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CortometraggiTrascrizione
00:00Buongiorno ai nostri amici in visione e all'ascolto di una nuova puntata di SOS Coronavirus la
00:16regione in emergenza, uno spazio di approfondimento giornalistico curato dall'ufficio stampa della
00:21giunta regionale. Buongiorno al professor Albani, Alberto Albani, è un ritorno e gradito ospite
00:30oggi e con noi per parlarci diciamo di un aggiornamento della situazione. Siamo ormai
00:39a metà aprile. Buongiorno professor Albani. Buongiorno a lei e ai video spettatori.
00:44Ecco, le anticipavo insomma un tema della puntata di oggi, insomma fare il punto della
00:53situazione. Ieri abbiamo avuto dei dati incoraggianti ma ovviamente poi i dati vanno
01:00visti in un'ottica, in un arco temporale più ampio. Lei è con la luce di quanto è emerso
01:07fino ad ora, che idea si è fatto, com'è la situazione? Sì, l'idea è quella che ancora
01:14siamo nella fase 1. Sento molto parlare di fase 2, una fase 2 che ancora è prematuro
01:21poterne parlare. Siamo in piena fase 1, specialmente in questa settimana e la prossima noi prevediamo
01:29in base ai calcoli matematici e ai dati statistici che ci giungono dall'osservatorio pensiamo che
01:35ancora ci sia un numero alto di positività e di ricoveri, non come i primi giorni, non
01:43sicuramente come quando abbiamo raggiunto i picchi. Siamo in una fase di plateau ma
01:47questo plateau continua a essere costante, quindi la prossima settimana dobbiamo considerare
01:53ancora in piena fase 1.
01:55Ecco, ieri intanto si è rimasto stabile il dato dei ricoveri in terapia intensiva, siamo
02:04sul 52, è sceso di qualche unità, per fortuna il numero dei ricoverati in terapia non intensiva.
02:12Sì, esatto, questo è un dato importante e incoraggiante perché i pazienti che giungono
02:18sono pazienti che sono in condizioni e cliniche meno gravi rispetto alle settimane scorse,
02:26sono pazienti che presentano sì una positività al coronavirus ma hanno un quadro clinico
02:32più leggero, quindi questo ci consente anche di non ricorrere a terapia intensiva e questo
02:38è un segnale buono non soltanto per noi ma anche e soprattutto per i pazienti.
02:43Ecco, ha parlato prima di plateau, quindi abbiamo raggiunto, possiamo dire che abbiamo
02:49raggiunto, c'è stato un momento in cui si è raggiunto un picco?
02:52Sì, abbiamo raggiunto un picco, adesso questo picco è diminuito, siamo in una fase di plateau
02:58però è ancora presto per poter dire che siamo fuori completamente dall'emergenza del coronavirus,
03:07io aspetterei la fine della prossima settimana per dare qualche dato più confortante.
03:12Ecco, invece un altro argomento molto discusso in queste giornate, anche sui nostri piattaforme
03:20social e quello relativo, potrai immaginare, ai tamponi, ecco, ci puoi dire perché secondo
03:29lei, da quello che è emerso, questi numeri sono un po' altalenanti, se è così almeno?
03:37Sì, questa diversità di numeri di tamponi effettuati è legata non alla capacità di
03:45risposta da parte dei laboratori di analisi, il problema è dalla carenza di tamponi, a
03:52livello internazionale, quindi non solo italiano, ma internazionale c'è una carenza di tamponi
03:57perché sono pochissime le ditte che li producono e quindi c'è una corsa da parte di tutti
04:02i paesi ad accaparrarsi nel maggior numero possibile, l'entrata in campo anche degli
04:07Stati Uniti ha fatto sì che la quota di mercato aumentasse ulteriormente e quindi abbiamo
04:12una carenza di tamponi, questo fa sì che il numero altalenante è legato al fatto di
04:17quanti tamponi riusciamo a trovare sul mercato, a volte ne troviamo di più, a volte ne troviamo
04:22di meno, questo giustifica il numero diverso di tamponi che vengono effettuati nelle singole
04:27giornate. Ecco, per rinuoterti ai lavori, quando parla
04:32di tamponi si riferisce anche alla problematica dei reagenti?
