Altre 9700 assunzioni per potenziare la Sanità pubblica: ma siamo sicuri basteranno a colmare il gap?
Ospite in collegamento Laura Rita Santoro, dirigente "Nursing Up" Lazio
Il presidente Francesco Rocca vara il più grande investimento sul personale della sanità pubblica in Regione Lazio degli ultimi venti anni.
Rocca ha annunciato ai sindacati il piano di assunzioni 2024-2025, che rappresenta la volontà di potenziare il Servizio sanitario regionale. Si tratta di 8mila e 158 nuove assunzioni a tempo indeterminato per il biennio 2024-
2025, di cui 6843 autorizzazioni per il 2024 e 1315 nuove assunzioni per il Giubileo 2025, oltre alle 1541 stabilizzazioni per l’anno in corso.
Complessivamente il maxi-investimento, pari a 466 milioni di euro nel prossimo biennio, prevede, quindi, 9699 autorizzazioni per il reclutamento dei professionisti della sanità.
Una vera e propria boccata d’ossigeno che non ha precedenti, ma sono già in molti a porsi diversi interrogativi: come mai la decisione arriva a poche settimane dalle elezioni? E soprattutto, sarà sufficiente a colmare il gap che presenta il settore medico da ormai troppo tempo?
«Il Servizio sanitario nazionale rappresenta oggi uno degli asset più importanti del Paese. Dal suo buon funzionamento passano la salute dei cittadini e la loro qualità di vita. Ogni giorno migliaia di donne e uomini si svegliano con l’obiettivo di garantire a tutti noi il diritto alla salute. Lo sappiamo bene, ed è per questo che abbiamo deciso di approvare uno dei più grandi investimenti degli ultimi anni sulla sanità pubblica», ha spiegato il presidente
Rocca.
Ma non c'è solo carenza di medici e infermieri, strutture poco organizzate o fatiscenti: c'è anche la "caccia ai camici furbetti". Meglio definiti i “furbetti nella sanità”, ovvero quei professionisti sanitari “non idonei”, perché magari presentano problemi di salute.
"Detestiamo l’idea che per stanare i furbetti si colpisca tutti i lavoratori indiscriminatamente. - ha detto Laura Rita Santoro - Come sindacato non siamo affatto contrari allo “stanamento” dei furbetti, che non sono il risultato di un interesse dei soli sindacati, ma anche di dirigenti compiacenti. Come fa un dirigente a non accorgersi che un lavoratore da loro coordinato non è presente in servizio? Dai nostri dati, rapportati con il numero dei dipendenti, la percentuale d’inidonei è veramente esigua. Forse le strutture sanitarie si reggevano su pochi professionisti sanitari, oramai esausti, invecchiati e usurati da stress da lavoro?".
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Complessivamente il maxi-investimento, pari a 466 milioni di euro nel prossimo biennio, prevede, quindi, 9699 autorizzazioni per il reclutamento dei professionisti della sanità.
Una vera e propria boccata d’ossigeno che non ha precedenti, ma sono già in molti a porsi diversi interrogativi: come mai la decisione arriva a poche settimane dalle elezioni? E soprattutto, sarà sufficiente a colmare il gap che presenta il settore medico da ormai troppo tempo?
«Il Servizio sanitario nazionale rappresenta oggi uno degli asset più importanti del Paese. Dal suo buon funzionamento passano la salute dei cittadini e la loro qualità di vita. Ogni giorno migliaia di donne e uomini si svegliano con l’obiettivo di garantire a tutti noi il diritto alla salute. Lo sappiamo bene, ed è per questo che abbiamo deciso di approvare uno dei più grandi investimenti degli ultimi anni sulla sanità pubblica», ha spiegato il presidente
Rocca.
Ma non c'è solo carenza di medici e infermieri, strutture poco organizzate o fatiscenti: c'è anche la "caccia ai camici furbetti". Meglio definiti i “furbetti nella sanità”, ovvero quei professionisti sanitari “non idonei”, perché magari presentano problemi di salute.
"Detestiamo l’idea che per stanare i furbetti si colpisca tutti i lavoratori indiscriminatamente. - ha detto Laura Rita Santoro - Come sindacato non siamo affatto contrari allo “stanamento” dei furbetti, che non sono il risultato di un interesse dei soli sindacati, ma anche di dirigenti compiacenti. Come fa un dirigente a non accorgersi che un lavoratore da loro coordinato non è presente in servizio? Dai nostri dati, rapportati con il numero dei dipendenti, la percentuale d’inidonei è veramente esigua. Forse le strutture sanitarie si reggevano su pochi professionisti sanitari, oramai esausti, invecchiati e usurati da stress da lavoro?".
