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Trascrizione
00:00né drammi, né follie. Quando Giancarlo Giorgetti finisce con il far ballare la borsa di Milano,
00:07a Palazzo Chigi si predica sangue freddo. Quelle snocciolate dal ministro dell'economia
00:12durante un'intervista a Bloomberg, infatti, sono ipotesi.
00:15Congetture. È la linea condivisa anche da Giorgia Meloni, ieri impegnata in un faccia
00:21a faccia con il presidente della Repubblica del Kyrgyzstan, con gli aggiornamenti sulla
00:26polveriera medio-orientale, e in una telefonata con Ellis Line, che però rientrano in pieno
00:31all'interno del mandato di fare mille proiezioni prima di licenziare la finanziaria affidato
00:35proprio dalla presidente del Consiglio al suo ministro dell'economia.
00:39Eccetto forse chi a sera ha visto l'FTS-EMIB cedere l1,5% in nome del contributo da parte
00:46di tutti chiesto da Giorgetti, nessuno pare insomma essere balzato su dalla sedia.
00:51Il concetto dei sacrifici necessari per alimentare la crescita del paese è stato uno dei punti
00:57cardine di alcuni degli ultimi interventi di Meloni, dal forum di Cernobbio a inizio
01:01settembre fino all'invito al tagliare le spese, destinato ai suoi durante il consiglio
01:06dei ministri tenuto appena tre giorni fa. Come per i di Castelli in pratica, la linea
01:11di Meloni è e resta quella di sforbiciare sprechi, bonus e inefficienze.
01:16Le risorse. Se è vero che le tasse non piacciono a nessuno
01:21tra le categorie chiamate in causa da Giorgetti per eventuali nuove imposte su profitti e
01:25ricavi, individui, ma anche società piccole, medie e grandi, eppure che da via 20 settembre
01:31bollano come forzature, le interpretazioni che vanno oltre il concordato preventivo
01:36e lo sforzo chiesto alle imprese più grandi che hanno beneficiato di condizioni favorevoli,
01:41lo è soprattutto che innegabilmente ci sono pochi soldi. E la necessità di individuare
01:46risorse adeguate per portare a casa una manovra che non possa essere considerata un passo
01:51indietro rispetto a quella già complessa dello scorso anno, non consente di escludere
01:55nulla. Però, precisano fonti ai vertici dell'esecutivo
01:59un po' più critiche nei confronti delle parole di Giorgetti, da qui a dire che c'è
02:04un fondo di verità nelle parole del ministro ce ne passa.
02:07Gli interventi
02:08Ad essere rigettata è soprattutto l'idea che possa trattarsi di interventi indiscriminati.
02:14Non ci sarà alcuna sopratassa e il senso dei ragionamenti fatti dalla premiera ai suoi
02:20ieri, ogni piccolo movimento sarà mirato e tarato. A meno che, come nel caso della
02:26rimodulazione delle accise sui carburanti di cui si sta molto discutendo negli ultimi
02:30giorni, non si tratti di una misura tanto ben congegnata quanto inevitabile perché
02:34imposta all'Italia dalle raccomandazioni di Bruxelles, dai vincoli del Next Generation
02:39EU o da quelli introdotti dall'esordio del piano strutturale di bilancio.
02:43Un messaggio, questo dell'attenzione riservata ad ogni dettaglio, che è considerato fondamentale
02:49attorno a Meloni. In primis perché l'immagine internazionale
02:53che la Premier ritiene di star donando all'Italia ha necessariamente bisogno che gli indicatori
02:58economici evidenzino una situazione ottimistica. In secondo luogo, invece, perché a due anni
03:05dall'approdo al governo l'intera coalizione di centrodestra è convinta che tenere alta
03:09la fiducia di consumatori e imprenditori sia una priorità assoluta.
03:12D'altro canto, sul concetto del fisco amico, la Premier e il viceministro Maurizio Leo
03:18hanno puntato più volte le proprie fische. Non penso e non dirò mai che le tasse sono
03:23bellissime, aveva scandito un paio di mesi fa Meloni evocando la famosa e tanto criticata
03:28frase di Tommaso Padoschiop all'epoca ministro dell'economia, ma il messaggio che vogliamo
03:32dare è semplice. Non c'è spazio per chi vuole fare il furbo ma chi è onesto ed è
03:37in difficoltà merita di essere aiutato. Esattamente le linee guida che ora la Premier chiede di
03:42rispettare. Ne drammi, ne follie appunto.

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