L'impressionante bramito del cervo nelle Foreste Casentinesi (e come fare per ascoltarlo dal vivo)

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Bello, imponente, con le corna ramificate di un cervo tra i più maestosi. Il video di “Fototrappolaggio naturalistico”, postato nel profilo Facebook del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e di Campigna, lo riprende mentre si sta arrampicato su uno spuntone del bosco e lancia il suo bramito (una sorta di muggito ma più roco e selvaggio) che è insieme un richiamo d'amore per le femmine e una sfida agli altri maschi: questo è il mio territorio, sembra dire, chi vuole entrarvi deve prima fare i conti con me. E ancora un altro esemplare di straordinaria grazia si scava una buca nella foresta e da lì emette quella sorta di voce ripetuta che è appunto il bramito. I filmati sono ripresi in pieno giorno ed è quasi una rarità per un animale, il cervo, che predilige il buio della notte per i suoi richiami d'amore, appartengono ovviamente agli anni scorsi. Sono i video che introducono al  nuovo censimento al bramito in Toscana: tre giorni, dal 26 settembre, che vedranno 590 fra volontari ed esperti, provenienti da tutta Italia, impegnati a registrare i bramiti dei maschi nella stagione della riproduzione grazie ai quali sarà poi possibile arrivare a un calcolo approssimativo della popolazione di questa specie che vive nei confini del parco. Per partecipare al censimento di quest'anno ormai è tardi: le iscrizioni per i volontari si svolgono d'estate (ai primi d'agosto di solito, qui tutte le informazioni). Ma vengono organizzati trekking ed escursioni ad hoc per vivere questa esperienza.Il primo censimento risale addirittura al 1987 ed ha caratteristiche così particolare che ormai è noto in tutta Italia come “Casentinese”. L'idea fu di alcuni giovani studenti ed è stata poi portata avanti nell'ambito dei progetti del parco ovviamente, da Dream Italia, di cui sono vicepresidente e tecnico due delle ragazze di allora, Lilia Orlandi e Loretta Leonessi. L'intuizione che fu per prima di Vito Mazzarone è semplice: volontari che si distribuiscono in postazioni allestite dentro la foresta per censire i bramiti, ogni richiamo d'amore un maschio e da quelli poi, attraverso un algoritmo, si arriva al calcolo del numero totale degli esemplari, che dovrebbe aggirarsi fra i 2 mila e i 2500. Nei primi anni il censimento era limitato a un territorio ristretto, poi si è progressivamente esteso, grazie anche a questa tre giorni che si ripete ad ogni stagione degli amori, praticamente ogni fine di settembre. Per gli appassionati è una specie di vacanza alternativa e silvestre, trascorsa nei confini del parco, con tanto di carta e di penna. Chi sente il bramito lo appunta, contribuendo all'algoritmo finale. E siccome le nuove tecnologie sono arrivate anche tra le foreste che stanno al confine fra Toscana e Romagna, da quest'anno c'è anche un app che evita il paziente ma ripetitivo lavoro di scrittura: basta annotare lì ed il meccanismo di calcolo è avviato. Ogni cervo maschio è il sovrano del proprio territorio e si sceglie la femmina con la quale accoppiarsi, verso la quale ha prima inviato il suo bramito d'amore. Quando due maschi entrano in competizione per le cerve della stessa zona, finisce in combattimento a colpi di corna, al termine del quale resta un solo esemplare dominante, con l'altro che abbandona il campo sconfitto. Ma come sta la popolazione di questi ungulati protetti nei confini del parco? «Dalle nostre ricerche – risponde Lilia Orlandi - emerge un dato importante: la popolazione di cervi sta bene, si stanno spostando per ricongiungersi con altre popolazioni limitrofe, così come l’area riproduttiva si è allargata. L’importanza della conoscenza ai fini della conservazione è molto intuitiva: la conoscenza di questa popolazione ci permette di trovare un equilibrio virtuoso tra il soprassuolo agricolo forestale e le esigenze di conservazione. Quest’anno dobbiamo anche testare la correttezza scientifica del nuovo strumento digitale che funziona un po' come una caccia ai Pokemon quindi, come dire, dimostriamo anche che la scienza è una cosa seria ma non seriosa». Non resta allora che attenderli, i cervi del parco, soprattutto di notte, quando la stagione degli amori raggiunge il culmine. Per le centinaia di volontari sarà uno spettacolo indimenticabile, accompagnato da nuove foto, nuovi audio e nuovi video.

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