04:38Sì, perché poi qui è una cosa abbastanza tecnica, cerco di essere il più chiaro possibile,
04:46esistono in gran fine due tipi di tamponi, un tampone che viene effettuato e ha necessità
04:52di un estrattore, per cui a volte abbiamo i tamponi ma mancano gli estrattori, oppure
04:59a volte abbiamo gli estrattori ma mancano i tamponi, questa è una prima tipologia di
05:03tamponi, come vedete c'è una doppia problematica già su un tipo di tampone. L'altro invece
05:08è il tampone che è il test rapido, ha al suo interno già l'estrattore, quindi è
05:14già completo e ha anche il vantaggio che viene fatto in pochissimo tempo rispetto al
05:20tampone che ho detto prima, purtroppo questi sono molto pochi sul mercato perché essendo
05:25più rapidi, essendo già contenuti l'estrattore, c'è una maggiore richiesta e quindi c'è
05:30la carenza di un mercato internazionale.
05:33Diciamo che al momento con i tre laboratori che lavorano a pieno ritmo riescono a raggiungere
05:41quotidianamente i 1000 tamponi, probabilmente si raddoppierà con l'arrivo delle strumentazioni
05:48del macchinario che consentirebbe, si è parlato di 2400 tamponi quotidiani.
05:55Esatto, attualmente se ci sono i tamponi noi riusciamo a fare tra i tre laboratori che abbiamo
06:02nella nostra regione a eseguire circa 1000 tamponi al giorno, questo numero non sempre
06:07viene raggiunto, non perché non ci sia la capacità di risposta ma perché proprio mancano
06:12i tamponi a livello nazionale e internazionale. Con l'arrivo della nuova macchina che speriamo
06:20che arrivi in tempi ragionevoli, diciamo dentro una decina di giorni, potremmo fare
06:25fino a 2400 test al giorno e probabilmente avremo anche reagenti perché è una macchina
06:30che lavora su più piattaforme.
06:33Perfetto, a proposito dei tamponi, a quali soggetti vengono effettuati in questi giorni?
06:45Ci sono categorie?
06:46Assolutamente sì, c'è una priorità nell'effettuare i tamponi che noi abbiamo individuato come
06:54il colore triage dei pronto soccorsi, rossi, gialli e verdi, cioè rossi quelli che devono
06:59essere eseguiti immediatamente, gialli che possono aspettare, un po' verdi che possono
07:03aspettare ancora di più. I rossi sono tutti i pazienti sintomatici che giungono in pronto
07:08soccorso, tutti i pazienti positivi che si trovano all'interno di strutture come può
07:13essere un carcere, come può essere una residenza sanitaria per anziani, come può essere un
07:18ospedale, in questo caso un paziente positivo sintomatico viene classificato come codice
07:24rosso. Gialli invece sono tutti i personale che lavorano nelle strutture pubbliche e private
07:32o che assistono all'interno delle strutture tipo residenze per anziani o tipo il carcere,
07:40perché quelli sono gialli. Verde è tutto il resto della popolazione che è venuta a
07:44contatto con un caso positivo, ma sono assolutamente tutti.
07:48Perfetto. Professor Albani, rispetto a questi criteri, sono parametri oggettivi, ma poi
07:58chi prende le decisioni? In seno alla task force, lei è il referente regionale, come
08:05avvengono questa scala di priorità, come viene individuata rispetto ai soggetti da analizzare?
08:13Ringrazio per la domanda che è molto pertinente, ma noi abbiamo dato delle disposizioni a chi
08:20deve essere assegnato il codice rosso, giallo e verde, quindi le asle, le strutture pubbliche
08:24e private, ma anche il carcere, altre strutture, la polizia sanno già quali codici colori
08:32dobbiamo assegnare ai prelevi, quindi quando arrivano al laboratorio, il laboratorio manda
08:37prima i macchini rossi, poi i gialli, poi i verdi, quindi è già tutto codificato.
