• 2 mesi fa
Trascrizione
00:00A Roma è stato presentato il progetto di restauro del baldacchino di San Pietro realizzato da Gian
00:09Lorenzo Bernini con l'aiuto tra gli altri di Francesco Borromini tra il 1624 e il 35,
00:16quando Papa Urbano VIII affidò l'incarico di realizzare l'opera grandiosa per l'altare
00:21maggiore di San Pietro al suo architetto di fiducia. I lavori iniziati a febbraio scorso
00:27si concluderanno il 30 novembre in vista del giubileo 2025. È la prima ristrutturazione
00:33in 250 anni, l'ultimo restauro significativo risale al 1758. Giuseppe Mantellà, uno dei
00:41restauratori. Il restauro è stato un momento fondamentale di conoscenza di quest'opera,
00:47grazie alle indagini diagnostiche, grazie al grande lavoro fatto dall'archivio per poter
00:51rileggere tutti i documenti di Bernini il quale pedisseguamente e quotidianamente scriveva
00:56messaggi e dava informazioni su quelle che dovevano essere le caratteristiche dell'opera
01:02e ci ha portato a fare in modo che potessimo conoscerla nell'intimità quest'opera. Una delle
01:07parti più complesse del restauro è stata la pulitura delle parti in oro e bronzo dell'opera
01:11barocca imponente, quasi 30 metri di altezza come un palazzo di dieci piani. Carlo Usai,
01:18restauratore. Abbiamo tirato fuori tutte le dorature che non si vedevano quasi per niente
01:23e quindi vediamo i dettagli della scultura, le api, le foglie, insomma tutto quanto che prima
01:32non si vedeva, non era leggibile. I pellegrini in arrivo a Roma per il giubileo potranno a breve
01:37riammirarlo senza le impalcature. Siamo nel luogo più sacro in questo momento della cattedra perché
01:44questo è il luogo dove è custodita la cattedra di Pietro che è stata estratta nel mese di luglio
01:51per poter essere analizzata, conservata e studiata. Alla fine dei lavori sarà riposizionata all'interno
01:58della cattedra ed è il motivo per cui nasce questa grande opera da parte di Bernini.

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