• 4 mesi fa
Qui Firenze liscio con ghiaccio... era un programma ideato e condotto da Narciso Parigi realizzato e trasmesso da Canale 48 di Firenze che aveva una rosa di ospiti fissi con qualche ospite straordinario per ogni trasmissione. Questa puntata del 13 Dicembre 1978 fu registrata negli studi di Calenzano in Via Dino Ciolli. Ospiti della trasmissione la compagnia dei 4 con Mario Marotta, Aldo Ceccherini, Carmen De Silva e Tiziana Allai. Tratto dagli archivi di mauro Montagni. Non esiste in rete nessun video identico, se non copiato da questo. Riversamento e digitalizzazione Dr. Fernando Menichini
Trascrizione
00:00Signori e signore, io ho il piacere di presentarvi la rinomata compagnia dei quattro specializzata
00:15nei testi di Samuel Bequet, Bertolt Brecht e García Lorca, vi prendono parte i grandi
00:25attori, Daniel Sottoscala, Paola Senzaquattrini, Enrico Maria Avellino, nel senso una fermata
00:48prima e io. Dunque lei sarebbe la nota scrittrice Flora Volpetti. Esattamente. Ed è venuta
01:09nel nostro manicomio per prendere alcuni appunti perché vuole scrivere un nuovo libro. E
01:13sì, voglio scrivere un romanzo ambientato al manicomio. Benissimo, io nella mia qualità
01:19di direttrice di questa clinica psichiatrica le mostrerò dei soggetti veramente interessanti.
01:25Guardi, due pazzi stanno venendo verso di noi. Voterlo. Vede, questo crede di essere
01:54Napoleone Bonaparte. Interessante. Vuole che lo interroghi? Sì, grazie, mi fa un piacere. Tu,
01:59chi sei? Napoleone e passati la seconda. E chi te l'ha detto che sei Napoleone? Il padre
02:14eterno. Non gli da feretta, io non gli ho detto nulla. Ciao Mario. Ciao. Ti vedo palido
02:43e macciato, ma tu stai male? Sto male, sì, sono ammalato. Vai da un medico. Sono andato,
02:49ma ho ordinato le iniezioni, ma non so dove andare a farmele fare. Vai in un ambulatorio.
02:58L'ambulatorio, sì facile, se era l'ambulatorio sarò bello andato. Devo andare proprio dove
03:03mi ha detto il dottore. Ah, e? Mi ha scritto anche qui sulla cosa, sulla ricetta dove devo
03:09andare. E dove? Ecco qua, guarda. Dunque, iniezioni di calcio e ascorbina. Sì, ma è un
03:18ricostituente questo, ma la strada dove devi andare a fartere, dov'è? Eccola qui, l'è scritta qui,
03:23chiari. Io devo andare in via endovenosa. No, e poi quest'imbecillo non ci ha messo neanche il
03:31numero, nulla. Via endovenosa e va. L'imbecillo sarebbe il medico. Io ho domandato anche alla
03:36guardia comunale, ho detto scusi, in dov'è via endovenosa? E lui che cosa ti ha risposto? Mi ha
03:41detto lì accanto a Piazza Antramuscolare, vado a cercarlo. Signora, signora. Sì, mi dica. Scusi
04:02tanto. Guarda, ho fuori un appuntamento. Sì, lo so, avrei bisogno di un favore. E mi dica,
04:07mi dica. Senta, ho tanta voglia di fumare una sigaretta. Mi dispiace, ma io non fumo. Non è
04:13mia idea di fumare, sono io. Bene, ma se non fumo non ho neanche sigarette. Ma io fumo le
04:18sigarette e ce l'ho. E allora se le fumi? Se le fumi, discorso, se le fumi. Se potevo,
04:24l'ho un po' idea come sto. Abbia pazienza, non me ne ero accorta. Mi dispiace tanto,
04:31scusi. Prego. Dove le tieni le sigarette? Ce l'ho in tasca lì qua, guarda. Mi spolti la mano
04:37per l'ammortire. Ecco la sigaretta. Abbia pazienza, me la frullo un pochino, sono dure.
