Scorza: "Age verification necessaria perche' certi servizi devono essere inaccessibili ai bambini"

  • 3 ore fa
Trascrizione
00:00Tecnologie emergenti, un tema complesso ma di estrema attualità, cosa è emerso dai lavori?
00:10Sono tecnologie che corrono, che corrono più della regolamentazione e che è sempre più difficile scongiurare il rischio che la tecnologia diventi essa stessa una forma di regolamentazione e plasmi la vita delle persone a posto delle regole che escono dai parlamenti e dai governi.
00:28Forse è un punto di vista comune come quello che si è cercato nel corso dei lavori del G7, le autorità di sette grandi paesi che si allineano per un obiettivo comune possono provare a ribaltare il risultato più scontato e possono quindi provare a fare in modo che siano le regole quelle degli stati a orientare lo sviluppo della tecnologia e non viceversa.
00:51A che punto siamo con la tutela dei dati personali e con l'age verification?
00:56E' una partita aperta, una partita indubbiamente, innegabilmente sempre più difficile da giocare, non è una partita persa, è una partita nella quale probabilmente l'educazione, a cominciare dall'educazione proprio dei più piccoli, a cominciare dall'educazione dei bambini, far la differenza.
01:13La differenza, l'age verification è protagonista di questa partita, protagonista pieno di questa partita, perché mentre esistono delle piattaforme e dei servizi online che a condizione che i più piccoli abbiano ricevuto un'adeguata educazione rappresentano per i più piccoli delle straordinarie opportunità, esistono delle piattaforme, esistono dei servizi che semplicemente devono essere considerati inaccessibili perché non hanno la portata dei bambini in assenza di rischi.
01:40Quindi bisogna riuscire a passare dall'affermazione di principio, serve verificare l'età di chi entra in una piattaforma, di chi usa un servizio, ai fatti e fatti significa porsi in condizione di accertare in maniera solida e in maniera sicura non l'identità dell'utente ma l'età dell'utente.
02:00Logicamente questo oggi è possibile, è un salto che dobbiamo fare, siamo tutti d'accordo sull'esigenza di farlo, adesso si tratta di passare dal principio ai fatti e farlo.
02:10Effettivamente lo scorso mese c'è stata una petizione da parte di due pedagogisti che richiedevano che venisse fatto un divieto per i ragazzi sotto i 14-16 anni dell'utilizzo dei social, questo tipo di tecnologia potrebbe funzionare anche in tal senso?
02:29Sì, è una tecnologia evidentemente neutra rispetto all'età che si identifica come utile perché i ragazzi più giovani utilizzino o non utilizzino una certa piattaforma o un certo servizio.
02:43Oggi il limite quello dichiarato dalla più parte delle stesse piattaforme social è 13 anni perché 13 anni è il limite imposto dalla disciplina americana, ovviamente si può alzare o abbassare questo limite auspicabilmente su base scientifica anche se è difficile identificare l'età della maturità, l'età oltre la quale un social è più o meno rischioso.
03:05Sicuramente lo si può fare, la tecnologia resta assolutamente la stessa perché se a quella tecnologia si dice di verificare che tutti gli utenti abbiano almeno 14 anni o che tutti gli utenti abbiano almeno 13 anni lo fa evidentemente allo stesso modo.
03:18Il vero tema in questo momento è obbligare e imporre i fornitori di servizi, i gestori delle piattaforme a farla questa verifica, il resto, l'età di riferimento e la specifica tecnologia da adottarsi per raggiungere il risultato vengono dopo e sono meno importanti.

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