72h di battaglia insieme a tre leggende del ciclismo come Alessandro Ballan, Daniel Oss e Alan Marangoni nella meravigliosa regione della Fiandre.
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SportTrascrizione
00:00Dopo la sveglia alle 3 e il volo alle 6, il giorno 1 della mia Flandrian Challenge
00:04inizia al Centrum Ronde Van Vlaanderen, il museo del giro delle fiandre, dove ho
00:08conosciuto i tre matti di Alessandro Ballan, Daniel Hoss e Alain Barangoni
00:12con cui pedalò in questi quattro giorni. Un boccone al volo e abbiamo iniziato a
00:17pedalare partendo dal museo. Daniel e Alessandro si sono subito messi a
00:20menare ovviamente. Il tempo di qualche scorcio come questo e si attacca con il
00:24primo dei segmenti. Da qui parte il cronometro, 72 ore per
00:28portare a termine la Flandrian Challenge, 59 segmenti tra pavè e muri
00:32significativi delle fiandre per un totale di circa 5.000 metri di dislivello.
00:36La prima giornata è stata facile, una decina di muri e pavè alternati a
00:41scorci bellissimi per un totale di 80 km e 750 metri di dislivello prima di
00:46tornare alla suggestiva Odenarde e di nuovo al museo.
00:50Il mio secondo giorno alla Flandrian Challenge inizia da Gidon, un bai caffè
00:55pazzesco, ce ne sono tantissimi qui. Si parte subito con il Wangerhartsbergen, il
01:00muro dove Ballan è scattato nel 2007 e ha vinto il Flandre, durissimo. Oggi in
01:06realtà Alessandro ha deciso che doveva torturarmi ed è scattato pure sul
01:09Bosberg. Avevamo in programma 110 km e 1600 metri di dislivello circa che tra
01:14un settore di pavè, un muro e i soliti meravigliosi paesaggi delle Flandre sono
01:18passati veloci fino alla sosta in un altro sake in caffè, il Bergseggobels, molto
01:22bello e suggestivo. Ovviamente nelle Flandre non si può non
01:26prendere l'acqua e qui ne abbiamo aumentato l'umidatura per riuscire ad
01:28arrivare presto in albergo. Io qui voglio capire come fanno i 200
01:32corridori che corrono in Flandre a entrare a 50 all'ora.
01:36Rientrando poi a Odenarde mi sentivo carico e mi sono giocato una birra con
01:40Alessandro, ma non si diventa campione del mondo per caso e mi è toccato
01:43offrirgliela. Oggi poteva essere la terza placida giornata sui settori della
01:48Ronde appressa a questi due, ma ovviamente le Flandre volevano
01:51ricordarci come sono diventate teatro di alcune delle più epiche battaglie
01:55ciclistiche. E' arrivata la pioggia. 140 km e più di 2.000 metri di disivello
02:01sotto il diluvio a combattere tra fango, muri e pavè, con una piccola pausa per
02:06rinfocillarci a metà giornata. Questi giorni mi hanno fatto troppo ridere.
02:10Finalmente il Flandre come si deve. Da dopo pranzo basta un inferno, freddo, vento
02:17e pioggia per tutto il giorno a rendere i pavè come il ghiaccio rotto su cui pedalare.
02:21Sul muro del Koppenberg sono potuto pure scendere di sella. E' così scivoloso, non
02:28riesco neanche a camminare. Che giornata ragazzi, è stato veramente qualcosa di
02:34epico e suggestivo. Peccato che domani sia l'ultimo giorno. Questo è essere un
02:38Flandrien. Ultimo giorno e la stanchezza iniziava a
02:42farsi sentire. Vento, pioggia, fango e pavè per giorni non sono una gita di
02:46piacere. Complice quello e una tappa finale più breve, 75 chilometri e 900 metri di
02:52dislivello, ci siamo concessi un'ultima bella colazione al Biking Bar, un altro
02:56dei bike-caffè locali. La zona è piena di questi bistro per ciclisti con
02:59camere per poter soggiornare o rinfocillarsi. Ovviamente ci siamo persi via e abbiamo
03:04trasformato anche questa tappa in una crono per stare nelle 72 ore della
03:07challenge. E niente, anche oggi acqua.
03:13Le Flandre non potevano non farci affrontare agli ultimi settori di pavè e muri
03:18senza darci battaglia con vento e acqua. Lo sprint finale ha funzionato perché
03:23anche se stanchi, bagnati e sporchi siamo riusciti ad arrivare in tempo al 101 Ronde
03:28Van Vlaanderen, dove come promesso i nostri nomi sono stati incisi sulla pietra e
03:33messi sulla Wall of Fame.
03:36Aspetta, aspetta! Fermo! Fino all'ultimo, fino all'ultimo, devo aiutarlo.
03:47Bravo Ubi!