Emergenza arsenico nell'acqua: qual è la situazione nella Tuscia?
Ospite in collegamento Paola Celletti, coordinamento pubblico "Non ce la beviamo"
In tutta la Tuscia c'è un problema ambientale che genera ormai da tempo preoccupazione generale: la contaminazione delle acque da arsenico. Una contaminazione che avviene su ampie aree geografiche e rappresenta un problema ambientale a causa delle plausibili ripercussioni sulla salute umana.
Questa situazione ha portato le istituzioni pubbliche a imporre severi limiti alla concentrazione di arsenico nell’acqua potabile. Dal 1998, l’UE ha fissato questi limiti a 10 μg/L (Direttiva 98/83/CE). Tuttavia, ci sono diverse aree dell’UE dove le concentrazioni di arsenico nelle acque sotterranee superano tali limiti (10-1500 μg/L).
Intanto, i costi sono arrivati alle stelle per i dearsenificatori e sarebbero pure destinati a salire: l'amministratore unico della società idrica Genova ha detto: "I cittadini lo devono sapere, sono difficoltà reali. I 14 milioni l’anno per l’arsenico diventeranno 16, serve lo stato di calamità naturale".
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"Parliamo di un problema non recente, ma che va avanti da almeno 20 anni - ha spiegato Paola Celletti - problema che è stato portato alla luce anche grazie alle nostre battaglie come comitato. Le istituzioni si sono completamente disinteressate al problema e continuano a farlo. Ci sono dei progetti dell'Università della Tuscia che non sono stati neppure presi in considerazione. Vorremmo ricordare che qui non si tratta solo di problema ambientale, ma soprattutto di salute pubblica".
Salute pubblica sì, perché a quanto pare proprio nella zona della Tuscia c'è il più alto numero di casi di neoplasie: "Tumori ai polmoni, alla pelle, alla vescica. -ha continuato la Celletti - E ancora nessuno fa nulla. Oltre a questo, di secondaria importanza sicuramente, c'è anche la questione dei costi: sono ancora una volta i cittadini a doversi sobbarcare di bollette insostenibili per un problema che dovrebbero risolvere, appunto, le istituzioni".
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Questa situazione ha portato le istituzioni pubbliche a imporre severi limiti alla concentrazione di arsenico nell’acqua potabile. Dal 1998, l’UE ha fissato questi limiti a 10 μg/L (Direttiva 98/83/CE). Tuttavia, ci sono diverse aree dell’UE dove le concentrazioni di arsenico nelle acque sotterranee superano tali limiti (10-1500 μg/L).
Intanto, i costi sono arrivati alle stelle per i dearsenificatori e sarebbero pure destinati a salire: l'amministratore unico della società idrica Genova ha detto: "I cittadini lo devono sapere, sono difficoltà reali. I 14 milioni l’anno per l’arsenico diventeranno 16, serve lo stato di calamità naturale".
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Salute pubblica sì, perché a quanto pare proprio nella zona della Tuscia c'è il più alto numero di casi di neoplasie: "Tumori ai polmoni, alla pelle, alla vescica. -ha continuato la Celletti - E ancora nessuno fa nulla. Oltre a questo, di secondaria importanza sicuramente, c'è anche la questione dei costi: sono ancora una volta i cittadini a doversi sobbarcare di bollette insostenibili per un problema che dovrebbero risolvere, appunto, le istituzioni".
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NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:08Buongiorno e ben ritrovati a Non Solo Roma.
00:11Dopo la piccolissima pausa pasquale siamo tornati in diretta sul canale 14 del Digitale Terrestre
00:18con un'altra puntata, altri approfondimenti, altre notizie sempre da Roma e dalla regione in compagnia dei nostri ospiti.
00:26Oggi Non Solo Roma parte parlando di un problema ambientale ma facciamo un piccolissimo passo indietro come sempre.
00:34Come molti di voi sapranno l'arsenico è considerato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità un fattore cancerogeno.
00:41Il livello consentito dalla direttiva è di 10 microgrammi al litro ma nel Viterbese questo dato supera di gran lunga il limite imposto.
00:51Pensate che a settembre del 2023, quindi relativamente poco tempo fa, la Corte di Giustizia ha condannato l'Italia
00:59per il mancato rispetto dei parametri di arsenico e fluoruro nelle acque potabili di diversi comuni del Lazio.
01:06In particolare sono 6 le zone proprio del Lazio in cui i livelli di arsenico nell'acqua potabile restano al di sopra della soglia
01:14e sono ad esempio Bagnoregio, Ronciglione e Toscania.
