• 2 mesi fa
Milano, 24 ott. (askanews) - La Protezione civile della Striscia di Gaza ha lanciato un appello "alla comunità internazionale e alle organizzazioni umanitarie perchè facciano pressioni" su Israele perchè sia possibile riprendere le operazioni nel nord della Striscia di Gaza, sospese ieri a causa delle "minacce di continui attacchi" contro gli operatori. "I servizi sono completamente cessati nel governatorato settentrionale della Striscia di Gaza dopo che le forze di occupazione israeliane hanno ordinato alle squadre di protezione civile e al personale paramedico di cessare completamente le loro attività e di lasciare la Striscia di Gaza settentrionale per raggiungere Gaza City", ha dichiarato il portavoce della Protezione Civile, Mahmoud Basal.

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Trascrizione
00:00Ora si sta fermando la servizia nel nord del Gazza,
00:04dopo aver rinunciato i forzi di combattimento israeliani
00:07dai campi di combattimento civili e le servizie mediche
00:10e dai forzi medici anche
00:12a chiudere il lavoro in modo completo
00:14e l'esilio dal nord del Gazza
00:16in Medina Gaza.
00:185 di noi sono in Sirma,
00:20e 3 sono stati uccisi
00:22a causa dell'esilio dei campi
00:24da parte dei aviati di avversario.
00:26I resti campi sono ancora presenti nel nord del Gazza.
00:31L'esilio israeliano prevenge anche
00:33i campi che sono presenti
00:35da lavorare sulle macchine
00:37che restano
00:39come operazioni di incendio
00:41e operazioni di combattimento.
00:43I campi sono ancora presenti nel nord del Gazza,
00:45ma senza servizio medico,
00:47senza servizio di riscaldamento
00:49e senza servizio di difesa.

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