Se avess’ioAlda MeriniLegge Rodolfo Vettor
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00:00Savessi io Savessi io le vita di una fanciulla, invece
00:11di Codesto torturato pesantissimo cuore, e conoscessi la purezza delle acque, come fossi
00:19entro raccolta in miti sacrifici, spoglierei questa insipida memoria per immergermi in
00:26te, fatto mio uomo. Io ti debbo i racconti più fruttuosi della mia terra, che non da
00:35mai spiga, e ti debbo parole, come l'ape deve miele al suo fiore. Perché t'amo, caro, da
00:45sempre, prima dell'inferno, prima del paradiso, prima ancora che io fossi buttata nell'argilla
00:53del mio pavido corpo. Amore mio, quanto pesante è adducerti il mio carro che io guido nel
01:01giorno dell'assura alle tue mille bocche di ristoro.