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CortometraggiTrascrizione
00:00Il portocanale è allagato, la linea ferroviaria Ravenna-Rimini interrotta, un pino caduto
00:05in Viale Carducci, bar, ristoranti e abitazioni allagate, strade chiuse e oltre 50 interventi
00:10effettuati dai Vigili del Fuoco che hanno soccorso automobilisti rimasti bloccati nei
00:13sottopassi ed evacuato una decina di persone attraverso l'utilizzo di gommoni.
00:18È pesante il bilancio della giornata di maltempo che sabato ha tenuto sotto scacco
00:22il territorio comunale di Cesenatico, dalla zona più vicina al mare fino alla lentroterra.
00:26Sul portocanale in particolare gli esercenti, che si erano comunque fatti trovare pronti,
00:31collocando come d'abitudine le parattie all'ingresso dei loro locali, in tanti casi non sono però
00:35riusciti a evitare i danni, dal momento che l'acqua, dopo aver allagato i marciapiedi
00:39su entrambi i lati di quella che solitamente è una delle più suggestive passaggiate
00:43della riviera romagnola, ha oltrepassato le barriere di protezione, fino ad invadere
00:47i locali, tanto da costringere i titolari e il personale in servizio ad azionare pompe
00:51idrovore e a rimboccarsi le mani anche con secchi e bacinelle per abbassare il livello
00:56quanto più in fretta possibile. Nel frattempo in acqua si lavorava per mettere in sicurezza
01:00le barche, con l'auspicio che l'innalzamento dei livelli del porto non causassero danni.
01:04L'esondazione è arrivata a lambire anche la chiesa di San Giacomo, che si affaccia
01:08davanti al museo della marineria. Nel pomeriggio di ieri chi voleva raggiungerla doveva indossare
01:13stivali impermeabili altamente fino al ginocchio. I disagi si sono registrati anche nelle diverse
01:18strade del comune, che sono diventate impraticabili a partire dai sottopassi di via Trento e via
01:23Torino, che conducono verso la frazione di Sala. Via Lecarducci è stato chiuso in direzione
01:27di Valverde e anche in tante altre strade era necessario muoverci con assoluta prudenza
01:32tra aquaplaning e rischi più che concreti di restare in panne. C'era chi, rastrello
01:37la mano, armengiava intorno alle fogne e chi, rientrando dalla spesa al supermercato, camminava
01:42a piedi nudi con l'acqua alle caviglie. La città e le sue istituzioni sono rimaste
01:47svegliate tutta la notte per monitorare la situazione, in particolare durante i momenti
01:52di più. In quest'ottica, con l'intento di togliere pressioni nell'area del borgo finita
01:56in forte sofferenza, le porte vinciane sono state aperte fino a mezzanotte per permettere
02:01all'acqua di confluire verso il mare.