08:42Per quanto riguarda il tema degli ospedali Covid, di cui tanto si parla in queste ore,
08:51in queste giornate, come sono stati allestiti in Abruzzo, in particolare, se ci può dire
08:59quanti dovrebbero essere, se abbiamo raggiunto gli obiettivi?
09:04No, praticamente abbiamo fatto in una prima fase, abbiamo individuato in una primissima fase
09:14quando ci siamo trovati di fronte al coronavirus nella sua drammaticità, nella sua presentazione
09:22più importante, abbiamo individuato immediatamente delle strutture che fossero in grado di accogliere
09:28questa enorme massa di persone, così dire, ad esempio atri per quanto riguarda termo,
09:34per esempio penne, per quanto riguarda l'ase di pescare e così via.
09:37Queste strutture hanno consentito in un primo momento di far fronte a questa massa di persone
09:44che facevano pressione sui prodotti di soccorso.
09:47Adesso che siamo raggiunti la fase del plateau, quindi è venuta meno questa ansia,
09:53questa drammaticità dell'impatto improvviso, ci consente di ragionare con più calma
09:59e quindi abbiamo individuato le strutture come potrebbe essere quello del Delta 7 all'Aquila
10:05o quello che potrebbe essere il cosiddetto Palazzo Rosso a Pescara,
10:09che sono strutture dedicate interamente al coronavirus, che consentirà quindi di riassorbire
10:15la maggior parte dei pazienti, liberare le strutture ospedaliere,
10:19che quindi possano ricominciare a fare la loro normale attività chirurgica,
10:23per esempio penso a tante persone che stanno attendendo l'intervento chirurgico
10:27che sono stati sospesi, chiaramente non parlo di emergenze d'urgenza,
10:30ma di routine che sono stati sospesi e quindi si potrà riprendere a pieno ritmo
10:35tutti questi trattamenti che erano stati temporaneamente sospesi.
10:41Quindi hai una visione strategica che ci consentirà nel futuro, a medio termine,
10:46ma anche dovendosi prevedere la possibilità che ci sia un nuovo virus domani,
10:53che non sia il coronavirus, ma sia un virus di un altro genere,
10:56di essere pronti, attrezzati, perché dovranno rivisitare l'idea stessa di sanità,
11:02rivisitare l'idea stessa di ospedale, rivisitare l'idea stessa di come soccorrere i pazienti.
11:09Saranno pazienti probabilmente di tipologia completamente diversa
11:12da quella che siamo abituati fino ad oggi.
11:15Noi la ringraziamo, professor Albani, per la cortesia, per la disponibilità,
11:20per il tempo che ci ha concesso.
11:22Vi diamo appuntamento a una prossima puntata.
11:25Grazie e buon lavoro, professor.
11:27Se mi consente ancora un minuto,
11:30devo dire a tutti i telespettatori l'invito pressante a uscire di casa solo se estrettamente necessario.
11:40Perché, lo ricordo ancora una volta, colgo l'occasione,
11:43per dire che l'unico modo per interrompere la catena di trasmissione del virus
11:47è quello di non far passare il virus da una persona all'altra.
11:50Quindi, rimanere a casa, uscire solo se estrettamente necessario
11:54e coloro che sono autorizzati a uscire,
11:57utilizzando mascherine e mantenere la distanza sociale.
12:01È l'unico modo per combattere questa guerra.
12:04Vi ringrazio.
12:05La ringraziamo per questo appello.
12:07Non è mai abbastanza ricordare queste cose
12:11perché comunque ne va della nostra salute e della salute degli altri, soprattutto.
12:17Bene, grazie.
12:18Grazie, professore.
12:19A presto.
12:21Buongiorno a tutti.
12:22Buona giornata.
12:27Sottotitoli e revisione a cura di QTSS