• mese scorso
Agguato a colpi di pistola in via Aldo Moro, arrestato il killer: identificata la vittima
Ospite in collegamento Cristina Lucarelli, redazione "Frosinone news"

“Omicidio” e “triplice tentato omicidio”. Queste le accuse alle quali dovrà rispondere il 23enne albanese – Mikea Zaka. – che, nella serata di ieri, si è presentato in Questura accompagnato dal suo avvocato, vistosi ormai braccato dagli investigatori che erano già sulle sue tracce. Il giovane, già noto alle Forze dell’Ordine, si è sottoposto all’esame dello stub ed è stato a lungo interrogato dagli agenti della Squadra Mobile agli ordini del dirigente Flavio Genovesi che stanno ricostruendo l’agguato avvenuto intorno alle 19:30 di ieri davanti allo Shake bar, su via Aldo Moro. Quattro i corpi a terra dopo gli spari.

Kasmi Kasem, 27 anni di nazionalità albanese ma residente a Frosinone, è morto; feriti gli altri connazionali. Nei primi concitati momenti dopo la sparatoria era trapelata la notizia del decesso anche di un secondo giovane, fonti sanitarie hanno poi smentito in tarda serata: il ragazzo è in prognosi riservata dopo un delicato intervento. Meno gravi gli altri due.

L’avvocato Marco Maietta, difensore di Zaka ha riferito che l’interrogatorio del suo assistito sia andato avanti fino a tarda notte: “Ha deciso di non nascondersi e di collaborare mettendosi a disposizione degli inquirenti e fornendo la sua versione per fare chiarezza sui fatti”.

Ora però, c'è l'allerta per possibili vendette: “Non dimenticate che sono albanesi. Seguono ancora le leggi del Kanun ma adattate ai loro interessi”. A rivelarlo è un giovane albanese nato e cresciuto in Italia. Non appartiene a nessuna delle famiglie coinvolte nella sparatoria di sabato scorso in via Aldo Moro, non fa parte delle due bande rivali ma ne conosce bene le dinamiche e, a domanda diretta sull’ipotesi di imminenti vendette, ha risposto così.


Con il “Kanun”, la famosa “vendetta di sangue” del Paese delle Aquile. Un Codice delle Montagne albanesi che ai più potrebbe sembrare ormai superato e arcaico ma che spesso, anche nel nostro Paese, è tornato in auge a seguito di fatti di sangue che hanno visto coinvolti soggetti albanesi.

L’articolo 125 del “Kanun” recita: “Secondo il Codice antico delle Montagne albanesi, soltanto l’omicida cadeva nella vendetta del sangue, cioè solo quello che con il fucile o con qualunque altra arma uccideva una persona. La famiglia dell’ucciso non poteva inseguire, né uccidere alcun parente o nipote o cugino dell’omicida, ma solo quest’ultimo. Il Codice posteriore abbraccia nella legge della vendetta o del taglione, tutti i maschi della famiglia dell’omicida, anche se sono in fasce, i cugini ed i nipoti più prossimi, ancorché divisi, possono incorrere nella vendetta entro le prime 24 ore dall’avvenuta uccisione“.

Una comunità sconvolta quella di Frosinone che ha deciso di non restare indifferente. “Non restiamo indifferenti”, il titolo della marcia per la legalità dopo la sparatoria di via Aldo Moro. L'appuntamento è per questa sera, venerdì 15 marzo, a partire dalle 19:30. Il corteo silenzioso attraverserà via Aldo Moro.

Dodicenne picchiato in piazza, la feroce aggressione del branco poteva finire in tragedia

Non solo la sparatoria di via Aldo Moro. Sabato 9 febbraio, in provincia di Frosinone, si è registrato anche un altro gravissimo fatto di violenza. Un episodio che, purtroppo, sulle cronache locali è passato “in secondo piano”. È doveroso, però, tenere i riflettori accesi anche su quanto accaduto ad Anagni. Un ragazzino di appena 12 anni è stato pestato. Accerchiato da un gruppetto di coetanei e poi picchiato a sangue – stando alle ricostruzioni dei Carabinieri – dal fratello più grande di uno di loro chiamato in supporto. Un pestaggio continuato anche quando il dodicenne era ormai a terra quasi privo di sensi.




