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Sergio Stivaletti ospite in collegamento zoom di Sarallo Famosi su Radio Roma

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Trascrizione
00:00Snoop Dogg in diretta a 15.05. Questa è Radio Roma, primi da sempre. Perché primi da sempre?
00:07Vediamo se lo sa la Sissi. Perché esistiamo da sempre e siamo fantastici da sempre. Perché nel
00:121975 è stato registrato il marchio di Radio Roma come prima radio in FM a Roma, quindi in realtà la
00:20prima radio romana è proprio Radio Roma. Che onore ragazzi, siamo onorati. Prima c'erano
00:26le radio libere. Chissà se l'ospite di oggi vorrà parlare anche di radio, visto che sappiamo che è
00:32anche un appassionato di musica, non solo che di cinema. Regista, sceneggiatore, uno dei più
00:39grandi effettisti, il re degli effetti speciali italiani. Ce l'abbiamo qui noi ragazzi. Ce l'abbiamo
00:45direttamente dal suo studio con un cuscino pazzesco. Un applauso a Sergio Astigualetti.
00:52Ecco il cuscino pazzesco. Ciao Sergio, come stai innanzitutto? Ti vediamo in formissimo.
01:03Ciao ragazzi. Tutto bene? Ci senti? Ovviamente gli effetti speciali servono anche per... Io mi
01:13sento, c'è un po' di ritardo, notevole direi. Sì, quello sempre tra me. Siamo sempre in ritardo.
01:19In generale. Il nostro programma lo volevamo chiamarlo scusate il ritardo però... Si sarebbe
01:24piaciuto. L'importante è che ci senti, dai. Sei nel tuo studio. Si vedono un po' dei mostri,
01:34perché io sto rifacendo l'inquadratura per farvi partecipare. Si vedono le tue opere. Con questi
01:40amici. Sembra un po' la casa di Dylan Dogg. Io sono appassionato di Dylan Dogg. Quando entri
01:48in casa di Dylan Dogg, a un certo punto ci sono tutti i cimeli horror che lui ha catturato durante
01:53le investigazioni insieme a Graucio. E devo dire che c'è quel fascino, c'è quello stile lì dentro.
02:00Quanta storia. Il tuo studio. Sergio, noi vogliamo partire proprio dagli inizi. Lui sta facendo anche
02:08un teschio. Un teschio? Con questo ritardo... Sì, c'è un teschio nella casa di Dylan Dogg. È vero,
02:19sì, è vero, c'è il famoso teschio. Lui sta, credo, montando. Sai perché dico questo? Perché io ho
02:24fatto tanti festival per Dylan Dogg. Dylan Dogg Horror Fest negli ontani anni 90, dove avevamo
02:36appunto spesso, ovviamente si parlava tanto del personaggio, poi abbiamo finito per farne
02:43un film con Della morte dell'amore, che è preso dal romanzo di Tiziano Sclavi, che ha dato origine
02:51appunto a Dylan Dogg. Assolutamente sì, e tra l'altro c'era Rupert Evert, che è proprio il
02:57personaggio a cui è stato ispirato il volto di Dylan Dogg. Io pensate, nonostante sono un po'
03:03più giovane, però ho proprio questa cultura di Dylan Dogg, perché è stato il primo fumetto che
03:08ho acquistato quando ero piccolo, negli anni 90, avevo veramente sei anni, e poi da lì ho fatto
03:14tutta la collezione, dal primo numero, che è uscito con i disegni di Claudio Villa, che non
03:19è il cantante, ma era uno dei più grandi, che sicuramente Sergio si ricorda, e dall'86 a oggi
03:26non mi sono mai fermato. Sono 420 i numeri, ce l'ho in casa, tutti originali, e insomma è una
03:32delle mie più grandi passioni. Abbiamo scoperto una cosa di Leo De Serallo, è un collezionista.
