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CortometraggiTrascrizione
00:00Rivolgo un saluto di grande cordialità a tutti i presenti, al Ministro, al Presidente
00:13della Regione, al Sindaco, al Presidente della Comunità di Montagna, ai Sindaci presenti
00:19e alla Carmia, a Paolo Del Din che ringrazio molto per la sua preziosa testimonianza e
00:27a quanti presenti hanno fatto parte del Movimento Partigiano.
00:32Il 1944 fu un anno carico di orrore in Italia e in Europa. Il ritiro progressivo delle truppe
00:45naziste lasciava dietro di sé una drammatica scia di stragi. Nessuna testimonianza i villaggi,
00:55dei nostri Appennini e delle nostre Alpi, violati e incendiati, da Sant'Anna di Stazzema
01:02a Marzabotto, da Civitella Valdichiana a Fevizzano, a Boves alla Cardia. L'offensiva alleata
01:11martellava le città con bombardamenti dagli esiti spesso tragici, come quello che portò
01:19alla morte di 184 bambini della scuola elementare Francesco Crispi di Gorla. Da Fossoli partivano
01:28i trasporti degli ebrei verso i campi di sterminio di Bergen-Belsen e di Auschwitz. Contemporaneamente
01:37prendeva forza il movimento di resistenza al fascismo, fascismo che con il regime della
01:44Repubblica Sociale italiana era compice della ferocia nazista. Si affacciavano i primi embrioni
02:02di partecipazione politica e di aspirazione democratica. Ad Ampezzo la Repubblica oggi
02:11rende onore a quanti hanno contribuito alla causa della libertà , animando l'esperienza
02:17delle zone libere, delle repubbliche partigiane. Una causa che abbiamo visto e ascoltato poc'anzi
02:26e raffigurata in maniera esemplare dalla sua medaglia d'oro Paolo Del Din. Vi è una sequela,
02:38una serie di ricordi di queste esperienze. Da Monte Fiorino nell'Ossola all'Alto Monferrato,
02:46alla Valsesia, alla Carnia, venne offerto con quelle esperienze l'esempio di genti che non
02:55si accontentavano di attendere l'arrivo delle truppe alleate, ma intendevano si dare avviso
03:02aperto il nazifascismo, dimostrando che questo non controllava né città né territori,
03:10mettendo in nudo quel che era, truppa di occupazione. Ecco perché la battaglia della resistenza
03:19era una battaglia per l'indipendenza oltre che per la libertà .