01:17È chiaro che la zona della Tuscia, essendo di origine vulcanica, ha nella sua composizione una quantità di arsenico
01:24e dunque per rendere potabile l'acqua è necessario che quest'acqua appunto venga depurata.
01:29Si tratta di processi che hanno dei costi molto alti e c'è addirittura che chiede che venga imposta la calamità naturale.
01:39Ne parliamo con chi da tempo sta portando avanti una vera e propria battaglia per rendere potabile quest'acqua.
01:46Abbiamo come nostra prima ospite Paola Celletti del coordinamento Non ce la beviamo. Buongiorno Paola.
01:52Buongiorno a tutti.
01:54Grazie per la tua presenza nel nostro spazio. Mi permetto di darti del tu.
01:59Noi ci siamo un po' confrontati in questi giorni per parlare appunto di questo problema
02:05e voi avete creato questo comitato, questo coordinamento pubblico Non ce la beviamo.
02:10Perché? Perché il problema dell'arsenico nell'acqua della Tuscia non è un problema recente
02:15è un problema che va avanti da un po'.
02:18È un problema che va avanti da molto tempo, da circa 23 anni perché ricordiamo che il decreto legislativo, il numero 31, è del 2001
02:31e infatti risulta abbastanza anomalo che soltanto in questi giorni è uscito un allarme da parte dei vertici della società che gestisce l'acqua a Viterbo
02:43dicendo che appunto c'è un'emergenza. L'emergenza sono circa 23 anni ma soprattutto diciamo che sono oltre 10 anni
02:55che la popolazione di Viterbo si carica di costi altissimi per dearsenificare un'acqua di scarsa qualità, a volte non potabile
03:07e nonostante ciò deve pagare delle bollette altissime perché non abbiamo avuto nessun sostegno da parte delle istituzioni fino ad oggi
03:19e neanche un progetto alternativo per capire come è possibile risolvere questo problema.
03:26Quindi in sostanza voi state pagando delle bollette altissime e torniamo di nuovo alla vecchia storia Paola
03:32che alla fine le spese più grandi le pagano i cittadini.
03:36Certo, sono i cittadini che vengono gravati di tutti i costi di dearsenificazione che noi abbiamo oggi, ma questo non succede da oggi
03:50questo succede da 10 anni a questa parte perché la regione ha finanziato soltanto per due anni, negli anni intorno al 2012-2013
04:02i costi di dearsenificazione che sono altissimi, dopo di che questa provincia è stata completamente abbandonata
04:12non c'è stato più nessun sostegno da parte delle istituzioni, i cittadini si sono ritrovati a dover affrontare continui aumenti delle bollette
04:25dietro l'abbandono di istituzioni, di società di gestione eccetera, quindi è una situazione di allarme veramente
04:39qui c'è un problema di emergenza sanitaria perché addirittura la Tuscia è la provincia del centro Italia più colpita da malattie neoplastiche
04:52e sappiamo che l'arsenico ha delle correlazioni con tumori ai polmoni, tumori alla vescica, tumori alla pelle, oltre che tantissime altre patologie
05:04e queste sono tutte relative al fatto che nell'acqua c'è una forte concentrazione di arsenico, leggevo qualche dato Paola
05:12abbiamo detto in apertura che il limite è di 10 microgrammi al litro, nella zona della Tuscia è 75, cioè si spora non tanto, tantissimo
05:26Allora ci sono alcuni comuni come ad esempio Fabbrica di Roma, Ronciglione, Fabbrica di Roma ha il doppio del limite di arsenico consentito nell'acqua
05:37e questo ripeto non succede oggi ma da oltre 10 anni a questa parte, quindi la lunga esposizione che crea poi il danno alla salute
05:50ma non è soltanto relativo ad alcuni comuni perché la gran parte dei comuni è esposta sempre a limiti altissimi di arsenico
06:03i 10 microgrammi al litro che ha anche Viterbo ad esempio o Vetralla sono dei valori molto alti che spongono a pericolo alla salute
06:14e quello che sconcerta un po' è che i vertici di Talete o comunque anche l'assemblea dei sindaci del lato soltanto oggi si svegliano su questa situazione
06:25perché gli appelli che sono stati fatti fino adesso rispetto a questo problema sono stati fatti dal Comitato non ce la beviamo
06:34noi abbiamo fatto incontri in regione, addirittura siamo andati a finire in senato per avere i contributi per affrontare questo problema
06:46e per chiedere anche un progetto alternativo visti i costi molto alti dei arsenificatori che non sono sufficienti per affrontare la questione
06:57Per progetto alternativo Paola ti chiedo scusa, cosa intendete voi? Avete una proposta per esempio?
