Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A, è intervenuto al termine dell'assemblea per parlare anche della decisione di rinviare Bologna-Milan a data da destinarsi.
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SportTrascrizione
00:00No, certezza no. Quello che è avvenuto è che siamo arrivati sorpresi dall'ordinanza del sindaco, per due motivi.
00:14Uno, perché generalmente questo tipo di decisioni sono prese dal prefetto, dal Ministero dell'Interno,
00:20quindi il fatto che provenisse dal sindaco, comunque nei poteri che ha, riconosciuti dalla legge di intervento
00:27in caso di tutela dell'incolumità pubblica, ci ha colto di sorpresa, ma soprattutto si è aperta un dialogo
00:36perché, se avete letto l'ordinanza, la motivazione e il presupposto dell'ordinanza è la presenza di 35.000 persone allo stadio.
00:47Ecco, si è tentato quindi di interloquire con il sindaco e le autorità locali per poter giocare a porte chiuse,
00:55ma nel momento in cui da parte del Comune non c'è stata disponibilità su questo, a quel punto la scelta era
01:03se andare a giocare da un'altra parte, ma praticamente a 24 ore di distanza, imponendo un campo neutro alle società,
01:11devo dire che massima disponibilità abbiamo trovato anche dalle altre associate nel mettere a disposizione un impianto,
01:16oppure se rispettare, come è già stato detto da altre dichiarazioni, quella che è un'ordinanza di un'autorità riconosciuta dalla legge
01:26e quindi rinviare la partita.
01:28Quindi il tempo è servito per capire se vi era lo spazio per poter disputare la partita sempre a Bologna.