Via libera dalla commissione Cultura del Senato al disegno di legge delega che rivede le modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria. La riforma prevede l'abolizione dei test Tolc, consentendo l'iscrizione aperta per tutti gli aspiranti medici. L'obiettivo è abbastanza chiaro: in Italia c'è carenza di medici e si vuole correre ai ripari.
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NovitàTrascrizione
00:00Non solo Roma, le notizie dalla regione con Elisa Mariani.
00:07Buongiorno e buona lunedì a tutte le nostre telespettatrici e ai nostri
00:11telespettatori. È iniziata una nuova settimana e come sempre siamo pronti ad
00:15informarvi sulla vostra capitale e la nostra regione. Tutto ciò che succede, le
00:21notizie del giorno, sempre in compagnia di ospiti diversi. Resteremo in vostra
00:26compagnia, se vorrete, per un'ora in diretta qui sul canale 14 del digitale
00:31terrestre per Radio Roma News. Inizieremo oggi parlando di sanità, poi
00:36ci sposteremo al gasometro ad Ostienz, dove sta per partire un evento dedicato
00:41all'innovazione dal punto di vista europeo. Poi vi sveleremo tutti i dettagli.
00:46Infine concluderemo andando nel decimo municipio di Roma. Andiamo ad Ostia con
00:51le notizie della settimana insieme alla redazione di Ostia TV Uomo. Partiamo
00:56dall'inizio, ve l'abbiamo detto, noi iniziamo parlando di sanità, un tema che
01:00abbiamo toccato tante volte qui, a non solo Roma, ogni volta cercando degli
01:05spunti di riflessione diversi, ma in sostanza il problema della sanità
01:09rimane sempre quello. La sanità italiana è in grandissima difficoltà perché
01:14mancano i fondi, mancano i professionisti. Pensate che soltanto nel Lazio si è
01:19contato che mancano circa 10.000 professionisti tra medici e infermieri.
01:24E allora che cosa si fa? Il governo cerca di correre ai ripari e pensa di farlo
01:29con un disegno di legge delega che vuole rivedere l'accesso proprio alle facoltà
01:34di medicina. Si vuole abolire ad esempio il numero chiuso, si vuole anche abolire
01:38il tasso d'ingresso. Sarebbe previsto un semestre filtro proprio per filtrare
01:44appunto gli aspiranti medici e selezionare soltanto i migliori.
01:48Ma sarà davvero questo il modo per risolvere il problema della sanità
01:53italiana? C'è chi dice di no, c'è chi dice di sì. Insomma tutto ancora è molto da
01:57vedere. Noi vorremmo sapere più che altro che cosa ne pensano i sindacati e forse
02:02il sindacato più colpito in tal senso dalla crisi della sanità che è quello
02:06degli infermieri, definiti eroi durante l'era del covid e poi lo sappiamo
02:11troppo spesso soggetti addirittura ad aggressioni soprattutto negli ospedali.
02:17Un tema questo davvero dibattutissimo. Ne parliamo con Michele De Stefano
02:21proprio del sindacato Nursing Hub degli infermieri. Buongiorno a te.
02:26Buongiorno a tutti voi. Allora l'argomento è vastissimo, è vastissimo e richiede
02:33diversi punti di osservazione. Non è con una piccola intervista che riusciamo a
02:39risolvere il problema o poterne parlare in maniera così ampia per dare un senso
02:44a tutto, ma per via generale si può dire che noi usciamo da un periodo dove
02:50c'è stata una grossa contrazione nelle assunzioni, specialmente dal punto di
02:55vista del pubblico impiego. Infatti stiamo uscendo adesso da un periodo che
03:01ha provocato il blocco delle assunzioni non permettendo poi il rinnovo dei
03:06turnover a causa delle cosiddette leggi che prevedevano un risparmio sull'acquisto
03:12del personale per poter effettuare i piani di rientro.