07:02Assolutamente sì, è questo che ci sconcerta perché oggi si dice che c'è un'emergenza e si presentano dei fantasiosi progetti con alcune aziende e università straniere
07:20mi sembra di aver letto del Portogallo su un progetto di depurazione attraverso l'olio di Sansa
07:29Abbiamo proprio il titolo qui Paola, te lo faccio vedere infatti stavo per chiederti un commento anche
07:35Corriere di Viterbo parte progetto pilota contro l'arsenico, Taletta sperimenta a Nepi un sistema di depurazione basato sull'utilizzo della Sansa dell'olio d'oliva
07:45in che modo andrebbe a depurare l'acqua?
07:49Io non sono un'esperta in tal senso, so soltanto che questo progetto è venuto fuori da questo articolo di giorni fa
08:01quando invece non sappiamo assolutamente i costi di questo progetto e l'efficacia perché non è stato fino ad oggi mai parlato
08:09ma soprattutto è stato completamente disconosciuto lo studio che ha fatto l'Università della Tuscia che si è resa a disposizione di questa provincia
08:20addirittura con studi pubblicati sul territorio nel 2015 mai presi in considerazione
08:28che certificano il fatto che ci sono zone acquiferi nella zona dei Cimini quindi proprio in zona con contenuti di arsenico bassissimi
08:40che potrebbero benissimo risolvere il problema. Fino ad oggi noi addirittura abbiamo presentato su questo un'iniziativa presso il comune di Viterbo
08:55ma con il professore appiscopo e il professore in geologia dell'Università degli Studi della Tuscia
09:01ma nessun sindaco, nessuna istituzione ha preso in considerazione questa cosa.
09:11Consideriamo dal 2010-2011 fino ad oggi nessuno ha parlato né di chiedere contributi alla regione o allo Stato
09:23perché qui c'è un problema di inquinamento ambientale e di salute pubblica
09:27quindi non possiamo essere solo i cittadini della Tuscia a far fronte a un problema del genere ma servono fondi della fiscalità generale
09:37e neanche a prendere in considerazione progetti come questo che vi illustravo prima
09:45c'è stato un disinteresse completo di tutte le istituzioni e dei vertici di Talete fino ad oggi su questo problema.
09:54Posso chiederti Paola come mai secondo te c'è questo disinteresse da parte delle istituzioni
10:00lascia un po' l'amaro in bocca per usare un termine metaforico abbastanza calzante
10:08come mai secondo te, a parte non ci sia mai posto il problema fino a quando voi non avete lanciato l'allarme
10:14ma perché c'è questo disinteresse da parte delle istituzioni, il costo per avviare questi progetti è troppo alto
10:20oppure si punta ad altri progetti che magari possano avere un riscontro economico maggiore
10:26è chiaro che un po' di malizia ci sta in tal senso no?
10:30Esatto, noi fino adesso abbiamo soltanto assistito da parte delle istituzioni e dei vertici di Talete
10:37a un grande lavorio rispetto a conseguire la privatizzazione del servizio pubblico nella provincia
10:49la provincia di Lerbo è ancora una di quelle province che non ha il socio privato
10:56adesso stanno aprendo, tanto è che a breve ci sarà una gara a doppio oggetto per l'entrata del socio privato
11:02e per cedere il 40% delle quote a una multinazionale, adesso non si sa chi entrerà a breve
11:17soltanto questo è stato lo sforzo dei vertici, dei sindaci del lato e del gestore di Talete
11:25sottostimando invece questi problemi io voglio anche ribadire che il privato non potrà aiutarci
11:32perché il privato non è che immette soldi propri ma ricorre ovviamente a prestiti
11:39come benissimo potrebbero fare gli enti locali, quindi i cittadini si ritroveranno anche con il privato
11:47a pagare bollette con interessi passivi per i prestiti avuti e in più anche la quota di profitto
11:56che il privato perseguirà per statuto, legittimamente, per cui noi ci ritroveremo sempre più gravati
12:05di questa situazione, qui le cose sono due, le cose importanti sono due da mettere in atto
12:10uno, la regione e lo stato sociale deve mettere a disposizione dei fondi per i contributi
12:17dei assinificatori immediatamente e...
