Macchine radicali e coreografia caotica: torna Jean Tinguely

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Trascrizione
00:00Una lezione di arte radicale e ribelle caotica che prende possesso con naturalezza degli spazi
00:15di Pirelli a Garbicocca e stabilisce una relazione forte con il luogo e in questo modo si rinnova
00:21al di là della storicizzazione di cui è stata già oggetto.
00:24Le opere intricate di Jean Tinguely, le sue macchine scomposte e reinventate, i suoi ammassi
00:28di tecnica si rimettono in moto nel museo milanese di Pirelli per dare vita alla più
00:33grande retrospettiva italiana sull'artista dopo la sua morte.
00:36E' stata abbastanza una sfida anche se il luogo era proprio ideale per mostrare queste
00:42macchine in movimento, arrugginite, questi ingranaggi, ruote, in hangar Bicocca.
00:47Jean Tinguely alla fine della sua vita viveva e lavorava anche lui in un hangar industriale.
00:53Le analogie, la coerenza era evidente.
00:57Abbiamo scelte in parte anche proprio per tenere il confronto e reggere anche lo spazio
01:03ovviamente e abbiamo cercato di scegliere delle opere che si muovono ancora oggi perché
01:09non tutte comunque riescono a tenere il tempo, alcune non funzionano più, questo faceva
01:14parte anche dell'estetica di Jean Tinguely, però abbiamo cercato di privilegiare opere
01:18in movimento creando una coreografia antiarmonica, risultato finale cacofonico ma volutamente.
01:25Le navate dell'hangar trovano, nel dialogo con Tinguely, la propria vocazione più classica,
01:30lo spazio diventa elemento dell'opera, accoglie la sua stranezza e la sua problematicità,
01:34aspetti che sono la base dell'attualità del lavoro dell'artista, che certamente può
01:38essere letto come una polemica verso una società consumistica che genera l'accumulo di cose
01:43che poi si tramuta fisiologicamente nell'accumulo di rifiuti per esempio, ma le suggestioni
01:47contemporanei non si fermano qui.
01:56Lui non si vedeva come un artista solitario, genio creativo, chiuso nel suo atelier, ma
02:02amava collaborare, lavorare con gli altri artisti, eseguire performance e quindi questo
02:08aspetto un po' più democratico di arte è un aspetto che secondo me oggi piace molto
02:14e che forse è un aspetto che non si può rinforzare.
02:19Opera vive, strani oggetti volanti, luci e rumori, manca una voluta oscurità e una
02:23sensazione costante di avere di fronte lavori che non vogliono conformarsi a nessun parametro
02:28stabilito da altri. È in quest'attitudine, per così dire, selvatica, che la mostra si
02:33caratterizza al meglio, togliendo certezze per sostituirle con ipotesi molto provvisorie
02:38eppure spesso furbici.
02:40L'opera vive, strani oggetti volanti, luci e rumori, manca una voluta oscurità e una
02:45sensazione costante di avere di fronte lavori che non vogliono conformarsi a nessun parametro
02:49stabilito da altri. È in quest'attitudine, per così dire, selvatica, che la mostra si
02:53caratterizza al meglio, togliendo certezze per sostituirle con ipotesi molto provvisorie
02:58eppure spesso funzionanti contro ogni previsione.
03:01Per chi frequenta da tempo Pirelli e Garbicocca poi la mostra ha un altro elemento di fascino,
03:05questa volta più sottile perché la sensazione ricorda altre grandi esposizioni del passato
03:10allora è probabile che ogni cosa sia al proprio posto nel migliore dei modi.
03:14Organizzata con il Museo Tingli di Basilea, la mostra milanese è aperta al pubblico fino
03:18al 2 febbraio 2025.

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