«Stavolta vengo con voi a Gerusalemme e a Tel Aviv». Al Bano Carrisi «non vede l’ora» - dice - di partecipare alla prossima missione “Tasselli di Pace/3”, dell'associazione “L’Isola che non c’è” (dopo quelle organizzate a Kiev e a Mosca ad aprile e a luglio del 2023). In questa fase storica la destinazione non può che essere la Terra Santa.
Al Bano annuncia la sua partecipazione alla nuova missione di pace in un video affidato all'associazione culturale “L’Isola che non c’è”, fondata dal giornalista Franco Giuliano. Dell’associazione fanno parte, oltre allo stesso Al Bano, circa 300 personalità del mondo accademico, dello spettacolo, della politica, del giornalismo, della scienza e della cultura.
Dopo le missioni di pace a Kiev e a Mosca ed il concerto nella Cattedrale di Molfetta, questa volta il maestro Carrisi farà parte della delegazione dell'associazione guidata dall’arcivescovo emerito di Taranto, Filippo Santoro, per consegnare il medaglione benedetto dal Papa a israeliani e palestinesi.
Al Bano annuncia la sua partecipazione alla nuova missione di pace in un video affidato all'associazione culturale “L’Isola che non c’è”, fondata dal giornalista Franco Giuliano. Dell’associazione fanno parte, oltre allo stesso Al Bano, circa 300 personalità del mondo accademico, dello spettacolo, della politica, del giornalismo, della scienza e della cultura.
Dopo le missioni di pace a Kiev e a Mosca ed il concerto nella Cattedrale di Molfetta, questa volta il maestro Carrisi farà parte della delegazione dell'associazione guidata dall’arcivescovo emerito di Taranto, Filippo Santoro, per consegnare il medaglione benedetto dal Papa a israeliani e palestinesi.
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NovitàTrascrizione
00:00Maestro Albano, che cosa ne pensa della nuova emissione che l'isola che non c'è vorrebbe realizzare questa volta, la quarta, dopo Kiev e Mosca e il concerto per la pace che tu hai realizzato nella cattedrale di Molfetta?
00:15Questa volta si vorrebbe andare a Gerusalemme e a Tel Aviv per consegnare il medaglione per la pace alle due parti contendenti.
00:24Questa volta Albano potrebbe essere con noi, con la delegazione guidata da Monsignor Santoro?
00:29Io non vedo l'ora di stare con voi perché condivido in pieno questa azione. Molto spesso si parla sempre dei disastri che succedono nel mondo, delle guerre, delle guerriglie.
00:44Ma al di là delle guerriglie, anche tutto quello che succede per le strade del nostro paese, non ti puoi più fidare dell'essere umano.
00:57Per creare la possibilità di respirare il senso della pace, che dovrebbe essere un passo obbligatorio, io so di essere presente e di far parte di quell'esercito di gente che ha voglia di costruire sempre il meraviglioso prato della pace.
01:23E lì ci voglio essere come se ci vogliessi.
01:26Albano, nelle precedenti missioni a Kiev e a Mosca non è stato possibile.
01:31Mentre tu ci confermi la tua disponibilità a far parte della delegazione che, presumibilmente, se le condizioni dovessero consentirle verso la metà di ottobre, si dovrebbe andare a consegnare questo medaglione benedetto da Papa Francesco.
01:49Io mentalmente sono già sull'aereo che ci porterà a Gerusalemme e a Tel Aviv.
01:55Scendere, guardare in faccia con le persone e soprattutto essere testimoni di questo passo importante che ha voglia di pace, di seminare pace, di istituire il ministero della pace.
02:13Esistono tutti i vari ministeri in quasi tutti i governi, compreso purtroppo anche il ministero della guerra, ma non c'è il ministero della pace.
02:22Ma perché? Dovranno pensare a istituire il ministero della pace.
02:28Albano, come vive questo periodo di grandi conflitti, questo periodo in cui il mondo rischia la capitolazione?
02:39È un periodo praticamente tragico. Non avrei mai pensato che nel 2022 scoppiasse una guerra. Una guerra tra fratelli.
02:50Perché se ci pensi bene, in Ucraina e in Russia sono fratelli e si organizzano questi eserciti per spararsi uno contro l'altro.
03:03Nessuno mai si preoccupa che effetto farà sulle mamme che vedono partire i loro figli su un treno o su un aereo o sui cavi armati per andare ad ammazzare altri fratelli.
03:17Ma ci pensano mai quei signori della guerra che la fanno fare ma loro non la fanno?
03:23Albano, tu hai cantato sempre la felicità. Con che spirito ti accingi a essere messaggero di pace in un'area del mondo dove questo termine felicità oramai non esiste più?
03:40Me ne guarderei bene se non dovesse esistere la felicità, anzi la dobbiamo rincorrere. Io l'ho cantata proprio perché l'ho sempre rincorsa e aiuto i miei amici, i miei seguitori, gli umani a inseguire questo sostantivo che regala tante belle e fantastiche dimensioni.
04:05Questa canzone felicità l'ho cantata dopo i famosi dieci anni di violenza in Italia dove brigade rosse contro il potere operaio, prima linea contro l'ultima linea, tanti morti per le strade, poliziotti e terroristi uccisi.
04:27Mamma mia, non ne potevo più. Poi finalmente ho capito che l'invito era alla felicità e grazie a Dio è diventato un inno. Ancora oggi quando canto questa canzone è un'esplosione di infelicità.
04:44Allora Albano, se dovesse realizzarsi questo sogno, questa nuova missione dell'isola che non c'è, tu sarai insieme all'isola che non c'è e che sostieni da sempre?
05:14Abbasso la guerra sempre, qualsiasi tipo di guerra. Abbasso.