NEWS & COFFEE 9 settembre 2024

  • 3 giorni fa
Rassegna stampa con interventi in diretta. Conduce Sonia Bertino

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01:23Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
01:54Buongiorno, bentrovati a tutti con un nuovo appuntamento con la nostra rassegna stampa
02:00in diretta. Come sempre andremo a vedere quelli che sono i titoli principali dei
02:05quotidiani del territorio e partiamo dall'edizione locale del quotidiano La Provincia. In apertura
02:11alla cronaca, arrestato sotto la casa dell'ex con un coltello, si presenta sotto l'abitazione
02:18della quarantenne, armato e in evidente stato di alterazione, bloccato dai carabinieri.
02:23Il 55enne era riuscito ad entrare all'interno del palazzo, ora si trova i domiciliari.
02:29E ancora cronaca, cerveteri, con l'auto fuori strada e poi contro un palo, giovane,
02:36illeso. Questo quanto accaduto nei giorni scorsi, sabato sera, per la precisione, intorno
02:43alle 23 in via di Zambra. Il consigliere Paolacci subito dossio autovelox, prima che pianga
02:50qualche famiglia. E ancora Croce Rossa, bene la raccolta di materiale scolastico, questa
02:58ovviamente l'iniziativa a Civita Vecchia, resa possibile grazie alla generosità dei
03:04cittadini che adesso, tramite i quali adesso la Croce Rossa potrà aiutare molte famiglie
03:13in difficoltà. E poi ancora stragi sul lavoro, Tuscia ancora, prima nel Lazio, per l'indice
03:21di incidenza sugli occupati al ventottesimo posto in Italia. L'osservatorio sicurezza
03:27a Vega ha aggiornato i dati al 31 luglio. In centro pagina invece si parla di calcio
03:34eccellenza, successo al cardiopalma per la vecchia, Rossetti fa felice mister Castagnari,
03:40il brasiliano Cruz prima sbaglia il rigore, poi va in gol nel 2 a 1, Logan Bolesco contro
03:48l'Ottavia. E andiamo a vedere adesso invece che cosa ci propone questa mattina l'edizione
03:56locale del quotidiano Il Messaggero, vigili stagionali fino a dicembre contro l'emergenza,
04:04Ladispoli e Cerveteri per tamponare la carenza di organico, rinforzi prolungati fino a dicembre.
04:12E in centro pagina, eccoli i vigili del fuoco, la nomina Farnioli, il nuovo caposede di staccamento
04:19ancora senza autoscala. In spalle invece un giovane contro un palo, 75enne fuoristrada,
04:27altri due incidenti fra Cerveteri e Ladispoli. Ci spostiamo adesso su Civitavecchia, Dionisi
04:37per il dopocarbone, la partita è ancora aperta, Passaut un'industria critica sui progetti
04:46di pien di bene. E poi ancora notte internazionale della luna, la Necropoli svela i segreti delle
04:53stelle. Andiamo adesso a vedere che cosa ci propone l'edizione locale, la nostra edizione
05:02telematica civonline.it, in apertura la cronaca sotto casa dell'ex con un coltello arrestato
05:11dai carabinieri, il 55enne era in evidente stato di alterazione, stato fermato dai militari
05:17dopo essersi introdotto all'interno del palazzo e ancora prima aveva inviato video con minacce,
05:25ora si trova ai domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico. E ancora in primo
05:32piano da Erika e Omar alla strage di Paderno Dugnano, perché i figli uccidono i genitori,
05:39all'interno troverete anche l'intervista video alla criminologa Linda Corsaletti con
05:46la quale abbiamo cercato di evidenziare i fattori comuni di questa strage, un articolo
05:55questo che possiamo andare a ritrovare anche nell'edizione nazionale del quotidiano La
06:05Provincia, sempre in prima pagina la strage di questi giorni, infatti è stato soltanto
06:12l'ultimo caso di una lunga scia di sangue e proprio su questo abbiamo intervistato la
06:19criminologa che ha illustrato fattori comuni negli omicidi dei genitori, dando soprattutto
06:25anche una sorta di spiegazione su quelli che potrebbero essere i segnali d'allarme.
06:33Andiamola a sentire nell'intervista che abbiamo realizzato.