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00:00ben tornati in diretta non solo Roma, ultima parte del nostro spazio, andiamo a
00:09Frosinone ovviamente con l'ultimo approfondimento del venerdì, dunque dal
00:13mio benvenuto in collegamento video a Cristina Lucarelli della redazione
00:16Frosinone News. Buongiorno Cristina. Buongiorno a te Elisa, grazie, è sempre un
00:22piacere. Grazie a te, ben ritrovata nei nostri spazi.
00:26Allora dobbiamo partire ovviamente parlando di un caso che ha sconvolto
00:31devo dire l'intera comunità di Frosinone ma anche tutta Italia perché
00:34si è parlato tantissimo, no? Purtroppo della sparatoria avvenuta in via Aldo
00:39Moro, insomma non possiamo non partire da qui.
00:43Assolutamente sì Elisa, è stato un fatto agghiacciante che è salito purtroppo
00:49tristemente agli onori della cronaca nazionale e lo scorso sabato in via Aldo
00:55Moro, quindi proprio nel cuore del caporobo Giociaro, nel cuore della
00:58movida della città, fuori dallo Shake Bar, un locale frequentatissimo non solo da
01:04giovani ma anche da tante famiglie, è avvenuta la sparatoria che appunto ha
01:08anticipato tutto, una sparatoria che ha lasciato dietro di sé una scia di
01:12sangue, un morto e tre feriti. Fuori dallo Shake erano seduti in orario
01:18aperitivo, quindi immagina anche quanta gente fosse lì in quel momento,
01:23centinaia di persone sullo corso di Frosinone, erano seduti come diceva 4
01:28giovani albanesi, quando è arrivata un'auto, una lancia Y con a bordo altri
01:355 connazionali, è bastato poco ad accendere la miccia, forse uno sguardo,
01:39ultimo scontro e quindi uno dei ragazzi seduti fuori dal locale ha estratto una
01:45pistola, una calibro 22 ed ha aperto il fuoco, 6 colpi, tutti andati a segno, sul
01:52posto sono rimasti a terra 4 corpi, uno appartenente a Karzmikaze alle 27
01:57anni, era purtroppo ormai senza vita, 20 minuti hanno provato i soccorsi, ha
02:03rianimato, ma per lui centrato da un proiettile al collo non c'è stato nulla
02:08da fare. Nel fuggi fuggi generale, perché immaginiamo il panico degli
02:12astanti, il terrore dei presenti, poteva essere una strage,
02:17solo fortunatamente non è stato così. Nel fuggi fuggi generale è scappato anche
02:21il chi, l'errore 23enne Michele Azzacca, che poi la stessa sera, abbraccato dalle
02:27forze dell'ordine, è andato spontaneamente in questura, accompagnato
02:31dal proprio legale, l'avvocato Maietta. Lì ha rilasciato alcune dichiarazioni
02:36affermando che questo episodio violento, questo episodio di uno scontro a fuoco
02:42era dovuto ad una ragazza contesa. Un'ipotesi a cui gli inquirenti ovviamente
02:48non credono, quella più accreditata secondo gli investigatori, è invece una
02:53guerra tra bande rivali di albanissi per controllare lo spaccio di droga e le
02:58piazze della prostituzione. Quindi soprattutto fiumi di stupefacenti
03:02secondo gli uomini della Mobile sono dietro questo episodio nerissimo della
03:08storia Flusinate, che come dicevamo prima appunto se ne è parlato in tutta
03:13Italia dell'accaduto. Michele Azzacca ora è stato arrestato e dovrà rispondere dei
03:19reati di omicidio e di tentato triplice omicidio, perché gli altri tre feriti
03:24ovviamente sono stati trasferiti in ospedale. Uno di loro è il fratello
03:29della vittima e si attende anche quindi di conoscere quelle che saranno le sue
03:33dichiarazioni qualora decidesse di parlare e di collaborare per definire i
03:39contorni di questa drammatica vicenda.
03:44Drammatica però Cristina, mi sembra di capire che potrebbe
03:49avere anche delle ripercussioni, perché ora si chiamano le vendette, so che c'è
03:54un codice dietro la tradizione albanese, è corretto?
04:00Sì assolutamente sì Elisa, proprio la collega Roberta Di Pucchio ha parlato
04:06con un giovane albanese non vicino a questi gruppi criminali, ma di cui
04:11comunque ne conosce usi e costumi e proprio questo ragazzo ha fatto presente
04:16di questo antico codice albanese, il Kanun, che è ancora in vigore in alcune
04:21zone dell'Albania, parliamo di zone ovviamente più rurali, più montuose, ma
04:25dove viene rispettato ancora prima che della legge dello Stato, un codice che ha