04:43Sì, va bene. Grazie. Ecco, guardi, fatto. Che me la bocca, ecco, grazie. Va bene, così,
04:49ecco. Va bene così? Sì, grazie. Arrivederci, eh? Signora, oh signora. Assomma, abbia pazienza,
04:53ti ho detto che ho fullo un appuntamento. Oh, che mi lascia così, la guardi come sto. Lo
04:57capisco, mi dispiace, ma d'altronde cosa posso fare? No, dico, mi ho dato la sigaretta ma vorrei
05:01anche accendere. Abbia pazienza, ma se non fumo non ho neanche fiammiferi. Eh, ma io fumo
05:05fiammiferi, ce l'ho. Ah, capisco, beh, è così. Sono in tasca lì, attenta la mano, per l'amor di
05:11Dio. Sì, scusi. Pianino. Ecco fiammiferi. Me lo frega? Sì, ti lo frego, sì. Ecco,
05:20fatto. Grazie. Arrivederci, eh? Signora. No, ma ancora, ma abbia pazienza. Abbia pazienza,
05:27io ho detto me lo frega, lei mi frega tutta la scatola. Mi scusi, mi scusi, ero distratta.
05:34Arrivederci, eh? C'è anche qui, signora. Allora, scusi. Mi faccio un appuntamento. Vorrei
05:40fare due tirate, fatte bene. Me lo regge, grazie. No, signora, abbia pazienza, pianino,
05:46eh. La me la tira, abbia pazienza. No, la guardi come sto, e lei me la tira. Non me
05:52la tiri, pianino, eh, se non che fumo. Pianino, vabbè, pianino. Grazie. Così, va bene, così.
05:56Ecco. Ora, ora meglio. Piano piano l'impara. Ecco, non male. Un altro. Vabbè, l'ultimo via,
06:14ecco. Grazie, me la mette lì, perché ecco. Ecco, va bene. Grazie. Grazie tanto. Arrivederci.
06:24Arrivederci. Scusi, scusi, guardi, ormai ho perso l'appuntamento. Ah, mi dica. Mi tolgo
06:29una curiosità. Due, se posso. Eh, invalido, invalido di guerra. No, no, sono riformato
06:35di pace. Ah, capisco. Un incidente automobilistico. No, ma che no, no, io sono sempre a piedi,
06:41per l'amore di Dio, l'automobile non la posso vedere. Ah, ho capito. Ha avuto una paralisi.
06:47No, già, che paralisi, sì, ho le orme, mi ho dato la paralisi, mi vuol dare. Ma allora,
06:53scusi, mi tolgo una curiosità. Sì. Ma perché lei allora tiene i bracci così? No, perché
06:57mia moglie mi ha detto, vai fuori e comprami un pezzo di nastro lungo così qua. Ma allora.
07:18Ciao Mario, ma scusa, perché tieni la sedia così? Chi è? Sono io, sono qua. Dove qua? Qua.
07:31Ti ho chiesto perché tieni la sedia così. No, siccome, quando, eh? Ti ho chiesto perché
07:42tieni la sedia così. Ma cosa voci, non sono mica sordo. Tengo così perché sono stato
07:49dall'oculista. Cosa c'entra l'oculista? Mi ha detto che ho la vista stanca.
07:55Scusi signore, signore scusi, guarda, mi sta fermando l'orologio. Sate in minore per favore.
08:16Eh no signora, non glielo so dire. Lo sa perché? Perché mia moglie quest'estate l'è andata in mare.
08:21E che c'entra scusi? Quando mia moglie va al mare, l'orologio va al monte, ha capito? Ora
08:28prima lo ripigli. Ma come faccio? Devo sapere che ora è in tutti i modi. Ma scusi, non c'è
08:32l'intorno di un orologio? No, ma che ce n'era uno, l'hanno rotto i tempisti. Come faccio?
08:38Devo sapere, guarda, mi sta fermando l'orologio. Ma scusi, ma lei è fiorentina? Ma certo che sono
08:42fiorentina. E allora dovrebbe sapere a Firenze per saper l'ora. Non c'è mica bisogno di un
08:46orologio. Ah no? No, c'è un sistema. E allora me lo insegni, me lo dica. Io lo insegno sì,
08:51che sa cantare lei. Ma insomma mi arrangio. Ecco, la prova a cantare un pezzettino di
08:55canzone comunque. So, che mi sei arrangiato? Qualunque cosa, basta la canti via. Vola
08:59colomba bianca vola. Sì ma un po' in più forte. Più alta? Sì. Vola colomba bianca vola. E
09:07un basta, cantiamo insieme via. Vola colomba bianca vola. Ma che vi sembra che sta l'ora
09:19di cantare? E sono le due e mezzo di notte. Le due e mezzo signora, lo rimette. Grazie.