03:15La regione nazionale è tristemente testimone, ma così come noi tantissime altre regioni,
03:22quindi questo problema di una carenza ormai strutturale del personale tutto deriva da
03:28un discorso di risparmio e da delle leggi che prevedevano dei piani di rientro per le
03:36regioni che vedevano che erano così detto di effetto di bilancio. Questo ha provocato
03:41delle carenze dei numeri piuttosto evidenti che hanno portato il sistema sanitario tutto
03:46in generale sofferenza. Questa generale sofferenza si è tradotta poi alla fine in quello con
03:52cui stiamo assistendo i giorni d'oggi, cioè la carenza di personale si dice prettamente
03:58medico ma in realtà riguarda tutte le professioni sanitarie. Perché se noi andiamo ad analizzare
04:04il dato solamente per quello che dice Anelli di un grosso sindacato medico, la vera carenza
04:11non è per tutte le specializzazioni, ma per alcune le cosiddette meno ambite. Infatti
04:17i numeri alla mano noi vediamo che a mancare sono prevalentemente i medici di medicina
04:23generale e i medici cosiddetti ambulatoriali, cioè di quelle specializzazioni che non sono
04:28molto ambite a causa della poca spesa che hanno, ma la poca spesa del ritorno di guadagno.
04:35In sostanza Michele perché vengono pagati poco ti faccio queste domande per cercare
04:41di far capire meglio ai nostri terrespettatori. L'idea è proprio questa, c'è stato tempo
04:47fa su una emittente nazionale l'intervista a un medico, non ricordo chiaramente il nome
04:55eccetera, perché è passato tanto tempo, comunque una dottoressa di un pronto soccorso
04:58del Nord, quindi legata all'attività del pronto soccorso che è uno dei grossi temi
05:04che ci investe adesso, che diceva chiaramente che lei con lo stipendio per pubblico impiego
05:09con le 40 ore previste dal CCNL che spesso vengono superate a causa delle precarenze
05:14non riusciva ad arrivare a fine mese. Se lei non ce la fa ad arrivare a fine mese, figurati
05:20i nuovi infermieri che abbiamo uno stipendio nettamente basso, praticamente questo si traduce
05:26in una scassa appetibilità di tutte le professioni sanitarie, dimostrazione che non è fatto
05:31e poi fuga, ulteriore tema dei giorni nostri del personale verso altri paesi, noi spendiamo,
05:39li formiamo e poi loro vanno da altre parti, non garantire più il nostro sistema, ma altri
05:46sistemi, cioè vare a esportare la professionalità acquisita che è tanto non riconosciuta nel
05:53nostro paese verso altri paesi. Tieni presente parlando solo dei medici, sono 39 mila medici
05:59che sono scappati negli scorsi anni, attratti da uno stipendio maggiore.
06:04Il bello è che noi poi li facciamo venire dagli altri paesi, perché è il caso emblematico
06:11del sud dei medici cubani.
06:13Ma sì, ma non soltanto, anche lì ci sono vari esempi. Il problema fondamentale che
06:19stiamo riscontrando noi come sindacato di categoria è una cosiddetta rincorsa. Noi
06:25in Italia siamo fortissimi nel risolvere le emergenze, ma non siamo bravi a prevenire
06:32queste emergenze, lo dimostra quello che sta succedendo in Emilia Romagna i giorni nostri
06:36e ci sono tanti argomenti per discutere.
06:43Quello che è mancato è una programmazione annuale o triannale degli ingressi e dell'uscita,
06:50e questo ci porta al tema di quest'intervista. C'è l'idea di poter risolvere questa carenza
06:57dei medici con una sorta di esenzione del test d'ingresso, un'apertura generalizzata
07:28per favorire l'ingresso nella medicina, ma a nostra lettura, detto anche al nostro Presidente
07:34Antonio De Palma, è un po' una cosa relativa, perché vado a aumentare un contenitore nel
07:41primo tempo, che sono i sei mesi, come hai detto anche tu, ma poi alla fine ci si ritrova
07:46sempre legati a un numero chiuso delle scuole di specializzazione ed è una cosa un po'
07:53più grave che apre a un altro tipo di ragionamenti. Ma quelli che non ce la fanno, perché il
08:01numero chiuso si presenta a sei mesi dall'ingresso, si ritrova dei titoli magari, si può togliere
08:09il problema soggettivo legato ai voti scolastici che forniscono un sistema di credito da parte
08:15di alcuni, ma poi alla fine ti ritrovi comunque all'interno di delle forti gaudine che determinano
08:22tantissime persone che dovranno rivolgersi ad altre facoltà e atenei e questo apre un
08:29altro addito, cioè chi non ce la fa, che fine fa? Perché ok, mettono la seconda scelta,
08:35ma poi mantengono la stessa facoltà? Io da genitore immagino, scrivo mio figlio a medicina
08:41perché che bello un medico guadagna tanto di garantisco un futuro, dopodiché me lo
08:45ritrovo io della Puglia magari, me lo ritrovo che vince il posto a Milano e poi lo devo
08:50mantenere a Milano, ce la faccio, non ce la faccio? Cioè c'è una sorta di argomenti
08:56enormi, ma il primo è legato al numero stesso, che non è vero che viene ampliato, anzi rimane
09:03invariato, quello che viene ampliato è il numero degli ammessi al primo semestre e questo
09:09è di fatto un cercare di risolvere un problema così di propaganda, ma non in maniera strutturale.
