• 4 mesi fa
Un tempo, all’aeroporto di Parma, i falchi avevano un ruolo fondamentale. Gli aerei, per viaggiare sicuri, dovevano essere protetti dai volatili che circondavano la pista: un loro impatto con i motori avrebbe potuto avere conseguenze catastrofiche. E così per scacciare gli uccelli fastidiosi si usavano appunto falchi appositamente addestrati. Un compito che svolgevano anche gli addestratori Diletta Biancini e Thomas Zammichelli con in loro inseparabile amico con le ali. Ora l’aeroporto usa sistemi diversi per tenere lontani gli uccelli, ma Biancini e Zammichelli continuano a lavorare in altre zone – per esempio in prossimità di industrie o campi - dove il loro falco è richiesto per allontanare volatili indesiderati. «Iniziai vedendo un annuncio su un giornale: cercavano dei falconieri - racconta Diletta Biancini – ho intrapreso il percorso appena maggiorenne». Zammichelli e Biancini continuano quindi a una voce: «È un lavoro complesso. Gestione del rapace, la sua cura, la sua pulizia, nutrirlo e addestrarlo. E non è un hobby. Il lavoro che facciamo richiede preparazione e tempo. Far volare i rapaci ogni giorno, seguirli e prepararli è richiesta una certa formazione. Una esperienza però unica. Sono animali molto intelligenti ma richiedono attenzione e concentrazione nel seguire il loro percorso – e concludono - Non è selvatico ma non è nemmeno un animale da compagnia il falco: non sono semplici ma a noi hanno fin da subito incuriosito. E piano piano li devi capire: i loro movimenti e la loro mimica ti spiegano il loro stato d’animo. Le nostre vite e quelle dei falchi si uniscono ci affidiamo l’uno all’altro e per noi falconieri è speciale: voliamo assieme» (Nel video spezzoni di addestramenti) di Nicolò Bertolini

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