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01:49cittadini del Lazio chiedono e meritano allo stesso tempo andando però a
01:53braccetto con la serenità degli operatori. Le assunzioni riguardano anche
01:57le aziende ospedaliere come il San Camillo in cui ne sono previste 571 e
02:02dove sono stati inaugurati due reparti di terapia intensiva e semi-intensiva e
02:07una stroke unit, un'area che tratta specificatamente pazienti con ictus con
02:11un approccio multidisciplinare. È una sanità che si sta curando, è una sanità che
02:16cresce, è una sanità che dà risposte ai cittadini. Non basta, questo è un polo
02:21d'eccellenza, di alta specialità su cui ovviamente dobbiamo dare risposte perché
02:25è importante salvare vite.
02:27Questi dunque i numeri, certamente numeri
02:30importanti ma è ovvio che sono già in molti apporsi diversi interrogativi non
02:34senza un piccolo pizzico di malizia. Ecco una decisione che arriva a poche
02:39settimane dalle elezioni già questo basterebbe ma soprattutto ci si chiede
02:44se queste nuove assunzioni, tante nuove assunzioni, basteranno effettivamente a
02:48colmare il gap presente nel settore sanità da ormai diverso e troppo tempo
02:54soprattutto nel Lazio. Parliamo di questo e molto altro insieme alla
02:58dirigente di Nursing Gap Lazio, Laura Rita Santoro, a cui do il mio benvenuto
03:03in collegamento video.
03:06Buongiorno a lei e a tutti i suoi telespettatori. Io sono contenta
03:15diciamo di questa soluzione che aspettavamo da anni perché purtroppo ci
03:23troviamo in una situazione nel Regione Lazio veramente ai minimi termini.
03:27Possiamo dire con al di là di ogni ragionevole dubbio che la situazione è
03:32veramente ai minimi termini perché abbiamo, facendo uno studio che ho fatto
03:37io personalmente, una età media del personale sanitario che si aggira
03:45oltre il 50% degli operatori sanitari a più di 50 anni.
03:50Già tempo fa è stato gridato a brutti e cattivi al personale sanitario con
03:58prescrizioni con inidonità fisiche ma purtroppo l'età media quella è il che
04:04vuol dire che non è difficile che un operatore sanitario a 50 anni possa
04:09avere il diabete o possa avere altre patologie contemporanee per cui
04:14assimilabili alla stessa popolazione normale per cui può essere esentato da
04:18varie cose che normalmente faceva nel passato.
04:21Per cui queste assunzioni rappresentano una boccata d'ossigero che poi ci
04:28interessa poco francamente se è in prossimità delle elezioni
04:32purché non siano promesse mantenute e non finita l'età.
04:39Perché il rischio è molto facile, Laura Rita mi permetta, si fanno tante promesse ovviamente in campagne
04:43elettorali bisogna vedere se poi quelle promesse arrivano a conclusione e
04:47vengono effettivamente mantenute. Lei ha detto una cosa molto importante e
04:51penso che si riferisca ad un articolo in un certo senso uscito a fine gennaio
04:57l'articolo che noi citiamo in questione è quello del tempo. Proprio Rocca aveva
05:01annunciato che era partita la caccia ai furbetti della sanità quasi 11.500
05:07sanitari non idoni, giusto? Assolutamente sì e questa cosa mi fece arrabbiare
05:13moltissimo perché si cercava forse di trovare un alibi per le inadempienze del
05:19sistema sanitario nazionale. Non ci posso stare ma non perché si
05:26stava accusando. Sì probabilmente dei furbetti ci saranno anche, non voglio dire assolutamente.
05:32Succedono ovunque. Il problema è un altro che però se lei mi fa una
05:38valutazione dell'età media del personale ad esempio non mi spiegavo come mai tra
05:43gli OS che è una figura relativamente giovane cioè i primi assunti
05:49degli OS sono se no, il corso di formazione ha un'anzianità di
05:5615 anni più o meno. Quindi non ti spieghi come mai alcuni di
06:01questi possano avere già 50 anni. Poi ti spieghi facendo un'analisi dei dati
06:08un po' più ragionata e ti rendi conto che quegli OS erano gli stessi
06:13portantini convertiti in OS che comunque erano già anziani all'epoca
06:19dei fatti. Per cui non è difficile che abbiano il diabete, non è difficile che
06:23non possano sollevare i pazienti. Cito il diabete perché
06:29per legge quando una persona ha il diabete ha diritto a essere sentata dai
06:35turni di noi perché è un problema di ciclo circadiano cioè nel senso altera
06:40il suo sistema di vita e di alimentazione che potrebbe dargli dei
06:46danni anche futuri per ciò che riguarda la vita, la vita stessa.