09:16Per risolvere il problema in maniera strutturale, Michele, io arrivo proprio al dunco, bisogna
09:22pagarli di più questi medici, bisogna investire di più nella salita? Temi che sono stati
09:27già dibattuti, però la domanda è sempre quella, se li paghiamo di più questi medici
09:32forse evitiamo di farli scappare? Come anche gli infermieri.
09:35Guarda, è un sistema ormai al punto dove volevo arrivare, perché io genitore scelgo
09:43di far fare a mio figlio il medico e non l'infermiere per un solo stato, ma lo status deriva soldo
09:51e a soldo lo fa il ruolo. Il problema è che c'è una grossa confusione
09:55proprio su queste dinamiche all'interno dell'Italia, lo dimostra il fatto che i nostri stipendi
09:59sono tra i più bassi della media oxen, un tema dibattutissimo, ma non tanto per i medici,
10:06perché i medici hanno un vantaggio rispetto agli infermieri, da tempo possono scegliere
10:10di non avere la cosiddetta esclusività, cosa che noi contestiamo per gli infermieri,
10:16noi del sistema sanitario nazionale siamo un'esclusività della struttura pubblica
10:22presso cui lavoriamo, la quale però non ci contraccambia con uno stipendo adeguato e
10:27siamo vincolati ad essa, per cui stiamo assistendo a una fuga dal pubblico verso il privato
10:33o una fuga verso altri posti che pagano molto di più, di fatto gli stipendi attuali per
10:41tutti non riescono neanche a contenere l'aumento del costo della vita dato secondo l'organizzazione
10:475-9%. Adesso stiamo discutendo sui nuovi contratti, non riusciamo ad apportare dei
10:53significativi miglioramenti, ma non soltanto, pensiamo che tutto il sistema indenitario
10:58fermo a vent'anni fa ci rendiamo conto di come noi siamo stretti veramente tanto nella
11:04mossa economica, che non rende attrattiva tutte le professioni sanitarie, perché chi
11:09è quello che vorrebbe che il suo figlio andasse a dover poi diventare delle banchi
11:14chiedendo molto e quant'altro e non facendo l'arrivo alla fine mese? Io penso a nessuno,
11:18è normale che si va a rivolgersi ad altre professioni.
11:21Certo, tra le altre cose, sapendo anche che tuo figlio rischia un po' la vita, per carità,
11:25è una scelta, nessuno lo mette in dubbio, però c'è anche qui il grande quesito delle
11:32aggressioni al personale medico, anche qui bisognerebbe aprire un capitolo a parte.
11:36Io ti voglio chiedere se puoi restare ancora qualche minuto in nostra compagnia, mandiamo
11:40pochissimo pubblicità e riprendiamo il discorso tra qualche istante, perché ci siamo concentrati
11:46effettivamente sui medici, ma io vorrei parlare con te anche perché tu fai parte del sindacato
11:51di categoria degli infermieri, che sono forse quelli anche un pochino più colpiti in questa
11:55situazione. Torniamo tra pochissimi istanti qui a Non Solo Roma, sempre in diretta.