09:38Oh Mario, come va? Guarda Aldo, scusami. Io non ti posso salutare più. Come? Non mi puoi
09:52salutare? Siamo amici no? No, eravamo amici, ormai non siamo più amici. Non siamo più amici?
09:58Perché? Guarda io non ho neanche il coraggio di guardarti in faccia. Perché non mi vuoi
10:04guardare? Guardami, siamo amici. Lo so ma ti ho fatto una cattiva azione. Ma hai fatto una
10:09cattiva azione? Che cosa mi hai fatto? Senti Aldo io te lo dico, però fatti forza perché è una
10:15cosa grave, è grave. È grave? Sì. Che vuoi fare oggi non è più niente grave. Non mi dare una
10:23brutta notizia perché soffro di cuore. Soffri anche di cuore? Ho un soffio. Un soffio? Ogni
10:31tanto fa. Che ci vuoi fare? Te lo dirò piano piano. Eh dimmelo. Senti Aldo, sta su Aldo.
10:39Che c'è? Aldo io. Che c'è? Io sono l'amante di tua moglie. Ebbene solo per questo? Siamo amici
10:50più di prima siamo. Ma come Aldo, ma è possibile? Io ti dico che sono l'amante di tua moglie e tu
10:56dici siamo amici più di prima. Ebbene si capisce, queste sono stupitaggini. Come stupitaggini? Al
11:02tempo di oggi con cosa sono? Stupitaggini queste. Ma guarda Aldo, a parte tutto, ma l'azione che
11:08compiva tua moglie contro te, ma te l'immagini quando lei ti diceva che andava alla sarta,
11:12dalla modista, dal calzolaio, dal pellicciaio, non era vero. Non era. Veniva con me. Lo sapevo,
11:19lo sapevo. Come lo sapevi? Lo sapevo, si capisce che lo sapevo. Ma roba la pazza. Vedi Aldo,
11:26c'è un'altra cosa grave. Quando tua moglie veniva con me, io la pagavo come si paga una donna da
11:34strada. Hai capito? Le davo 20 mila lire. Facevi bene, facevi bene. Ai tempi d'oggi caro mio se
11:40non ci aiutiamo in famiglia come si va avanti? Ma Aldo allora sei un cinico sei? Ma come? Io ti
11:48dico che sono l'amante di tua moglie, che quando vado con lei la pago come si paga una donnaccia
11:54e tu non dici nulla. Che vuoi che dica? Io quando vado con tua moglie non gli do neanche una lira.
12:00Che lavoro, mamma. Ah Mario, Mario, ha letto il giornale? No. Ma guarda qui che lavoro. Che
12:20successo? Guarda, guarda che ingegnere ci sa. Costruito un ponte, due giorni dopo l'inaugurazione
12:29crolla. Guarda che lavoro, dimmi se. Lo so, ma vedi il fatto è che i ponti in Italia non li
12:34sanno costruire. No. Cioè non non li sanno controllare, cioè non sanno provare se regge o
12:43non regge. Collaudare insomma. Si non li sanno collaudare. No. No, perché vedi, per collaudare
12:47per un ponte bisognebbe fare una cosa. Prendere dei grossi torpedoni. Sì. Poi andare a Montecitorio
12:54e caricare tutti i deputati. Poi a Palazzo Madama e caricare tutti i senatori. Poi con questi grossi
13:01fulman, con tutta questa gente dentro, andare in mezzo al ponte e fermarli lì. Ora, se il ponte
13:07regge. Bene. E se non regge? Meglio. Grazie Mario. Signori, vi abbiamo presentato la compagnia dei
13:20quattro. Vi hanno preso parte? Tiziana Allare. Carmen De Silva. Aldo Ceccherini. Mario Marotta.
13:37Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

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