06:42Oggi andiamo a trattare un argomento molto delicato, andandoci a riallacciare un po'
06:51alle ultime notizie di cronaco, sia la strage di Paderno Dugnano dove il 17enne ha tragicamente
07:00ucciso tutta la sua famiglia, compreso il fratellino di 12 anni, l'ultimo caso di una
07:08lunga scia di sangue dove ad uccidere sono i figli. Ne andremo a parlare per cercare di
07:13capire quali fattori in comune hanno tutti questi casi con la criminologa Linda Corsaletti,
07:18che andiamo a salutare. Ciao Linda. Ciao Sonia, grazie per l'invito, buonasera a tutti.
07:23Allora Linda, questo l'abbiamo detto in anteprima, l'ultimo caso di una lunga scia di sangue,
07:28ricordiamo che è stato il 17enne, l'ultimo caso di una lunga scia di sangue, l'ultimo
07:34caso di una lunga scia di sangue, ricordiamo Erika Edomar, Pietro Maso, anche a Cerveteri,
07:42ricordiamo nel 92 ci fu un delitto simile, qual è il fattore comune?
07:50Dunque, in questo tipo di crimini efferati i fattori comuni sono parecchi, il primo tra
07:58tutti è quello che noi definiamo over killing, ovvero quello di una quota di violenza e di
08:07aggressività tali che vanno ben oltre la finalità omicidiaria, questo tipo di violenza
08:15spesso è messa in atto come in questo caso con armi da punta e taglio, ma anche con armi
08:22a fuoco, oggetti contundenti, al di là di quale sia il mezzo lesivo, ciò che sottende
08:28quest'atto è sempre il desiderio di distruzione e annientamento totale della vittima, altro
08:39punto in comune che riscontriamo sempre sono le motivazioni futili o addirittura un'apparente
08:47assenza delle stesse, altro denominatore comune che si riscontra è l'assenza di empatia
08:56e rimorso e un atteggiamento di apparente normalità di questi assassini, ne abbiamo
09:02sentito parlare tantissimo in questi giorni, questo ragazzo come tutti gli altri precedentemente
09:07a lui, è stato descritto come un ragazzo d'oro proveniente da una famiglia perfetta,
09:13questo perché? Perché queste persone indossano una maschera sociale che poi all'interno
09:19delle mura domestiche cade, sono tutte famiglie definite perfette, ma qualche segnale all'interno
09:26poi in realtà c'è sempre, altro fattore comune è che sono tutte stragi premeditate,
09:32a lungo immaginate e desiderate, infatti in questi casi noi sentiamo troppo spesso e erroneamente
09:42parlare di raptus, di questo termine se ne fa troppo spesso un uso giustificazionista
09:51ed assolvente, dobbiamo pensare questo e ce lo dobbiamo mettere bene in testa, che il
09:58raptus è una condizione che dal punto di vista psicopatologico non esiste, non la troviamo
10:04scritta in nessun manuale scientifico, è un termine che semplicemente viene usato per
10:11descrivere un impulso improvviso, violentissimo, incontrollabile, che porta una persona ad
10:18agire in un modo talmente distruttivo, che però ci indica che alla base c'è una progressione
10:25alla violenza, un'attitudine all'aggressività e al male, che trova come in questo caso,
10:33in un contesto specifico, un momento culminante, ma poi andando a ritroso c'è sempre un
10:41momento in cui c'è stata in realtà qualche manifestazione, magari meno violenta di rabbia,
10:48che però purtroppo non è stata vista come segnale di allarme, è stata sottovalutata
10:55e questo ha fatto sì che non sia stata percepita come qualcosa di più oscuro che andava attenzionato
11:00subito.
11:01Quindi ci sono dei segnali d'allarme che possono essere captati per cercare di evitare
11:06la tragedia?
11:08Sì, all'interno della famiglia spesso si riscontra un isolamento sociale dei ragazzi,
11:18una mancanza di dialogo, un contrasto quotidiano con le figure genitoriali, cambi dell'umore,
11:29comportamenti anche adolescentistici a volte, un declino anche del rendimento scolastico
11:37ad esempio e come in questo caso una gelosia e una rabbia mai subita nei confronti del
11:46fratellino o dei fratelli in altri casi precedenti a questo.
