• mese scorso
Trascrizione
00:00Non solo non è riuscita, si è spiaggiato questo tentativo che era un tentativo di forzatura
00:09nel metodo e nel merito. Nel metodo perché cercare i tre quinti significa aprire un confronto
00:16tra i gruppi parlamentari in modo che le personalità siano riconosciute reciprocamente e anche
00:23garantiscano l'indipendenza che devono avere i giudici della Corte Costituzionale. Nel
00:29merito perché ha tentato di imporre il proprio consigliere giuridico per le riforme, il consigliere
00:35giuridico di Palazzo Chigi che noi tutti ricordiamo al suo fianco quando qui a Montecitorio si
00:41svolgevano le consultazioni sul premierato. A questo punto speriamo che abbia imparato
00:47la lezione ma non tanto per gli interessi delle opposizioni, proprio per il bene delle
00:51istituzioni e che apra davvero quel confronto che si deve aprire perché non si può rendere
00:58una questione di governo l'elezione dei giudici costituzionali, altrimenti si fa male alle
01:04istituzioni e si rischia anche la debacle come è accaduto oggi.
01:07Ma ci deve essere un dialogo su questa fase e quella successiva che si aprirà a dicembre
01:20quando come sappiamo il 20 dicembre altri tre giudici andranno rieletti da parte del
01:26Consigliere giuridico. Il problema è che Meloni ha impostato questa
01:31questione come un fatto della maggioranza, addirittura del governo che manda il messaggino
01:37alla maggioranza dicendogli chi devono votare, questo è inaccettabile e quindi credo che
01:42oggi abbiamo fatto bene come opposizioni a contestare questo punto di metodo e adesso
01:47ci sia l'interlocuzione, ci sia un dialogo aperto.

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