo partiti parlando dei furti
11:48che sembrerebbe forse aumentati,
11:52soprattutto nel centro di Roma, ma anche sul territorio,
11:55e siamo in compagnia del dottor Francesco Caccetta
11:58che in realtà ci stava spiegando che non sono proprio aumentati,
12:01ma è una nostra falsa percezione.
12:04Questo perché? Perché durante il Covid
12:06ovviamente eravamo abituati a sentire molto meno di episodi di questo tipo,
12:09adesso invece torniamo a parlare di furti.
12:12E forse c'è uno strumento alternativo, ovviamente al capillare,
12:15intervento delle forze dell'ordine,
12:18che è quello del controllo del vicinato.
12:20C'è un vero e proprio progetto che è stato portato in Italia
12:23proprio dal dottor Francesco Caccetta,
12:26che ci stava spiegando essere strutturato in quattro pilastri.
12:29Eravamo arrivati al terzo, se non vado errata, dottore?
12:32No, allora sì, i pilastri sono tre.
12:35Il primo abbiamo detto che è il recupero della coesione sociale.
12:38Il secondo è quello di insegnare ai cittadini
12:41come eliminarli proprio con le abilità ambientali e comportamentali,
12:44quindi rendersi meno appetibili per i ladri,
12:47quindi di conseguenza essere meno vittime e ridurre i reati.
12:51E il terzo pilastro è quello di insegnare ai cittadini
12:54come relazionarsi con le forze dell'ordine.
12:57Un'arma, il sindacato di cui sono il vicepresidente,
13:00sta facendo una campagna da quando è nato
13:03per avvicinare di più i cittadini alle forze dell'ordine,
13:06eliminando appunto la diffidenza e l'impressione
13:09di essere così inopportuni
13:12quando chiamano il 112 per fare segnalazioni.
13:15Allora, quindi insegnare come fare segnalazioni,
13:19quindi insegnare lo slang delle forze dell'ordine,
13:24ma più che altro le modalità con le quali le segnalazioni
13:27devono essere fatte per far sì che poi possa essere inviata una macchina.
13:30Esempio, un altro esempio molto semplice,
13:33che se io chiamo il 112 e dico
13:36guardi ho visto una macchina sospetta sotto casa mia,
13:39il 112 la prima cosa che chiede è
13:42hai preso la targa? Dice no, però ho visto che c'è un'arma chic giallo davanti.
13:45Queste sono le cose che non servono alle forze dell'ordine
13:48perché immaginate quante chiamate arrivano
13:51e magari a poca disponibilità di veicoli sul territorio
13:54li manderanno dove c'è più remunerativo l'intervento.
13:57Quindi invece un intervento
14:00dato da una segnalazione qualificata
14:03sicuramente avrà anche delle conseguenze positive
14:06a punto di vista della presenza delle forze dell'ordine in quel territorio.
14:09Quindi in riferimento all'esempio
14:12che lei ci ha fatto, sarebbe utile prendere la targa
14:15effettivamente di un veicolo magari sospetto?
14:18Assolutamente sì, perché le uniche cose che caratterizzano
14:21un veicolo sono
14:24oltre al modello e il colore sicuramente la targa, perché la targa dà modo
14:27agli operatori della centrale operativa di poter sviluppare
14:30subito quella targa e vedere a chi è intestata
14:33e capire di cosa stiamo parlando. Se è magari un personaggio
14:36già attenzionato alle forze dell'ordine
14:39o se è una macchina rubata, oppure insomma altre mille cose
14:42che possono comunque dare quell'input per poi
14:45decidere di mandare la macchina lì. Non perché non ce la vogliono
14:48mandare, ripeto, ma se ci sono dieci interventi richiesti
14:51è normale che ci sono delle priorità negli interventi.
14:54Una macchina assolutamente anonima, di cui non si conosce
14:57la targa, che è soltanto una mera percezione del cittadino
15:00che possa essere sospetta, capite bene che insomma non è così
15:03semplice. Magari avessimo cento
15:06macchine a disposizione da mandare, allora lì sarebbe più semplice
15:09ma in realtà non è così e lo sappiamo.
15:12Quindi il controllo informale cosiddetto
15:15in criminologia che riguarda appunto quello
15:18dei cittadini è la cosa più importante che esiste
15:21perché se facciamo rete, come tutte le cose adesso
15:24che esistono in circolazione
15:27più si fa rete e più è possibile
15:30eliminare le persone che ci possono fare
15:33del male. Per quanto riguarda le truffe è un'altra storia
15:36perché le truffe hanno un altro genere di offender
15:39un altro genere di predatori
15:42che sono persone tra l'altro dotate di un'intelligenza multipla
15:45utilizzata in maniera negativa rispetto ai latri che invece
15:48a volte spesso e volentieri sono anche poco scolarizzati
15:51e persone insomma ai limiti
15:54della società insomma.
