Diego Abatantuono nonno cinico in un road movie sul destino beffardo

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00:00De Gobba Tantuono ne pane di un anziano scrittore stanco di vivere, che mentre pensa al suicidio
00:14si ritrova per forza di cose a dover fare il nonno, vivendo poi una sorta di rinascita.
00:20Al cinema, dopo essere stato presentato in anteprima al Giffoni Film Festival, l'ultima
00:25settimana di settembre, esordio alla regia di Gianni De Blasi tratto dall'omonimo libro
00:30di Lorenzo Licalzi. Un road movie che vede protagonisti a Batantuono e il nipote cinematografico
00:35interpretato da Biagio Venditti, ragazzo rimasto orfano e costretto a una convivenza forzata
00:41con il nonno, che fino ad allora per lui era quasi un estraneo. Un film giocato sul rapporto
00:46tra i due. Il regista ha spiegato come non è stato facile trovare l'equilibrio tra
00:51dramma e commedia. Attraverso una sequenza di scene che avessero dei lievissimi movimenti
00:57di avvicinamento fra nonno e nipote, non quindi delle situazioni rocambolesche di rompenti,
01:04ma veramente al contrario, volevamo strutturare una morbidezza che si muovesse in punta di
01:11piedi. Ecco, nonno e nipote si dovevano muovere in punta di piedi. Il personaggio di Diego
01:17Batantuono, dopo aver perso già la moglie, deve affrontare la perdita della figlia con
01:21tutte le conseguenze, proprio mentre pensava lui di farla finita. Un film sugli scherzi
01:27del destino. Il destino è crudele. È crudele al punto tale delle volte che se tu vuoi appunto
01:35toglierti la vita, non ti impediscono di farlo, ma ti impediscono e ti obbliga il destino
01:44a voler bene, a dover amare, a fare proprio quello che non volevi fare. Infatti lui si
01:52voleva togliere di mezzo perché non riusciva a amare più, perché non riusciva ad avere
01:57sentimenti, per stanchezza. Tu sei stanco e di colpo dici adesso invece devi stare in
02:03forma. Perché? Perché di colpo hai una persona adolescente che di per sé già è un mondo
02:10a sé, è un film a sé, da acudire. Questa cosa è il massimo che può succedere, perché
02:20già l'inizio, già la tragedia della moglie, poi ci metti questa cosa che è dolorosa,
02:28è dolorosissima anche perché il dolore di riuscire a essere cattivo per uno che non
02:35lo è, di essere cinico per uno che non è proprio cattivo dentro, lui era cattivo con
02:40sé stesso, inaffettivo con gli altri. Invece a quel punto devi veramente diventare… e
02:48quindi questo ti porta a un'esasperazione tale che poi l'apertura del rapporto con
02:52lui e l'apertura di tutto il film con questo viaggio verso un finale ti fa avere voglia
03:00proprio di… capisci quanto è bello star bene quando sei stato male, tu esci dal cinema
03:07che stai meglio di quando sei entrato.

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