12:21Ecco Paola, posso chiederti di raccontarci, di spiegarci il secondo punto tra pochissimi istanti
12:27noi mandiamo qualche istante di pubblicità e torniamo immediatamente per parlare di questa cosa
12:32perché c'è anche un altro aspetto che vorrei sottolineare, con te che avete esposto in maniera chiarissima
12:38sulla pagina, sulla vostra pagina, noi non ce la beviamo, ne parliamo tra pochissimi istanti
12:42qui a Non Solo Roma, restate qua.
12:46Ben tornati a Non Solo Roma, continuiamo ovviamente sempre con il nostro percorso
12:50nella notizia, nell'approfondimento giornalistico in compagnia dei nostri ospiti
12:54e Non Solo Roma oggi si è aperto parlando di una questione legata ad un problema ambientale molto serio
13:00non soltanto ambientale però è legato anche alla salute pubblica
13:04ai livelli di arsenico nell'acqua che dovrebbe essere potabile nella zona della Tuscia
13:09c'è una direttiva europea che stabilisce che i livelli di questo prodotto, di questo materiale
13:14siano presenti soltanto per 10 microgrammi al litro
13:18ebbene in tutta la zona della Tuscia questi livelli vengono altamente superati
13:22ma non si tratta di un problema relativamente recente
13:25come ci ha spiegato la nostra prima ospite si tratta di un problema che va avanti da 20 anni
13:29un problema che è stato denunciato anche da una comunità
13:32noi non ce l'abbeviamo attraverso delle vere e proprie battaglie
13:36adesso il problema sembra arrivato in un certo senso alle istituzioni
13:40che però continuano in un certo senso a non voler approfondire del tutto il problema
13:46questo perché? Perché per risolvere il problema del livello di arsenico nell'acqua
13:51bisognerebbe utilizzare dei meccanismi che sono molto costosi
13:55e dunque c'è anche chi chiede che venga attuato lo stato di calamità naturale
14:00e ne stiamo parlando appunto con la nostra prima ospite
14:03Paola Celletti del coordinamento pubblico, noi non ce l'abbeviamo
14:07Paola ti ho interrotta mentre tu stavi spiegando due punti molto importanti
14:12ti lascio esporre il secondo punto
14:15il primo punto in sostanza diceva che voi chiedete che vengano stanziati dei fondi
14:20affinché questo problema venga risolto una volta per tutte
14:23il secondo punto?
14:25Assolutamente sì, quindi fondi pubblici per il mantenimento della de-arsenificazione
14:31qui nella provincia, il secondo punto è quello di approvare un progetto
14:38che risolva la questione in maniera definitiva
14:43se effettivamente questi fondi, questi costi di de-arsenificazione
14:50sono troppo alti da sostenere, le cose sono due
14:53o la regione o lo stato sociale ci mette i fondi
14:58oppure trova un sistema alternativo
15:01io ripeto, ci sono degli studi del 2015 dell'università della Tuscia
15:06che si è resa disponibile e non sono stati presi in considerazione per niente
15:11deve essere trovato un sistema alternativo
15:14ci sono degli acquiferi in provincia che possono risolvere questo problema
15:20perché non hanno un contenuto alto di arsenico
15:24e quindi sarebbe il caso di approfondire questi studi
15:28Certo, assolutamente, tra le altre cose io stavo dando un'occhiata
15:32alla vostra pagina Facebook Paola, noi non ce la beviamo
15:36ovviamente noi lo ripetiamo, la vostra battaglia va avanti da tempo
15:39forse anche grazie a voi che in un certo senso questo problema è venuto alla luce
15:44ci sarebbe anche un altro problema legato sempre al territorio viterbese
15:49alla questione delle scorie nucleari
15:52in sostanza tra acqua non potabile e scorie nucleari
15:55questo territorio come potrebbe andare a finire?