11:59Tornati a Non Solo Roma, continuiamo con i nostri approfondimenti e siamo partiti con
12:03il tema della sanità, la proposta di un disegno di legge delega che prevederebbe l'abolizione
12:10delle tasse d'ingresso per alcune facoltà di medicina e un semestre filtro, cioè in
12:18questi sei mesi gli studenti più promettenti andrebbero avanti, gli altri ancora tutto
12:24molto da rivedere. Perché lo si fa? Perché il Governo vuole correre ai ripari sulla carenza
12:28cronica dei professionisti nell'ambito medico. Lo sappiamo, la sanità italiana ha il collasso,
12:34l'abbiamo detto all'inizio di questa puntata, soltanto nel Lazio mancano 10 mila tra medici
12:40e infermieri, quindi capite bene la situazione soprattutto dei nostri pronto soccorso che
12:46sono davvero allo stremo. Siamo in compagnia di Michele De Stefano di Nursing Up, il sindacato
12:51degli infermieri. Michele, nella prima parte abbiamo parlato soprattutto di carenza di
12:57medici, quindi anche del fatto legato a questi professionisti che scappano letteralmente
13:06all'estero perché sono pagati meglio, sono pagati di più, lavorano in condizioni migliori,
13:11non hanno tutti i problemi che hanno qui in Italia, arrivando proprio al succo. Ma per
13:16gli infermieri penso sia anche peggio paradossalmente, no? No, è peggio perché mentre nei vari numeri
13:23istituiti sia dalla Fonceo sia dagli studi di Ginberg sappiamo che il problema dei medici
13:29sarà presto risolto, anzi ci troveremo secondo alcune proiezioni ad avere un esubero di medici
13:36per i 2030, è una situazione di pareggio per i 2026, per gli infermieri invece la situazione
13:42è molto più drammatica e anche molto più confusa. Più drammatica perché di fatto
13:47si continua a cercare di sopprire alla carenza inventando nuove figure che però non hanno
13:55molto senso per noi, anzi le conquistiamo abbastanza, poi ne spiegherò i motivi se
13:59ci sarà tempo. Ti riferisci agli osso ad esempio? No, mi riferisco alla nuova figura
14:05inventata dell'assistente infermiere, il problema è legato a tutta una serie di considerazioni
14:12legata alla responsabilità professionale e personale, nel senso nell'idea della proposta
14:19c'è il fatto che io professionista delego una persona che non si sa che studio ha perché
14:24se andiamo a vedere è un osca fatto 5 anni da osso, non voglio togliere nulla perché
14:30sono amici, sono nostri collaboratori, lavoriamo insieme come squadra, come lavoriamo con i
14:35medici c'è un forte discorso di equip, ma parlando in termini di responsabilità nuda
14:40e cruda io non posso nell'idea del legislatore delegare una persona a quelle che sono le
14:46mie competenze dirette, traduco, se io invio una persona a fare un intramuscolo e questa
14:51mi trovo con una lesione, per esempio una ciste che poi richiede un'intervento chirurgico,
14:56chi paga per quella ciste? Io o chi l'ha fatta? Il problema è che per decreto legge siamo
15:02responsabili, per decreto ministeriale siamo responsabili dell'assistenza tutta con diversi
15:07corni, si parla della legge 739 del 44 che ci determina in qualità di unici responsabili
15:15dell'assistenza alla persona, dal punto di vista infermieristico non medico, è ben
15:20discriminata questa cosa, però dobbiamo tenere anche presente quelle che sono le pertenenze
15:26di un'assistenza alla persona, non soltanto intesa come malata, ma in senso generale,
15:31nel senso che c'è un punto educativo e ridiscorrendo si entra in un discorso talmente
15:36vasto che non si può risolvere in una piccola nota di un'intervista. Il fatto in particolare
15:42però è che io non posso delegare quelle che sono le mie pertenenze stabilite per legge,
15:48se non per un'ulteriore legge che dica che ci sono altre figure, ma poi cosa determina,
15:55cos'è che rende caratterizzante il termine infermiere? L'idea del governo che noi contestiamo
16:00ampiamente è il fatto di utilizzare il nostro nome, oltre che la nostra responsabilità,
16:05e John Laws potrebbe essere delegato con delle norme, John Laws fa tante cose a cui
16:11noi deleghiamo in qualità di responsabili secondo il comma 3 di quell'articolo di legge
16:15che vi ho detto, non serve un ulteriore assistente, serve rendere attrattivo a una professione
16:20che non lo è, hanno ideato adesso un nuovo percorso tanto decantato delle tre lauree
16:26perché definiscono i percorsi, ma se vi dicessi che dal 2006 che esistono tantissimi percorsi
16:32magistrali e via discorrendo, oppure di masterizzazioni di un anno, che però non hanno sbocchi lavorativi
16:40nei riconoscimenti, non sono riconosciute le indennità e via discorrendo, termino
16:45perché poi straparlo, sul discorso della violenza che è interesse attuale, al nostro problema
16:54attualmente è il tempo dedicato alla persona, perché la maggior parte degli episodi di
17:00violenza si manifestano in quanto le persone non si sentono accolte nei posti di cura.