06:51Per cui vengono meno quelli che può lavorare ma a determinate
06:58condizioni. Il diabete penso sia soltanto un
07:03piccolissimo esempio. Il ragionamento che lei sta
07:09facendo secondo me è molto pertinente perché giustamente si dà la caccia
07:13tecnicamente ai forbetti ma non si tiene conto che ci sono degli
07:17infermieri che magari lavorano nei reparti ospedalieri che hanno più di 50
07:21montagni quindi è chiaro che non ce la fanno. Magari hanno qualche problemino a
07:24sollevare dei pesi importanti, corretto? Assolutamente sì, assolutamente sì. Una
07:29volta condivisi un fumetto che veniva dalla Francia, l'avevo rubato nel web
07:36dalla Francia dove anche loro che hanno un'età pensionabile diversa dai nostri
07:42operatori sanitari che considerano ovviamente l'attività sanitaria come un
07:48lavoro usurante e questi condividevano l'età pensionabile e dicevano come è
07:53possibile e facevano vedere un'infermiera un po' più abbondante pure come
07:58dimensione fisica che con l'età purtroppo si tende un po' a ingrassare e
08:03con le varie problematiche di salute il paziente che gli chiede aiuto per
08:07sollevarsi dal letto. C'è un po' di ironia su questa cosa. Il problema è che
08:12noi abbiamo anche questo tipo di situazioni dove parecchi colleghi, devo
08:16dire con una forza indescribile continuano a lavorare in corsia anche
08:21pure per scelta perché poi tra l'altro rinunciare ai turni è anche certe volte
08:27una scelta pure degli operatori stessi perché alcuni casi non glielo fanno fare
08:31ma in altri casi non rinunciano pure per una questione di tipo economica perché
08:36i stipendi sono passi a quello che sono. Quindi in teoria alcuni scelgono
08:41purtroppo per scelte di mutuo, di figli da mantenere e chi più ne ha più ne metta
08:47per cui decidono di proseguire a fare i turni benché forse la forza non li
08:52assiste come si dovrebbe ma purtroppo devono fare delle scelte
08:58ahimè necessarie. Ecco Laura, io mi permetto anche di fare un altro tipo di
09:05ragionamento. Per risolvere questa situazione dovremmo utilizzare il
09:08classico luogo comune, spazio e giovani, giusto? Cioè per risolvere questo
09:12problema dei camici furbetti che in realtà ci sta spiegando che non è
09:16proprio tecnicamente così. Bisognerebbe dare largo ai giovani ma cosa succede in
09:20Italia? Che i giovani scappano? Questa è la situazione. Allora in teoria la
09:24condizione ideale io l'ho sempre pensato è mettere a
09:28fiancare un anziano e un giovane che in teoria il giovane mette la forza, l'anziano
09:34mette magari l'esperienza e se ne giovano entrambi. Ma anche i giovani
09:39seguono altri lìdi perché quando vedi che in una realtà come la nostra
09:45purtroppo che tu sia bravo o meno non vieni gratificato in nessuna maniera.
09:52Spesso e volentieri i nostri migliori li stiamo perdendo perché trovano spazi
09:57altrove. Come non capirli no? Nel senso che alla fine e per me poi tra
10:03l'altro non è neanche la soluzione farli venire da fuori. Perché io
10:09sono nata all'estero, sono nata in Kenya quindi conosco benissimo la tradizione
10:15anglosassone di chi ha studiato come infermiera in Kenya.
10:21Hanno un approccio diverso? Comunque possono anche essere pure migliori di
10:27noi. Non voglio neanche entrare in questo gap. Nel senso potrebbero essere però
10:32intanto ci sarebbe un problema di linguaggio e un problema di tradizioni
10:37diverse per cui diventerebbe diversa. Proprio io stessa quando sono andata
10:41invece da Roma a lavorare in Lombardia e a lavorare in Veneto la mia prima
10:48consegna infermieristica era di ascoltarne una in un'altra lingua.
10:54Nel senso che lo rappresento spesso, lo racconto così per ridere.
11:00E poi però c'è un'altra cosa. Nel momento in cui questi sono entrati in
11:12Italia e vengono assunti e vengono pagati con uno stipendio che noi diciamo
11:17relativamente basso, scoprono che in Francia, in Gran Bretagna, in Darimarca
11:24li pagano molti di più. Non avendo quell'affettività nei confronti del paese
11:29dove vengono ospitati che è l'Italia. E trovano un altro paese che li paga di
11:35più e meglio e li tratta magari diversamente. Ma quanto tempo pensano
11:40che ci mettono a andarsene via? Normalissimo, normalissimo. Ecco
11:45Laura Rita, questo è un argomento che noi dovremmo ampliare davvero in tantissimo
11:48altro tempo. Io purtroppo il tempo l'ho terminato. Innanzitutto voglio
11:52ringraziarla per essere stata nostra ospite anche seppur in pochissimo tempo
11:57ha sbrigato benissimo l'argomento. Sorneremo a parlarne perché tanto di sanità non si
12:01finisce mai di parlare soprattutto in questo periodo. Grazie davvero.
12:05Grazie, arrivederci. A presto. Ci fermiamo per un brevissimo momento di pausa e
12:10torniamo tra pochissimi istanti con le notizie direttamente dalla Capitale
12:14insieme alla redazione di Roma Daily News. A tra pochissimi istanti.
12:19Non solo Roma. Le notizie dalla regione con Elisa Mariani.