15:57Sono due cose completamente diverse.
16:01Certo che sì.
16:11Guardi il progetto che mi risulti
16:14io poi l'ho fatto formazione in tutta Italia quindi
16:17le dico che già siamo oltre mille comuni in Italia
16:20io sono stato personalmente due volte dal ministro dell'interno
16:23una prima volta con Alfano e la seconda volta con Vinniti
16:26e con Vinniti abbiamo ottenuto la possibilità
16:29di poter informare le prefetture relativamente a questo progetto
16:32perché altrimenti venivamo sempre fraintesi
16:35come se fossimo le ronde e quindi le ronde logicamente
16:38non sono utili, sono anzi dannose sia per i cittadini
16:41sia per le forze dell'ordine. Quindi noi abbiamo creato
16:44questo progetto per fare in modo che sia
16:47una risposta alla proposta della sicurezza partecipata
16:50dello Stato perché lo Stato ha proposto la sicurezza partecipata
16:53vi ricordate il Carabiniere di Quartiere, il Vigile di Quartiere
16:56però non c'era dall'altra parte un'organizzazione
16:59di cittadini che potesse rispondere in maniera adeguata
17:02a questa richiesta. Quindi il controllo vicinato dà la possibilità
17:05ai cittadini volenterosi di mettersi a disposizione
17:08della propria comunità, non delle forze dell'ordine
17:11o di chissà che cosa, di mettersi a disposizione della propria comunità
17:14facendo un'attività che è semplice, non comporta nessun tipo
17:17di rischio e non comporta neanche fatica
17:20perché non è nient'altro che vivere la propria quotidianità
17:23uscendo a buttare l'immondizia, fumando una sigaretta
17:26sul balcone, portando a spasso il cane, di osservare
17:29quello che lo circonda e notare
17:32eventuali comportamenti anomali o diversi
17:35dal solito e segnararli immediatamente alle forze dell'ordine
17:38ricordo a tutti i cittadini che per fare un furto
17:41i latri ci mettono 4-5 minuti, non ci mettono di più
17:44quindi la tempestività dell'osservazione
17:47il famoso colpo d'occhio, la coda dell'occhio e vede qualcosa
17:50che non va, è un segnale che arriva al cervello di qualcosa
17:53che ha captato di diverso dal solito
17:56quindi bisognerebbe interpretare immediatamente quella percezione
17:59e riferire immediatamente alle forze dell'ordine
18:02il controllo di vicinato non è ronde, ribadisco
18:05non sono persone che si mettono insieme per andare a fare una passeggiata e vedere
18:08è ognuno nella sua singola attività giornaliera
18:11che osservando quello che vede di anomalo
18:14nella propria via, perché tutti sappiamo nella nostra via
18:17quello che succede, tutti sappiamo chi è l'amante di quello
18:20chi è il fidanzato di quell'altro
18:23quindi vedendo una macchina che non abbiamo mai visto
18:26o tre persone a bordo che non abbiamo mai visto
18:29che si muovono rallentando, guardando le case
18:32quello ci fa capire che potrebbe essere una macchina sospetta
18:35non è compito del cittadino individuare se quella macchina è sospetta o meno
18:38il compito del cittadino è individuare comportamenti anomali
18:41e segnargli le forze dell'ordine
18:44che sono stati preposti alla ripressione e al controllo
18:47quindi nessun cittadino si deve sognare di fermare le persone
18:50e chiedergli chi sei, che fai, come ti chiami
18:53perché è rischioso penso
18:56è molto rischioso, specialmente adesso
18:59quindi lo slogan del controllo avvicinato è osserva, ascolta e chiama
19:02questa è l'unica attività che deve svolgere il cittadino
19:05quindi è un'attività che non dà nessun tipo di rischio
19:08ma che comporta una crescita esponenziale
19:11della sicurezza nel proprio territorio
19:14per ultimo i cartelli che abbiamo apposti all'inizio delle strade
19:17laddove il controllo avvicinato ha attecchito
19:20e ci sono almeno il 50% dei residenti che hanno aderito
19:23il famoso cartello che può essere di varie fogge
19:26che comunque informa le persone che stanno passando di lì
19:29che lì c'è un'attività di avvicinato
19:32quello è anche un ulteriore deterrente
19:35non è quello che fa il controllo avvicinato
19:38ecco perché ho detto all'inizio che è di facile attuazione
19:41ma di difficile realizzazione
19:44ma questo perché, dottor Caccetta
19:47mi permetto di fare un po' anche in questo caso
19:50una piccola battuta
19:53a noi italiani piace molto fare gossip