04:30all'interno diverse norme, diverse regole, alcuni terribili, proprio una di questa
04:35parla della vendetta di sangue, quella che adesso in molti si attendono,
04:41praticamente un omicidio va lavato e punito con un altro omicidio, quindi
04:47secondo questo giovane potrebbero esserci delle ripercussioni, perché
04:50l'assassino secondo questo codice dovrebbe venire ucciso e se non potesse
04:58essere ucciso lui, dovrebbe essere ucciso un componente della sua famiglia, un
05:02consanguineo di sesso maschile fino al terzo grado di parentela, questa cosa non
05:07lascia i senti neppure bambini dalla vendetta, quindi parliamo davvero di
05:11regole arcaiche, ma mostruose, terribili, che non fanno parte comunque della
05:16nostra cultura, del nostro modo di vedere e di vivere in una situazione di
05:23legalità e di quotidianità che dovrebbe essere normale per tutti e questo giovane
05:28paventa quindi i possibili, si agghiacciante, paventa possibili
05:32rappresagli, possibili ripercussioni, a Frosinone la paura si fa sentire, il
05:37clima è pesante, la tensione è palpabile, però la cittadinanza dice no alla
05:43criminalità, la cittadinanza vuole essere ancora attiva e proprio questa
05:46sera a partire dalle ore 19, cittadini e associazioni del territorio hanno indetto
05:52un corteo pacifico, una manifestazione silenziosa che si terrà per le strade
05:59principali di Frosinone a partire appunto dalle ore 19 e 30, quando sfileranno
06:04tantissime persone con un nastro bianco unite da un solo motto, quello di essere
06:10insieme, vicini alla legalità e di non restare indifferenti di fronte a simili
06:16episodi di violenza. Beh davvero, però c'è anche un altro caso, vado un po'
06:21spedita Roberta perché abbiamo poco tempo a disposizione, invece c'è un altro caso
06:25che purtroppo non è finito sotto i riflettori mediatici, purtroppo ma che
06:29merita comunque di essere affrontato, sempre a Frosinone, c'è un'esplosione
06:33vera di violenza nella nostra regione incredibile comunque, non soltanto
06:37in Frosinone, ma assolutamente. Questo è successo ad Anagno in provincia di
06:42Frosinone, un altro episodio di violenza sempre tra giovani, in questo caso
06:45addirittura non giovanissimi, ma parliamo di bambini, perché un 12enne
06:50Alessandro è stato accerchiato in piazza Cavour da un branco di coetanei, è stato
06:56picchiato, massacrato di botte da quello che secondo la ricostruzione dei
06:59carabinieri dovrebbe essere il fratello più grande di uno dei bulli che
07:04componevano questo gruppo, è stato pestato anche quando era a terra prio
07:08di Sensi, un bambino di 12 anni massacrato e che è stato subito soccorso dagli
07:14uomini del 118, portato prima in ospedale a Colleferro e poi trasferito a Roma a
07:19causa della gravità delle ferite riportate, ferite che hanno interessato il
07:24volto, i denti, si è parlato anche di un trauma cranico. Proprio nella capitale è
07:28stato sottoposto ad un delicato intervento, fortunatamente riuscito, il
07:33piccolo ora è in via di guarigione, sta decisamente meglio, ma è un fatto
07:38eclatante che lascia davvero interdetti per le dipercussioni soprattutto sociali
07:44sul fatto si è espresso anche il primo cittadino di Anagni, il sindaco Daniele
07:49Natalia che ovviamente ha fortemente condannato l'accaduto, ha espresso
07:55solidarietà a vicinanza alla famiglia di Alessandro e ha detto solo per poco, non
08:00si è sfiorata la tragedia, fortunatamente non è accaduto un
08:03secondo caso Willi, facendo riferimento alla terribile vicenda dell'omicidio di
08:07Willi Montero Duarte, il cuoco di paliano ucciso dal branco a Colleferro e adesso
08:14sono in corso le indagini dei carabinieri, sembra che appunto i
08:18responsabili della vicenda siano stati identificati e le posizioni sono al
08:22vaglio degli inquirenti. Devo dire, Cristina, che al di là del
08:26fatto se si possa trovare il perché di questo gesto ingiustificabile, niente
08:31giustifica appunto un atteggiamento di questo tipo, massacrare un bambino di
08:3512 anni e ridurlo praticamente in fin di vita quasi, no? Comunque l'importante è
08:40che ora questo 12 anni appunto si trovi in buone condizioni, non sia in pericolo
