Roma, 31 ott. (askanews) - É Gibellina la capitale italiana della dell'Arte contemporanea per l'anno 2026. A proclamare la vincitrice del titolo è stato il ministro della Cultura Alessandro Giuli durante una cerimonia al Mic.
Dunque Gibellina (TP) con il progetto "Portami il futuro" l'ha spuntata sulle altre quattro città finaliste: Carrara (MS) con il progetto "Carrara - Da 2000 anni contemporanea", Gallarate (VA) con "La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura", Pescara (PE): con "Pescara città contemporanea - Una porta aperta ai sogni" e Todi (PG): con "Ponte contemporaneo".
I 5 progetti finalisti sono stati selezionati, dopo l'esame delle 23 candidature pervenute, dalla giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e composta da Sofia Gnoli, Walter Guadagnini, Renata Cristina Mazzantini e Vincenzo Santoro che ha poi proposto, all'unanimità, al ministro Giuli la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di "Capitale italiana dell'Arte contemporanea" per l'anno 2026 che riceverà un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle attività progettate nel dossier.
Il nuovo riconoscimento di "Capitale italiana dell'Arte contemporanea", il cui bando è stato lanciato dalla Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura il 15 aprile scorso, è stato istituito per incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell'arte contemporanea, attraverso il finanziamento di progetti culturali che prevedono attività come mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e alla riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell'arte contemporanea.
La "Capitale italiana dell'Arte contemporanea" è un'iniziativa del Ministero della Cultura che si affianca alle già esistenti "Capitale italiana della Cultura" e "Capitale italiana del Libro".
Dunque Gibellina (TP) con il progetto "Portami il futuro" l'ha spuntata sulle altre quattro città finaliste: Carrara (MS) con il progetto "Carrara - Da 2000 anni contemporanea", Gallarate (VA) con "La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura", Pescara (PE): con "Pescara città contemporanea - Una porta aperta ai sogni" e Todi (PG): con "Ponte contemporaneo".
I 5 progetti finalisti sono stati selezionati, dopo l'esame delle 23 candidature pervenute, dalla giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e composta da Sofia Gnoli, Walter Guadagnini, Renata Cristina Mazzantini e Vincenzo Santoro che ha poi proposto, all'unanimità, al ministro Giuli la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di "Capitale italiana dell'Arte contemporanea" per l'anno 2026 che riceverà un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle attività progettate nel dossier.
Il nuovo riconoscimento di "Capitale italiana dell'Arte contemporanea", il cui bando è stato lanciato dalla Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura il 15 aprile scorso, è stato istituito per incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell'arte contemporanea, attraverso il finanziamento di progetti culturali che prevedono attività come mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e alla riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell'arte contemporanea.
La "Capitale italiana dell'Arte contemporanea" è un'iniziativa del Ministero della Cultura che si affianca alle già esistenti "Capitale italiana della Cultura" e "Capitale italiana del Libro".
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