Borghi tra i soldati in guerra nel "Campo di battaglia" di Amelio

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00:00Sarà nei cinema il 5 settembre il film di Gianni Amelio, Campo di Battaglia, presentato
00:09in concorso alla Mostra di Venezia. Liberamente ispirato alla sfida di Carlo Patriarch, è
00:14ambientato sul finire della Prima Guerra Mondiale. Protagonisti sono due ufficiali medici interpretati
00:20da Alessandro Borghi e Gabriele Montesi, che lavorano nello stesso ospedale militare dove
00:24ogni giorno arrivano dal fronte i feriti più gravi.
00:28La Prima Guerra Mondiale è stato un massacro di innocenti. Forse è l'ultima guerra che
00:35si è combattuta corpo a corpo, soldato contro soldato, la guerra guardata con i propri occhi
00:44direttamente, uno che moriva a un metro di distanza da un altro. Erano ragazzi che venivano
00:50da qualunque parte d'Italia e non si capivano nemmeno tra di loro quando parlavano, perché
00:56parlavano dialetti diversi. Quello di Amelio non è un film di guerra, ma sulla guerra,
01:02sulle atrocità, che vengono compiute ieri come oggi. Tutte le guerre sono massacri
01:07di innocenti perché nascono dal potere e dalla brama di potere. Io paragono la guerra
01:14alla pena di morte, perché in nome del potere, quindi autorizzati da uno Stato, degli innocenti
01:25vanno a sparare a un nemico. Il personaggio, interpretato da Borghi, avrebbe voluto fare
01:30il ricercatore, ma quando si trova in prima linea compie un tentativo disperato per evitare
01:35che quei ragazzi feriti tornino al fronte. Purtroppo il film ha una contemporaneità disturbante
01:43in un periodo storico che io vivo personalmente molto male e verso il quale mi sento fortemente
01:48impotente e allora ogni tanto quando mi trovo a casa a dire che cosa posso fare io per questa
01:53cosa e la risposta è quasi sempre nulla, ogni tanto mi vengono dei piccoli zampilli
02:00che mi fanno ricondurre la responsabilità di un futuro più promettente all'educazione.

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