17:06Allora mia madre per citarla diceva sempre che il pubblico è arrabbiato, lo vediamo
17:12alle poste quando attendono troppo, ma non c'è niente di peggio di un pubblico ammalato
17:18e arrabbiato, noi con i numeri che ci vengono offerti dai bilanci aziendali e quindi siamo
17:25sotto numero, non riusciamo a garantire quel tempo di accoglienza che vi andrebbe invece
17:32riservato a tutti i pazienti, se io divento amico della persona che ho di fronte, quello
17:37malvolentieri mi investirà, mi verrà contro e quant'altro, ma capirà la mia posizione,
17:43se io invece non ho tempo perché magari mi sto occupando di un'emergenza, cosa che succede
17:48spesso e l'utente non lo capisce, è chiaro che poi alla fine quelli penseranno non sta
17:53facendo niente e magari quello che succede dietro quella porta vetri non lo sa nessuno,
17:58questo è uno degli aspetti. L'altro è proprio legato al numero stesso,
18:02è un gatto che si morde la coda, il sistema sanitario si basa su una sorta di sistema
18:08di tutela, il problema è che dal 2000 è cambiato il paradigma secondo cui c'è l'onere
18:15della prova, io devo dimostrare di aver subito un danno agli utenti, si è invertito questo
18:21paradigma, adesso è il professionista, poi la legge Gelli del 2017 l'ha amplificato,
18:27io professionista devo garantire di aver fatto tutto secondo scienza, coscienza, norma, evidenze
18:31scientifiche e quant'altro, ho l'obbligo dell'aggiornamento, perfetto, mi metti i
18:3610 M, questo non lo metti sull'assistente infermiere per esempio, ma poi ho l'obbligo
18:42dell'assicurazione per i danni che cagiono, perché il sistema sanitario non riesce a
18:46pagare i danni che cagioniamo noi, ma noi cagioniamo i danni perché si è visto da
18:51studi autorevoli, l'air forecasting, primis, poi ci sono diversi altri, che all'aumentare
18:58del rapporto medico-infermiere e paziente si aumenta la spesa, a causa delle infezioni
19:07nosocomiali per esempio, prima causa 34%, che sono pagate in automatico dalle strutture
19:14sanitarie come risarcimento o rimborso a chi ne fa richiesta come paziente, perché succede
19:20questo? Perché praticamente diminuendo i tempi dedicati all'assistenza si alza il
19:25rischio di errore, che poi alla fine il professionista si trova a pagare, l'ideale è 1 a 6, noi
19:32nelle nostre proiezioni come sindacato abbiamo dimostrato che questo rapporto nel pubblico,
19:38ci tengo a specificarlo perché ci sono diversi tra pubblico e privato in Italia, è 1 a 13
19:44e quindi già non è sufficiente per garantire quella situazione, in molte strutture è più
19:52del doppio ed è una cosa insostenibile, che rende tra l'altro insostenibile la vita privata
19:57di chi si occupa di assistenza, perché? Perché spesso e volentieri ti trovi a dover fare
20:04doppi turni, a non poter smontare con ordine di servizio, quindi a non vedere tutelata
20:09e garantita la tua vita privata. Che tra le altre cose questa è una cosa anche fuori
20:13legge se non sbaglio Michele, perché so che chi fa il turno di notte non può fare più
20:18di 14 ore, è corretto? No, il nuovo contratto collettivo Art. 43, f prevede che il turno
20:26massimo lavorato dagli infermieri sia 12 ore. Ah ecco, quindi mi sono anche allargata.
