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Trascrizione
00:00L'esperimento giudiziale nel forno di Fonderia Determinante per arrivare alla condanna definitiva
00:06di Giacomo Bozzoli, lo ha stabilito la Cassazione che ha depositato le motivazioni della condanna
00:10all'ergastolo pronunciata lo scorso 1° luglio nei confronti del 39enne, ritenuto l'omicida
00:16in concorso con gli operai Oscar Maggi e Giuseppe Ghirardini dello zio Mario, l'imprenditore
00:21di Marcheno svanito nel Lulla l'8 ottobre 2015 che per la giustizia è stato gettato
00:26nel forno della Fonderia di Famiglia. Sul forno, la Cassazione scrive «Durante l'esperimento
00:31giudiziale e l'introduzione della carcassa di un maiale già deceduto nel forno di una
00:35fonderia simile a quella della Bozzoli, i periti avevano verificato la completa carbonizzazione
00:40dell'animale e la polverizzazione dei resti». Ciò, scrive la Cassazione, dimostrava che
00:45il mancato rinvenimento di residui della vittima non entrava in contraddizione con la tesi
00:49di accusa secondo cui il corpo di Mario Bozzoli sarebbe stato distrutto all'interno del forno
00:54grande dello stabilimento di Marcheno. I giudici precisano «La consulente del pubblico
00:59ministero, la professoressa Cattaneo, aveva infatti sostenuto che in base alla sua esperienza
01:04formatasi essenzialmente in materia di cremazione di salme, all'esito dell'incenerimento si
01:09sarebbe dovuta riscontrare la residua a presenza di pezzi ossei e dentari riconoscibili anatomicamente,
01:15anche se calcinati e sulla base di tale rilievo smentito appunto dall'esperimento. Aveva ritenuto
01:20implausibile che la vittima fosse stata introdotta nel forno. La sentenza impugnata chiarisce
01:25bene dunque perché l'obiezione della consulenza debba ritenersi superata per effetto dell'esperimento
01:29medesimo, tornando così plausibile l'inserimento del corpo nel forno».

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