Al Salone dell'automobile di Francoforte del 1965 vennero presentate le W108 (con passo corto o lungo e sospensioni "classiche") e le W109 (con passo allungato di 10 cm, sospensioni di tipo pneumatico, finiture più pregiate, presenza di un maggior numero di cromature all'esterno e uso più esteso di legni all'interno dell'abitacolo).
Benché fosse un'automobile completamente inedita, la nuova ammiraglia confermava l'impostazione tecnica di base delle Heckflosse (trazione posteriore, cambio manuale a 4 marce o automatico a 3 o 4 marce, sterzo a circolazione di sfere), avantreno a trapezi e retrotreno a bracci oscillanti. Quest'ultimo proponeva però una novità, rappresentato da un ammortizzatore trasversale in luogo della molla trasversale montata sulla Heckflosse. Come sempre, completavano il quadro delle sospensioni le molle elicoidali e gli ammortizzatori idraulici. I freni erano a disco su tutte le ruote. La gamma motori era composta inizialmente da tre motorizzazioni, tutte a 6 cilindri, due delle quali derivate dal vecchio 2.2 litri montato sulla 220 W187 del 1951. La terza motorizzazione era il 3 litri M189, derivato direttamente dall'unità che aveva equipaggiato a suo tempo le 300 "Adenauer".
I modelli W108 e W109 si rivelarono con gli anni un successo: la clientela, sempre molto facoltosa, ne apprezzò il comfort, le doti di abitabilità, le prestazioni e la sicurezza su strada (anche se il retrotreno delle W108, in caso di pioggia, dava qualche grattacapo). Editing Dr. Fernando Menichini.
Benché fosse un'automobile completamente inedita, la nuova ammiraglia confermava l'impostazione tecnica di base delle Heckflosse (trazione posteriore, cambio manuale a 4 marce o automatico a 3 o 4 marce, sterzo a circolazione di sfere), avantreno a trapezi e retrotreno a bracci oscillanti. Quest'ultimo proponeva però una novità, rappresentato da un ammortizzatore trasversale in luogo della molla trasversale montata sulla Heckflosse. Come sempre, completavano il quadro delle sospensioni le molle elicoidali e gli ammortizzatori idraulici. I freni erano a disco su tutte le ruote. La gamma motori era composta inizialmente da tre motorizzazioni, tutte a 6 cilindri, due delle quali derivate dal vecchio 2.2 litri montato sulla 220 W187 del 1951. La terza motorizzazione era il 3 litri M189, derivato direttamente dall'unità che aveva equipaggiato a suo tempo le 300 "Adenauer".
I modelli W108 e W109 si rivelarono con gli anni un successo: la clientela, sempre molto facoltosa, ne apprezzò il comfort, le doti di abitabilità, le prestazioni e la sicurezza su strada (anche se il retrotreno delle W108, in caso di pioggia, dava qualche grattacapo). Editing Dr. Fernando Menichini.
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