15:58te lo dico in maniera un po' provocatoria ovviamente
16:01No, è giustissima questa affermazione
16:04perché noi non solo abbiamo il problema dell'arsenico
16:07ma abbiamo anche il problema del radon
16:10quindi in teoria abbiamo un territorio
16:13che già ha dei problemi di radioattività
16:16proprio per la sua conformazione
16:19inoltre abbiamo anche un territorio
16:24che dal punto di vista agricolo
16:27trae la sua principale ricchezza
16:30quindi il fatto del deposito nazionale delle scorie radioattive
16:37è un altro problema che aggrava la situazione
16:41ci sono anche dei punti di caduta su questo
16:44perché tra l'altro la società che gestisce il progetto del deposito nazionale
16:50non ha risposto ad alcuni rilievi molto importanti di alcuni tecnici
16:55che sono stati rivolti alla società
16:59ad esempio che ci sono degli acquiferi primari
17:03che sarebbero un punto di esclusione
17:07per edificare qui in questa provincia il deposito
17:16ancora stiamo aspettando risposta su questo
17:20perché nessuno si è degnato di rispondere
17:23è stato fatto un ricorso anche contro questo
17:27ma non è una logica per dire
17:30noi non vogliamo qui il deposito delle scorie nucleari
17:34perché non credo che sia questa la logica
17:37nessun territorio può dire no fatelo da un'altra parte
17:41bisogna però capire se effettivamente è possibile farlo
17:48farlo qui significa aggravare i problemi di salute
17:53che hanno già gli abitanti di questa zona
17:57quindi Arsenico, Radon e tutt'altro
18:00e non dimentichiamoci appunto io voglio ribadirlo un'altra volta
18:04e lo dicono anche gli studi della regione Lazio
18:08il servizio sanitario della regione Lazio
18:11il servizio di epidemiologia
18:14che nella Turscia ci sono dei dati di mortalità più alti
18:20in relazione a malattie oncologiche più alti del resto d'Italia
18:25questa è una cosa assolutamente che va ricordata
18:29e a cui bisogna porre molta attenzione
18:32assolutamente per il benessere soprattutto dei cittadini
18:35anche perché lo ricordiamo è un territorio
18:38che ha delle potenzialità davvero enormi
18:40sotto tanti punti di vista
18:42ed è poi un peccato sentire che c'è un problema come questo
18:46che potrebbe essere risolto in altro modo
18:48Paola una domanda un po' personale
18:50andando proprio nello specifico del problema dell'acqua
18:53posso chiederti tu come cerchi di districarti
18:57cioè se devi cuocere un piatto di pasta
19:00se devi lavare delle verdure come fai?
19:02Allora guarda anche qui c'è un altro problema
19:06perché c'è chi utilizza un potabilizzatore privato
19:14e chi deve ricorrere
19:16il paradosso è proprio questo
19:19che anche nella città di Viterbo dove io abito
19:22se si vanno a consultare i dati
19:24abbiamo dei dati addirittura 10 microgrammi litro
19:28quindi vicini al limite massimo di arsenico nell'acqua
19:32quindi è un'acqua scadente
19:35assolutamente di cattiva qualità
19:38l'arsenico dovrebbe essere zero nell'acqua
19:41quindi ognuno si deve in qualche maniera
19:46creare un pochino la sua soluzione personale
19:50quindi chi oltre al costo dell'acqua
19:55chi ha la possibilità di pagarselo
19:58o si vanno a comprare le bottiglie d'acqua
20:04al supermercato che creano un ulteriore problema
20:07sia di inquinamento che di costi
20:09che chi si compra il darsenificatore privato
20:14ma qui è un problema sempre di fondi
20:17è mai possibile che ancora siamo costretti
20:20a dire io mi trovo la mia soluzione personale
20:24se ho i soldi a disposizione
20:27e invece chi non ce li ha
20:30ma anche gli anziani, gli invalidi
20:32come fanno a tirarsi su le cassette
20:35le bottiglie d'acqua, le cassette per il peso
20:38anche stesso se non vogliamo considerare i costi
20:41è una situazione veramente
20:44l'acqua potabile io credo che sia
20:46per una società civile il primo punto da affrontare
20:50e l'altro punto da affrontare
20:54vorrei ricordarlo soltanto un attimo
20:57visto appunto tutto questo lavorio
20:59che c'è stato fino ad oggi
21:01per privatizzare la società
21:03che non cambierebbe se non peggiorerebbe le cose
21:05io vorrei ricordare anche
21:07che c'è stato in questo paese un referendum nel 2011
21:11in cui la popolazione si è espressa per l'acqua pubblica
21:15e per quale motivo deve essere calpestato questo referendum
21:20voglio ribadirlo ancora una volta
21:22qui diciamo che le soluzioni ci sarebbero a tutto
21:26il problema è che non si vogliono vedere
21:29ho paura per interessi sempre politici o personali
21:34infatti è una domanda che viene lecito farsi
21:39in questi contesti Paola
21:41come si suol dire
21:42a pensare male si fa peccato
21:43ma qualche volta purtroppo ci si indovina
21:46allora noi restiamo in contatto ovviamente Paola
21:49così tu potrai aggiornarci sulla situazione
21:51speriamo raccontandoci cose positive prossimamente
21:54speriamo
21:55speriamo, grazie
21:57grazie a te è stato un vero piacere
21:59a presto
22:04Grazie dalla Regione, con Elisa Mariani