03:36Sergio, come hai iniziato? Noi la prima domanda che facciamo ai nostri ospiti è proprio quella,
03:41le origini. Perché? Why? Bella domanda, in realtà dunque io, vabbè vi risparmio con che cosa
03:54giocavo, ma in realtà facendo i giochi di tutti i ragazzi, avevo Giorgio, il soldato,
04:00con quello diciamo non mi contentavo di fare i giochi suggeriti, diciamo dal soldato stesso,
04:09di guerra eccetera, ma li modificavo di volta in volta, a seconda del film che avevo visto. Ne
04:16vedi uno in particolare che si chiamava Un milione d'anni fa, con gli effetti mitici,
04:21in stop motion, del maestro mai imitato, mai raggiunto, diciamo così, Ray Harryhausen,
04:29e quindi tornando a casa chiesi a mia madre se mi avrebbe dato dei ritagli di pelliccia per fare
04:34questo, la replica di questo film che è appunto Un milione d'anni fa, con gli uomini preistorici,
04:41i dinosauri. Ma Giorgio insomma era troppo vestito, bisognava mettere una pelliccia di
04:47tigre e quindi prendemmo questi colletti di pelliccia, che all'epoca insomma le pellicce
04:52erano di casa, insomma in tutte le case ce n'era almeno qualcuna, quindi questi ritagli li misi
04:58per farci queste pellicce, questi personaggi preistorici. All'epoca già facevi gli effetti
05:06speciali. E infatti quanti anni avevi? Ma sai, eri veramente piccolo. Che ti dico, dieci anni,
05:14nove anni, così, non so. Sì, sì, dall'impamanza non sono mai cresciuto abbastanza. Quindi anche
05:21noi siamo mai cresciuti in realtà. E poi come hai continuato? Ci sono state delle cose importanti?
05:28E quindi questo era per dire, questa è la preistoria, questa è la preistoria degli effetti
05:35speciali, dei miei effetti speciali, però poi in realtà successivamente, insomma attraverso una
05:40serie di persone che ho iniziato a fare delle cose per pubi avati, per una scenografa che,
05:47una costumista chiedo scusa, che mi chiese se l'aiutavo a fare delle cose e dopodiché questi
05:56effetti, i miei piccoli effetti si sono un po' evoluti, quindi mano a mano cercavo sempre più
06:01occasioni. Mi arrivò da un conoscente che aveva visto i miei lavori e mi disse che Dario Argento
06:07nell'83-84, insomma quando stava per essere realizzato Fenomena, aveva bisogno di un
06:15collaboratore che avrebbe realizzato dei cadaveri che andavano in una fossa comune. Io a questa
06:23riunione dove partecipai scoprì che c'erano molti altri effetti, per cui il mostro del film,
06:29che era un effetto molto più complicato, che sarebbe stato complicato a realizzare,
06:33allora mi imputtai anche perché il mostro che disegnai proveniva dalla medicina che
06:40avevo che stavo ancora studiando. Io ho rischiato di diventare un dottore.
06:45Senti un po', Sergio, ma l'effetto con le mosche, quella famosa scena di Fenomena che
06:54io ho letto tanto, ce lo racconti un po' come l'hai creato, quell'effetto di tutte
06:59quelle mosche su quei vetri? Guarda, l'effetto delle mosche in realtà sono più effetti come
07:10quasi sempre quando c'è un effetto si pensa che ci sia una soluzione, in realtà le soluzioni sono
07:15quasi sempre a volte 4, 5, 10 soluzioni diverse messe insieme che fanno la sequenza. Dove c'erano
07:24le mosche che davvero vedevamo sui vetri, in primo piano, vengono fatte delle riprese,
07:30separate dalle riprese principali che rincontravano queste mosche già arrivate sui vetri che fanno
07:38l'impressione di voler entrare a tutti i costi. Ma in realtà poi c'è l'arrivo, la cosa più
07:43complicata che fu fatta, delle quali io posso dire di aver generato l'idea originale,
07:49l'idea principale è questa, di queste mosche che prima le vedevamo coprire la luna, addirittura
07:55poi scendere fino ad arrivare a queste finestre. Nel momento in cui le vedevamo formare queste
08:00nuvole di insetti contro la luna, mi venne in mente guardando quello che avviene quando si
08:06lava la macchinetta del caffè, il caffè che buttiamo nell'acqua fa delle nuvole, delle nuvole
08:12scure, di granelli in particolare. Provateci, se non ci credete, nel lavandino di casa,
08:18sciacquate un po' il caffè e quando rimangono questi granelli si muovono nell'acqua come se
08:25fossero quei puntini che vediamo nel cielo. Devi provarci tu con gli esperimenti che fai.
08:31Sì, sì, ci proverò. Ci chiamano? Sì, perché lei fa queste cose. Si muove nell'acqua come...
08:40Eh sì, diciamo che mi piace un po' tutto dell'arte, sperimentare un po' di tutto.