19:56a noi piace molto stare affacciati al balcone
19:59per vedere quello che succede
20:02però poco attenti a cose di questo tipo
20:05sono molto più utili davvero
20:08prima di lasciarci vorrei fare un piccolo accenno al suo ultimo libro
20:11ora la regia mi manderà cortesemente la copertina
20:14in onda, vorrei che ci raccontasse qualche dettaglio in più
20:17antologia della truffa, come difendersi dai raggini
20:20un titolo abbastanza eloquente
20:23questo è un altro capitolo che andrebbe trattato
20:26in un'altra trasmissione perché non faremo in tempo a dare tutte le informazioni
20:29però le truffe e gli anziani sappiamo benissimo
20:32sono quelle più in boga
20:35perché sono molto remunerative
20:38e sono ormai di pertinenza
20:41della criminalità organizzata
20:44noi sappiamo perché abbiamo letto articoli sui giornali
20:47quindi non sto spoilerando indagini di nessun tipo
20:50ma se voi andate su google e scrivete
20:53truffa agli anziani camorra
20:56vedete benissimo che ci sono dei clan
20:59che si mettono la dove stanno
21:02e inviano dei emissari nei territori
21:05esempio, io mi esprimo sempre ad esempio
21:08per farmi capire da tutti
21:11se quel clan camorristico oggi decide di fare delle truffe
21:14a una città qualsiasi
21:17a Terni, diciamo a Riano
21:20manderanno degli emissari in quel territorio
21:23cominceranno a fare una serie di telefonate sui numeri fissi
21:26e cominceranno a vedere quelli che abboccano
21:29appena abboccano una persona avranno già i loro galoppini sul posto
21:32li manderanno lì a fare quello che devono fare
21:35quindi il finto avvocato, il finto carbiniere o il finto incidente
21:38ecco, una cosa, un consiglio che possiamo dare così
21:41per non vanificare
21:44questo intervento sulle truffe
21:47io il consiglio che do a tutti i figli e ai nipoti
21:50convincete i vostri nonni e i vostri genitori
21:53a eliminare il telefono fisso
21:56perché il 99% delle truffe agli anziani
21:59quelle con il finto avvocato, il finto incidente del nipote o del figlio
22:02avvengono sul telefono fisso
22:05quindi la modalità principale per evitare queste truffe è quella di eliminare il telefono fisso
22:08quindi dotate i vostri nonni, i vostri genitori
22:11di un telefono cellulare, magari di quelli grandi con i tasti grandi
22:14per fare in modo che siano agevolati nel comporre i numeri
22:17ma togliete i telefoni fissi
22:20e poi avete la possibilità di contattare i personaggi anziani
22:23immaginate che se io sono un delinquente e vado
22:26e voglio fare una truffa in quel posto, vado sull'elenco telefonico
22:29cominci a cercare Rosamunda, Isolina, Giuseppina
22:32tutti i nomi che ormai appartengono a persone anziane
22:35e sono quasi certo che al 99%
22:38troverò una persona anziana al telefono
22:41e con l'esperienza che hanno ormai sviluppato questi criminali
22:44riescono a mettere insieme un'attività
22:47che adesso ci vorrebbe tempo per spiegare esattamente come fanno
22:50perché il modo superanti lo conosciamo bene
22:53e non c'è scampo, una volta che si entra nella società di omentà
22:56molto preparati, hanno studiato questa tecnica
22:59che ormai se vedete funziona molto bene
23:02perché le truffe agli anziani con questo sistema
23:05stanno andando alla grande, stiamo parlando di 200 mila euro
23:08a settimana di guadagno da parte della criminalità organizzata
23:11quindi non stiamo parlando di scolini
23:14bisognerebbe magari voi che siete una voce molto autorevole
23:17soprattutto a Roma
23:20bisognerebbe magari organizzare un incontro e parlare solo di questo
23:23perché credo che sarebbe molto utile
23:26assolutamente dottor Caccetta mi farebbe molto piacere
23:29riapprofondire questo discorso insieme a lei
23:32e nel frattempo voglio ringraziarla per essere intervenuta
23:35per aver parlato di questo progetto davvero interessante
23:38sono sicura che avrà incuriosito molti dei nostri telespettatori
23:41magari ci saranno anche dei cambiamenti
23:44grazie davvero dottor Caccetta ci risentiremo presto
23:47grazie a voi un saluto a tutti
23:50bene ci fermiamo per un brevissimo momento di pausa
23:53restate in nostra compagnia
23:56tra pochissimi istanti invece voltiamo decisamente pagina
23:59e ci occupiamo di arte e di cultura
24:11grazie a tutti

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