• l’altro ieri
Trascrizione
00:00Generale, dietro la collina, ci stava a notte crocca e assassina, e in mezzo al grado c'era una contadina, curva sul tramonto, sembra una bambina, di cinquant'anni e di cinque figli,
00:21venuti al mondo come conini, partiti al mondo come soldati e non ancora tornati.
00:52Generale, dietro la stazione, lo vedi il treno che portava il sole, non può più fermare neanche per pisciare, si va dritti a casa senza più pensare,
01:10e la guerra è bella anche se fa male, e dovremo ancora cantare e a farci fare l'amore, l'amore da lei per me.
01:41Generale, la guerra è finita, l'invico è scappato, è vinto un battuto, dietro la collina non c'è più nessuno, solo acchi di vino, di silenzio, di funghi,
02:03un po' di da mangiare, un po' di da seccare, la pace è sua quando viene Natale, ma quando i bambini piangono a dormire non ci vogliono andare.
02:33Generale, la guerra è finita, l'invico è scappato, è vinto un battuto, dietro la collina non c'è più nessuno, solo acchi di vino, di silenzio, di funghi,
02:48un po' di da mangiare, un po' di da seccare, la pace è sua quando viene Natale, ma quando i bambini piangono a dormire non ci vogliono andare.
03:08Generale, rimane lì a bagnarsi ancora un po', e il tram di mezzanotte se ne va, ma tutto questo Alice non lo sa.
03:29E io non voglio più dei pazzi, siete voi, tutti pensano dietro ai caffè lo spazio del pazzino, oppure a mezzo al spazio aspetta un figlio, e lui non sa, non è così.
03:59E se ne andrà?
04:15Alice guarda i gatti, e i gatti girano nel sole, mentre il sole fa l'amore con la luna.
04:23Il mendicante arabo ha un cancro nel cappello, ma è convinto che sia un portafortuna.
04:33Non ti chiede mai, a lei o carità, è un posto dove il bene non c'è là, ma tutto questo Alice non lo sa.
04:53E io non voglio più gridavo stazza poi.

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