08:47Esatto. Beh, quindi questa passione mi portò anche a me a guardare molto come avvengono certe
08:56cose, ma poi ero anche un appassionato lettore di tutto ciò che facevano gli americani, quindi
09:02non so se avete visto i cieli di Indiana Jones, i predatori dell'acqua perduta, sono delle nuvole
09:09fantastiche che si muovono a formare queste nuvole turbinanti che fanno immaginare chissà
09:15che sta per succedere. Sapendo che quelle nuvole erano ottenute nell'acqua con una vernice bianca,
09:23quasi come il latte che viene messo nel tè, anche questa è un'altra esperienza che vi fa
09:29pensare a qualche effetto speciale, facendo un'associazione immaginai questo caffè che si
09:36sarebbe mosso nell'acqua come fanno gli insetti o comunque uno sciame nell'aria. E a questo punto
09:45riprendiamo questo sciame di caffè che venne poi sovrimpresso alla pellicola,
09:51all'epoca non c'era il digitale, non ci dimentichiamo che era decisamente pre-digitale.
09:58Sergio, oggi è il compleanno di Roberto Benigni, sappiamo che hai collaborato anche con lui?
10:06Sì, oggi compie 69 anni.
10:12È stata una collaborazione purtroppo non così lunga, non così... Ah, fantastico,
10:18allora auguri a Roberto. Mi ha dato un'opportunità di partecipare al suo Pinocchio che però lo feci
10:25io. Inizialmente lo scenografo mi coinvolse e voleva fare uno squallo di 60 metri di lunghezza,
10:32dal vero, parliamo di una cosa che sarebbe stata epica. Feci il modello di questo ipotetico squallo
10:41per studiare come sarebbe stato possibile fare una cosa del genere, invece ingrandendolo n volte,
10:50ma poi alla fine fu deciso, c'erano già un po'... diciamo che invece lì allora c'erano già gli
10:56effetti digitali, che peraltro io avevo già sperimentato nella sindaca di Stendhal e in
11:00altri film, ma questi effetti digitali sarebbero stati realizzati poi dagli americani, quindi feci
11:06questa collaborazione per studiare. Invece poi lo squallo che ho fatto, che poi è il pesce cane,
11:13il cosiddetto pesce cane, l'ho fatto invece in digitale con delle cose scenografiche più ridotte,
11:18quindi sfumò quella cosa gigantesca che francamente insomma mi tramavano parecchio le gambe perché
11:26quando cominciano a essere questi dimensioni... Senti Sergio, ma tu oltre a essere un effettista
11:31sei anche un regista, Rabbia Furiosa è tuo a giusto, Er Canaro. Er Canaro certo, assolutamente,
11:372018. Ma ci racconti qualche aneddoto di questo film che è successo sul set? Con Riccardo De
11:43Filippi. Intanto il primo aneddoto, la prima cosa curiosa che vi posso raccontare, abbastanza
11:53divertente, è che noi in questo momento siamo sul set di Er Canaro. Ah perché lei è girato nel
11:58tuo studio, a Torcervara. Io l'ho ricavato, il contrario, l'ho girato nel mio studio a Torcervara,
12:08ma in realtà questo set che adesso faremo modo di farvi vedere, altro non è che la bottega
12:16ovviamente non era così arredata, arredata in maniera completamente diversa, ma se vedete sul
12:22muro ci sono delle mattonelle, questo indica che in realtà era completamente diverso, era una
12:28bottega dove si lavano i cani. Ah sì, certo. E questo è lo stesso perché appunto lei ha avuto la facilità di poter girare qua dentro
12:35tutti gli effetti speciali anche a film, diciamo così, finito, perché io girare i principali prima
12:44di Garrone, perché tutti pensano che io abbia pensato subito dopo a Garrone a fare un film,
12:50ma forse non ci si rende conto. Te la volevamo chiedere, ci hai anticipato perché volevamo
12:55chiederti proprio questo, perché i film sono usciti nello stesso anno a breve distanza l'uno
13:00dall'altro, se non sbaglio anche Dogmen è uscito nel 2018. Cosa è successo lì? Cioè il pensiero
13:06comune, chi ha scritto prima? Ci racconti questa cosa? Sì, allora mi dà anche l'occasione di fare
13:15un po' di chiarezza, perché ho letto di tutto e cose assurde, come appunto che io ho visto il
13:21film e poi ho cominciato a fare il mio. In realtà io addirittura l'ho girato prima di Garrone, ma questo
13:25non è di per sé un merito, è semplicemente una prova, diciamo così, che io avevo già parecchio
