Carmen di Trastevere (1962).
Regia di Carmine Gallone, con Giovanna Ralli, Jacques Charrier, Lino Ventura, Carlo Romano, Dante Di Paolo, Fiorenzo Fiorentini.
“Carmen di Trastevere” e’ una rilettura, in chiave popolare e sentimentale, della piu’ celebre opera del Bizet, a sua volta tratta da una novella di Prosper Mérimée. La regia e’ di Carmine Gallone che nel 1962 aveva settantasette anni ed una lunga carriera alle spalle, prolifico regista anteguerra di kolossal storici e film d’avventura e poi bravo autore di alcuni film con Fernandel per la serie “Don Camillo”. Questo film e’ comunque tutto imperniato sulla interpretazione sensuale e popolaresca della Ralli, che Gallone conosceva e apprezzava. Oltre a Lino Ventura, da ricordare la presenza di Fiorenzo Fiorentini, altro alfiere di una romanita’ popolare e canora da cui molto spesso il cinema italiano ha tratto linfa e ispirazione. Da Siviglia a Roma, toreadores che divengono corridori motociclistici, guardie reali che diventano vigili urbani, in mezzo a bulli di borgata e ricchi turisti che affollano Via Veneto: il remake di Gallone e’ di facile lettura e conferma la capacita’ del cinema popolare di giocare e adattare generi e stili per il grande pubblico. Una ultima nota, infine, va dedicata alla forte presenza del dialetto romanesco durante tutto il film, certamente utilizzato in molte commedie popolari degli anni Cinquanta e Sessanta, ma qui offerto ampiamente allo spettatore per rendere piu’ intenso e realistico il contesto urbano trasteverino. (FP)
Regia di Carmine Gallone, con Giovanna Ralli, Jacques Charrier, Lino Ventura, Carlo Romano, Dante Di Paolo, Fiorenzo Fiorentini.
“Carmen di Trastevere” e’ una rilettura, in chiave popolare e sentimentale, della piu’ celebre opera del Bizet, a sua volta tratta da una novella di Prosper Mérimée. La regia e’ di Carmine Gallone che nel 1962 aveva settantasette anni ed una lunga carriera alle spalle, prolifico regista anteguerra di kolossal storici e film d’avventura e poi bravo autore di alcuni film con Fernandel per la serie “Don Camillo”. Questo film e’ comunque tutto imperniato sulla interpretazione sensuale e popolaresca della Ralli, che Gallone conosceva e apprezzava. Oltre a Lino Ventura, da ricordare la presenza di Fiorenzo Fiorentini, altro alfiere di una romanita’ popolare e canora da cui molto spesso il cinema italiano ha tratto linfa e ispirazione. Da Siviglia a Roma, toreadores che divengono corridori motociclistici, guardie reali che diventano vigili urbani, in mezzo a bulli di borgata e ricchi turisti che affollano Via Veneto: il remake di Gallone e’ di facile lettura e conferma la capacita’ del cinema popolare di giocare e adattare generi e stili per il grande pubblico. Una ultima nota, infine, va dedicata alla forte presenza del dialetto romanesco durante tutto il film, certamente utilizzato in molte commedie popolari degli anni Cinquanta e Sessanta, ma qui offerto ampiamente allo spettatore per rendere piu’ intenso e realistico il contesto urbano trasteverino. (FP)
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Short film