08:44di vita. Alleggeriamo decisamente il tiro in
08:47questi ultimi minuti che ci rimangono con ovviamente il nostro consuelo
08:51d'aggiornamento sul calcio, ci porti buone notizie?
08:55Dio, sì e no insomma, però alleggeriamo e proprio cambiamo sicuramente ambito,
09:02parliamo del frosinone, parliamo della Serie A, il frosinone che riduce da una
09:06settimana complicata perché il K.O. della scorsa domenica a Reggio Emilia, in casa
09:11del Sassuolo, al Maipè Stadium, ha spedito i giallasuri in piena zona
09:15retrocessione, la prima volta dall'inizio del campionato, quello era un scontro
09:20diretto che andava assolutamente vinto contro un rivale, una contendente per la
09:25permanenza in Serie A e invece purtroppo il frosinone è tornato in giociaria a mani
09:29vuote, ma soprattutto è tornato sul gruppone una prestazione al di sotto
09:35delle aspettative, l'1-0 maturato a Reggio Emilia pesa moltissimo, poteva essere
09:42comunque anche un pari, visto che proprio allo scadere del tempo
09:46regolamentare l'arbitro aveva assegnato al frosinone un calcio di rigore, anche
09:50piuttosto generoso se vogliamo, che però Caio Giorgia ha fallito clamorosamente
09:55dagli 11 metri, quindi un frosinone un po' zoppicante che adesso dovrà
10:00vedersela con la Lazio, quindi incrociano i destini Frosinone e la squadra
10:05Capitolina. La partita è in programma per domani sera, sabato 16 marzo alle ore 20
10:12e 45 presso una p.s. Cerena a Venito Stirpe del capoluogo Giosaro che si
10:17preannuncia sold out. Frosinone se la vedrà appunto con la Lazio che è in
10:22crisi anch'essa, noi abbiamo parlato con il collega Michele Cerrotta, il caporedattore
10:28di Città Celeste che appunto si occupa esclusivamente della compagine
10:32laziale. In settimana la notizia delle dimissioni di Sarri, poi l'avvicendamento
10:39in panchina con Martoscello che a quanto pare la propria notizia di questa
10:43mattina sarà solamente un trarettatore fino alla pausa del 24 marzo, quando al
10:48suo posto prenderà le redini della squadra Bianco Celeste e Igor Tudor.
10:52L'imperativo per entrambe le squadre è quello di vincere, il diktat è solo
10:57quello della vittoria. Servono tre punti al Frosinone per
11:00continuare a coltivare il sogno della salvezza, il campionato poi d'altronde è
11:04ancora lungo, davanti ci sono 10 partite quindi 30 punti da poter sfruttare per
11:10continuare a sognare di restare in Serie A, è altrettanto lungo per la Lazio che
11:16spera ancora in un posto per l'Europa nonostante la classifica si sia fatta
11:22piuttosto complicata. La partita alle porte ce l'aspettiamo bella vivace, ce
11:27l'aspettiamo sicuramente più brillante delle ultime prestazioni scese in campo
11:32da entrambe le squadre. Secondo il nostro collega, ma noi siamo d'accordo con lui,
11:36la chiave di voltà della partita sta tutta lì, il Frosinone deve essere bravo
11:40a fronteggiare gli attacchi della Ziani, mentre Bianco Celesti dovranno ritrovare
11:44necessariamente le vecchie trame di gioco, quindi una partita aperta ad ogni
11:49tipo di risultato, non c'è un verdetto che possa risultare scontato ad oggi.
11:56Com'è un po' nel calcio? Sì, ogni partita infatti è una storia a sé, fino al triplice
12:03fischio finale non si può dire nulla. Esatto, esatto. Bene, allora noi restiamo
12:08ovviamente aggiornati con Frosinone News per anche tutti gli approfondimenti
12:13legati ovviamente allo sport, al Frosinone Calcio. Noi abbiamo terminato
12:16il tempo a disposizione, ti ringrazio come sempre Cristina per i nostri
12:20approfondimenti chiarissimi sul territorio. Noi ci ritroviamo con la vostra
12:24ringrazio per tutti i nostri ascoltatori. A venerdì prossimo, grazie davvero.
12:29A venerdì buon proseguimento. Grazie. Bene, anche per oggi non solo Roma
12:34termina qui, ovviamente è venerdì, dunque buon weekend a tutti voi, torniamo
12:39lunedì per un'altra settimana densa di approfondimenti su tutto ciò che
12:43riguarda Roma e provincia. Grazie a tutti voi per essere stati in nostra
12:46compagnia, vi lasciamo alla Palinzesso di Radio Roma Television.
12:54Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.

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