11:52I comportamenti che noi riscontriamo spesso fanno sì che si possa pensare anche a una
12:05corresponsabilità da parte dei genitori, perché se non c'è un'attenzione all'interno
12:13della famiglia di alcuni cambiamenti del figlio, non c'è dialogo, questi ragazzi vengono
12:21sempre giustificati, responsabilizzati, i no non vengono mai detti perché le reazioni
12:28poi non piacciono, oppure c'è una costante esaltazione invece dei presunti talenti di
12:35questi figli, si tende a nascondere fuori il problema e non si affronta, una situazione
12:45che può essere monitorata subito e gestita può degenerare e andare in escalation, questo
12:53è qualcosa che comunque va detto, perché tante famiglie magari in maniera minore possono
13:02avere dei disagi che non riescono a gestire.
13:06In questo caso è soltanto la famiglia che potrebbe accorgersi di questo e lanciare dei
13:13segnali o anche persone vicine, poi magari vanno dei familiari evidenziando un problema
13:21e questi fanno finta di nulla per quella sorta di maschere, di quei tabù di cui molto spesso
13:29non si parla, ci si nasconde.
13:32Generalmente è difficile perché come ti dicevo prima queste persone assumono le sembianze
13:42di una persona irreprensibile, quindi anche questi giorni abbiamo sentito parlare di una
13:51persona che era sempre disposta ad aiutare gli altri, molto educata, non lasciava emergere
13:57nulla in realtà di quello che poi manifestava in casa e questo secondo me è un qualcosa
14:08che va riportato anche nella società come appello, perché la società può e deve mettere
14:18in atto delle strategie di supporto per promuovere l'educazione sulla salute mentale e per ridurre
14:30il sigma sociale che gira intorno ad essa.
14:33Noi tendiamo sempre ad emarginare chi ha un dolore mentale o chi soffre di una patologia mentale
14:43perché ci fa paura, perché c'è ignoranza, perché non siamo abituati a confrontarci con questo,
14:52ma con un male fisico invece abbiamo meno problemi.
14:55Diciamo che il cervello è un organo che spaventa probabilmente e questa cosa è dovuta a parecchi
15:05pregiudizi che girano e ruotano intorno ad esempio anche l'assunzione di psicofarmaci,
15:13se noi abbiamo un mal di testa ci prendiamo qualcosa per farcelo passare, se abbiamo un mal di pancia
15:19ci prendiamo una medicina, se dobbiamo ingerire uno psicofarmaco veniamo subito fatti passare
15:25Non c'è assolutamente cultura al riguardo, ma solo pregiudizi e tabù.
15:33Quindi diciamo che questo potrebbe essere anche un piccolo passo, uno spunto per iniziare a partire
15:41all'interno delle scuole con corsi di formazione non soltanto rivolte ai docenti o alle famiglie
15:47ma ai ragazzi stessi, dove gli stessi ragazzi magari vengono spinti o a evidenziare se c'è qualche
15:54loro amico coetaneo in difficoltà, ma piuttosto anche se sono loro stessi parte in causa di questo processo
16:01magari a chiedere aiuto perché sentendone parlare si rispecchiano un po' in quello che viene raccontato.
16:07Esatto, è importante parlarne perché parlandone si crea una sensibilizzazione,
16:13un'attenzione su un argomento che non è conosciuto, quindi servizi di supporto anche per le famiglie,
16:20punti di ascolto e anche un accesso per le fasce più debole ai costi di un professionista della salute
16:33perché spesso è anche il costo che frena di fronte a una richiesta di aiuto.
16:43La cosa importante che dobbiamo capire è che la transizione adolescenziale, qui sono tutti ragazzi
16:50giovanissimi che mettono in atto queste azioni omicidiarie, è una fase delicatissima della vita di un individuo
16:57ed è caratterizzata principalmente da un continuo oscillare tra il bisogno di identità personale e autonomia
17:06e invece la dipendenza dalla famiglia. È un periodo in cui l'individuo si inizia a differenziarsi,
17:13a strutturare una propria identità attraverso un continuo confronto con la realtà esterna
17:20e però anche le figure genitoriali di riferimento. Se durante questa fase qualcosa va storto,
17:28il ragazzo non è aiutato, non è indirizzato, ecco che questo processo diventa deficitario
17:37e la famiglia non è più percepita come un ambiente sicuro, accogliente e supportivo,
17:44ma come un ostacolo di cui liberarsi il prima possibile e lo strumento per potersi liberare di questo problema
17:52diventa purtroppo poi l'omicidio nei casi più estremi, che poi sono tutti omicidi eseguiti con goffi tentativi di depistaggio
18:02in una visione non aderente assolutamente alla realtà e diciamo che come in questo caso,
18:12la realtà che invece poi loro immaginano è quella di potersi poi dopo l'omicidio vivere la vita che hanno sempre desiderato,
18:18di vedersi spalancate le porte di una nuova vita, poi in realtà come riscontriamo nel giro di 24-48 ore al massimo
18:28le uniche porte che si spalancano sono quelle del carcere, quindi c'è bisogno di fare prevenzione prima,
18:34di cercare di captare i segnali di allarme, ma per farlo c'è bisogno di conoscenza, di educazione, di poterne parlare.
