• mese scorso
Trascrizione
00:00Sì, stamattina avremmo visitato la delegazione della Regione Abruzzo ad Avenue Luise,
00:06che è praticamente a pochi metri dalla residenza del Primo Ministro Bent.
00:11Avremmo dovuto quindi prendere la metro alla fermata Schumann,
00:14una delle due fermate soggette agli attentati.
00:17Eravamo lì in attesa un appuntamento alle 10, avevamo l'albergo nella strada immediatamente dietro
00:23il Palazzo del Consiglio d'Europa e abbiamo iniziato a vedere che qualcosa non andava
00:28quando abbiamo ricevuto una marea di telefonate dall'Italia, innanzitutto già alle 8.
00:33Mi ho acceso la tv, abbiamo visto l'attentato all'aeroporto e poi purtroppo, dopo poco,
00:36ci siamo resi conto che qualcosa era successo nelle vicinanze perché è arrivata la polizia
00:40transennando la strada dove eravamo e abbiamo iniziato a vedere ambulanze e BGFO.
00:45Siete riusciti subito a mettervi in contatto con i vostri parenti in Italia?
00:50I telefoni erano tutti quanti bloccati perché comunque non c'era la possibilità di far scattare le bombe a distanza.
00:57Ci siamo riusciti tramite Whatsapp e social network, chiamate via Whatsapp.
01:01Abbiamo cercato di assicurare tutti quanti i soffitti.
01:04Il clima però era tranquillo, molto calmo, civile. Avete avuto anche una perquisizione?
01:09Sì, è venuta la polizia in camera perché hanno controllato tutte le camere degli alberghi vicino.
01:14Noi eravamo proprio attaccati alla Commissione Europea, attaccati alla fermata dell'autorità praticamente.
01:18Il clima era tranquillo, controlli severi, però insomma grande civiltà.
01:22Avete in qualche modo temuto che potesse esplodere qualcos'altro vicino a voi?
01:27Avete temuto per la vostra salute in quel momento? O avete mantenuto il sangue freddo?
01:31Il sentimento maggiore in questi momenti è il dolore per gli Stati Uniti d'Europa.
01:35Speriamo che ci siano presso davvero.
01:37Sentiamo italiani in Europa e europei nel mondo.
01:41Grazie.

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