13:31intenzione di fare il film. La verità è che io sono stato definitivamente stimolato a girare
13:37questo film quando ho saputo che questo film che io carezzavo da decenni, da quando è avvenuto
13:45il fatto, finalmente, diciamo così, purtroppo qualcuno al posto mio l'avrebbe fatto, perché
13:54io non avevo il produttore, questo copione l'avevo fatto non in quella forma finale che poi vediamo,
13:59però in una forma pure da rivedere l'avevo fatto girare presso dei produttori, era troppo
14:06violento e nessuno lo voleva fare, anche per l'argomento proprio in sé, e invece scopri appunto
14:11che Garrone l'avrebbe di lì a breve realizzato. Tra l'altro io sono stato un collaboratore di Garrone,
14:16ho fatto il suo primo film, quindi, o i primi, non so se fosse il primo, ma l'Imbalsamatore,
14:21quindi nulla da dire contro il fatto che lui facesse il suo film, però francamente ci
14:28rimanevo male, perché non è la prima volta che ho un'idea di questo tipo che poi viene realizzata
14:32da altri, che hanno i migliori contatti di produzione di me, e quindi non ci volevo rinunciare. A quel
14:39punto ho fatto la pazzia di annunciare il film ancor prima che avessi saputo chi mai
14:45avrebbe potuto produrlo, che vuol dire, l'avevo fatto apposta, un po' come uno sale sul trampolino,
14:51non è che può tornare indietro, anche in modo provocatorio, perché non hai il coraggio
14:56del buttarti, quindi ho fatto la stessa cosa, ho detto adesso lo dichiaro, sì, ho detto no,
15:04vabbè lo faccio, lo faccio comunque, ma lo farò sicuramente in maniera molto diversa da quella
15:09che immarginavo, perché capivo che era un film di difficile argomento, perché è una storia vera
15:15da affrontare con le pinze, io ho detto io farò lo scorretto, diciamo, e lo giro come lo sento io,
15:23e soprattutto come lo sentivo raccontare. La cosa più importante, cioè più importante,
15:28non più importante ma quella che maggiormente si sentiva dire da chi sapeva qualcosa di questi
15:33fatti letti sul giornale eccetera, era che lui addirittura a un certo punto la leggenda vuole,
15:39ma non la leggenda, perché poi ho parlato anche con i poliziotti che hanno fatto l'arresto eccetera,
15:44avesse lavato il cervello di questo suo nemico, ad un certo punto questa immagine forte che era
15:51che ha ispirato quasi tutto il mio film, era che sicuramente avrei girato le scene anche
15:57quelle cruente, e cosa che forse non avrebbero fatto altri per vari motivi, io ho deciso che
16:03invece il film sarebbe stato sicuramente un'attesa, una lunga attesa a quel momento. Ovviamente il
16:09film è ispirato a quei fatti, non li ripete così come nella cronaca, ma li reinventa,
16:16i personaggi intorno sono simili, sono ispirati a quei personaggi, ma sono tutte reinventate con
16:22i miei amici attori, bravissimi peraltro. Sergio, scusaci se... Oltre a quelli che sono stati i
16:29premi che hanno conferito... Dicevo, scusaci se ti interrompiamo, dobbiamo andare un secondo in
16:38pubblicità, ovviamente siamo obbligati ad andarci, però rientriamo subito dopo la pubblicità, senza
16:44canzone, perché siamo totalmente attratti dal tuo mondo e da quello che ci stai raccontando.
16:50Noi poi il mercoledì dedichiamo proprio la nostra puntata al cinema, alla tv, più tardi ci sarà Lillo
16:55Petrolo ospite, adesso ci sei tu che sei insomma un mostro sacro degli effetti speciali dell'horror,
17:01ma anche della regia, quindi restate con noi Radio Roma, tra pochissimo, subito dopo la pubblicità,
17:07torniamo sempre con Sergio Stivaletti. Rientriamo in diretta a 15.33 per salutare Sergio Stivaletti
17:17ragazzi che è con noi, ci stava raccontando tantissimi aneddoti che noi amiamo già l'horror
17:24di nostro, poi avendo un ospite così, ci senti bene adesso Sergio?
17:29Sempre con un po' di ritardo secondo me. Sì, mi sento bene, mi sento bene.
17:36Bene, ok.
17:37Sì, sì.
17:38E niente, ti faccio quest'ultima domanda, vogliamo sapere i tuoi progetti futuri,
17:43so che hai una scuola, la famosa Fantastic Fourge.
17:46Non ci sento.