18:44Senti Linda, un'altra cosa molto curiosa quando si parla di delitti all'interno delle famiglie,
18:53il legame che c'è con i supersiti, in questo caso parliamo dei nonni, per Enrique Omar, del papà,
19:01perché comunque c'è questa propensione nel cercare di mantenere comunque un contatto, cercare di proteggere
19:11chi ha commesso degli omicidi così efferati?
19:16Consideriamo anche lo shock di chi rimane, l'incredulità che porta a cercare di capire a tutti i costi,
19:27a darsi una spiegazione plausibile di quello che possa essere accaduto, l'unico modo per farlo è mantenere un legame
19:32con queste persone e poi non scordiamoci che c'è comunque il legame di sangue, che per spezzarlo è veramente difficile.
19:40Il papà di Enrique non si è mai staccato dalla figlia, ha sempre cercato di aiutarla, è l'unico collegamento
19:48con la vita precedente che gli è rimasto, questa cosa può lasciare perplessi, ma credo che poi le valutazioni
19:59siano del tutto personali, perché sono situazioni che vanno vissute per poterle poi giudicare dall'esterno,
20:08anche nel caso dell'omicidio di Cerveteri, il ragazzo all'epoca non fu abbandonato dai familiari,
20:17questa cosa si riscontra molto spesso e è anche vero che è una cosa che a lungo andare può andare scemando,
20:31in alcuni casi è successo, perché quello che serve inizialmente a chi rimane è avere una risposta,
20:38come ti dicevo prima, che sia plausibile, che possa dare una giustificazione a una strage che nessuno si aspettava,
20:47perché poi purtroppo, come ti dicevo prima, non sempre vengono colti i piccoli segnali,
20:54si pensa sempre a un problema dello sviluppo, un problema caratteriale, qualcosa che poi andrà scemando,
21:03che passerà, che potrebbe migliorare, ma senza un aiuto concreto la situazione può andare solo in escalation,
21:09in tantissimi casi, soprattutto quando è associata a una patologia psichiatrica, non è questo il caso,
21:17non è il caso di altri di cui abbiamo parlato, perché sono tutte persone che sono state ritenute
21:24perfettamente in grado di capire gli esiti di quello che hanno commesso,
21:30sono perfettamente in grado di intendere e volere, però per poter capire come mai questo legame non si spezza,
21:39credo che sia un qualcosa che può capirlo solamente chi poi lo affronta personalmente,
21:49con i suoi tempi e con le sue giustificazioni.
21:54Ti ringrazio Linda per questo spaccato.
21:58Grazie a te.
21:59Ed eccoci tornati in studio, torniamo a vedere l'edizione nazionale del quotidiano La Provincia,
22:11quali sono le altre notizie che ci offre, in basso troviamo l'economia, Stellantis conferma la leadership
22:20del mercato italiano con un 32,07%, Primo in Italia la vettura più venduta, si conferma la Fiat Panda
22:31con oltre 3300 immatricolazioni e poi ancora, ritorno a scuola sicura, il decalogo dei pediatri del Sips
22:41per il rientro tra i banchi di scuola, si avvicina il ritorno, cosa fare per renderlo positivo per gli studenti.
22:51Queste le notizie principali che trovate oggi in edicola, vi ricordo che per rimanere informati
22:59potete continuare a consultare il nostro sito Civo Online e i nostri canali social Facebook, Instagram,
23:05Youtube e Dailymotion. La nostra rassegna stampa per oggi termina qui, grazie a tutti per averci seguito
23:12e vi auguro un buon proseguimento di giornata.
23:35Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
24:05Numero uno, i web in FM