20:31Prima erano 14 ore, infatti questo lo vediamo in tantissime aziende, crea un pochettino
20:39di disipidio, nel senso che c'è una certa videroga usando il contratto vecchio rispetto
20:44al nuovo, ma perché di fatto adesso anche nella programmazione dell'attività lavorativa
20:49non c'è modo di fare le lunghe, perché se io ho un turno di 7 ore e 12, automaticamente
20:54ne devo fare 2, diventano 14 ore e 24, per cui sono fuori da quelle famose 12 ore. Ma
21:01non è soltanto relativa all'assicurezza sul paziente, immagina la situazione che
21:06dico sempre, se io dovessi fare un incidente stradale dopo che ho fatto 14 ore, il mio
21:11assicuratore famoso Rini Tinere, il mio assicuratore verebbe da me e mi direbbe guarda io non ti
21:17pago perché tu sei stanco, sei usurrato, hai fatto un incidente, potrebbe essere una
21:22scusa dell'assicurazione per non pagare, sarebbe gravissimo.
21:25A di là della scusa dell'assicurazione è proprio pericoloso anche per la vostra incolumità,
21:32fare 14 ore non è che parliamo di un lavoretto così, voi vi occupate di salvare vite, in
21:39un certo senso vi occupate di prendervi cura dei pazienti, non è un lavoro facile.
21:44Guarda dobbiamo uscire da questo paradigma di salvare vite, noi ci occupiamo dei pazienti,
21:52ma non soltanto loro, anche dei familiari, tu immagina una persona che ha perso un suo
21:57caro, chi c'è? C'è il medico che dà l'informazione perché è previsto proprio
22:01da tutta una serie di cose, ma poi c'è l'infermiere, c'è lo psicologo, ma anche durante l'assistenza
22:08stessa sta nel letto, tante volte mi è capitato nel corso del tempo, adesso sono più tecnico,
22:14ma nel corso del tempo mi è capita quella persona che non capiva il cosiddetto medichese
22:19che si rivolgeva a noi perché gli venisse spiegato, in termini a lui più consoni,
22:24perché spesso e volentieri si usano dei termini importanti o difficili, cosiddetti medichese,
22:31che alla fine dice ma che m'ha detto, sto morendo e tu gli devi spiegare, no non ti
22:35ha detto che stai morendo, ma magari la tua situazione è così e devi fare questo o quest'altro.
22:40Quindi c'è anche una sorta di traduzione, nel dramma è anche un po' divertente, se
22:48posso permettermi il miele. Esatto, ma per questo non dobbiamo limitarci
22:52soltanto al riconoscimento che gli infermieri di dell'urgence di cui io sfortunatamente
22:58ne faccio parte, ma io stimo tutti i miei colleghi, anche quelli di medicina e come
23:02sindacato abbiamo voluto il nuovo inquadramento delle professioni che poi non è stato accolto
23:10dalle aziende, almeno dalla mia noma sarà la maggior parte delle aziende, del riconoscimento
23:14dell'esperienza e del personale, proprio in funzione di riconoscerla a tutti, nel senso
23:20un infermiere di ortopedia considerato un basso livello nel punto di vista dell'assistenza,
23:27della criticità dell'assistenza, vogliamo che gli sia riconosciuto comunque che è un
23:31esperto, quindi dopo 5 anni di lavoro in ortopedia dovrebbe vedere un riconoscimento, un aumento
23:38del suo stipendio sulla base dei 5 anni fatti in corretà, una sorta anche di fidelizzazione
23:44e questo non viene mantenuto. Mi trovi personalmente d'accordo per quanto possa contare il mio
23:49parere, Michele io ti ringrazio di cuore, dobbiamo chiudere prima di lanciare la pubblicità,
23:54è stato un piacere approfondire questo discorso, meriterebbe molto più tempo, lo capiamo,
23:59però cerchiamo di fare il possibile, grazie davvero, è stato un piacere. Anzi grazie
24:03per l'occasione, grazie a voi. A presto!
24:08Non solo Roma, le notizie dalla Regione, con Elisa Mariani.