17:53Dunque, sì, praticamente è da parecchio tempo ormai che faccio corsi,
18:01cioè ho istituito questi corsi presso questa scuola che ho chiamato Fantastic Fourge,
18:09la forza del fantastico, appunto perché gli effetti speciali non servono solo all'horror,
18:15ma al fantastico in generale, sono la forgia di quelle persone che sentono questa spinta un po'
18:22come la sentivo io da ragazzo, fin da bambino quasi potrei dire,
18:26quindi il fantastico è una forte attrattiva e quindi ecco, chi vuole forgiarsi,
18:33dunque io per un periodo, siccome ho fatto la scuola qui nel mio laboratorio che è molto bello,
18:39però allo stesso tempo un laboratorio è diverso da quello che è la scuola vera e propria,
18:44normalmente attrezzata con i banchi e le cose,
18:48diciamo che le persone apprezzano molto questa possibilità di essere in un vero laboratorio,
18:55però sento anche l'esigenza che ci sia quell'aspetto più didattico che troviamo un po'
19:00dappertutto, quindi questa scuola riapre, dovrebbe riaprire verso gennaio, quindi i corsi si terranno
19:06da lì in poi, con una nuova sede sempre qui nei dintorni, da Torcerzone a Torcervara,
19:14dove c'è il mio laboratorio e quindi ci sarà un maggior scambio fra il laboratorio vero e proprio
19:19e la zona scuola dove i studenti potranno quindi vedere con i propri occhi come davvero vengono
19:25realizzati gli effetti e fare le loro lezioni invece in un ambiente più consono a quello
19:31che è una scuola vera e propria. Bene, bene, complimenti. Sergio, prima di salutarci ti
19:35facciamo le due domande, una che stiamo facendo al nostro pubblico oggi, ovvero in quale anno
19:40vorresti essere in questo momento, un anno ben preciso, e poi l'altra domanda è cosa ti lega
19:45di più a Roma, se dovessi scegliere una cosa sola di Roma che ti lega, quale sceglieresti?
19:50Abbiamo un po' di ritardo ragazzi. Che domande difficili. Dunque, l'anno nel quale vorrei essere
20:05adesso ma sicuramente spesso vengo preso dalla nostalgia quando vedo i vecchi film in bianco e
20:12nero, specialmente quelli su Roma con i vari Alberto Sordi, vari insomma personaggi che tanto
20:19amiamo noi romani, quindi la voglia di vivere negli anni 50, negli anni 40, un anno preciso,
20:26però se dovessi proprio scegliere, siccome purtroppo l'età anagrafica mi impedirebbe di
20:32vedere il futuro direi nel 2300. Ci sta, ci sta, un bel applauso, il futuro è importante,
20:41è tutto da scoprire. E poi chissà che effetti ci saranno nel futuro Sergio. Gli effetti del futuro
20:47è vero. La cosa che ti lega di più a Roma in assoluto? Non ci saranno più effetti. La cosa
20:58che mi lega più a Roma è che non solo sono nato a Roma ma provengo da una famiglia molto radicata
21:05a Roma e abbiamo un palazzo di famiglia diciamo nelle parti di Prati che è stato costruito da un
21:14mio bisnonno, quindi ho proprio le radici qua, quindi direi che succhio l'infanità romana tutti
21:23i giorni insomma diciamo della mia esistenza e francamente pur avendo viaggiato parecchio e avendo
21:28visto le migliori società del mondo che offrono anche a livello professionale tipo Los Angeles
21:34eccetera per il cinema molto di più, sono sempre cercato di immaginare una vita svolta in un altro
21:40posto e francamente Roma non la cambierei con nulla. Comunque quello che mi lega è come è giusto
21:47che sia il passato, l'archeologia. Sei romano di sette generazioni. Sergio noi ti ringraziamo per
21:58essere stato con noi veramente per noi è stato un grandissimo onore averti ospite adesso ce
22:03ne andiamo in break rimani però qualche secondo con noi che ci facciamo una foto intorno allo
22:08schermo una foto che poi possiamo pubblicare anche sui nostri social. Grazie mille e chissà
22:13magari un giorno l'avremo con noi in studio. Magari magari sei ospite nostro quando vorrai
22:17raggiungerci in studio anzi ti mandiamo la pista che ti viene a prelevare lì a Torcervara e ti
22:23porta qui agli studi di Radio Roma. Te se carichiamo e te se portiamo. Con l'elicottero. Grazie a Sergio Stivaletti di Radio Roma con noi.

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