Il Museo d'Arte di Tel Aviv mette al sicuro quadri e opere

  • mese scorso
Roma, 14 ago. (askanews) - Anche l'arte è costretta a spostarsi nei rifugi anti-aerei: in questi giorni il Museo d'Arte di Tel Aviv, il più antico e fra i più prestigiosi d'Israele, sta trasferendo le opere in esposizione sottoterra, per proteggerle da un eventuale attacco dell'Iran in rappresaglia per l'uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh, assassinato il 31 luglio mentre si trovava a Teheran. La vendetta promessa dal regime degli ayatollah sta tardando e lasciando il posto a lanci di razzi dal Sud del Libano ad opera della milizia libanese filo-iraniana Hezbollah e a una snervante guerra psicologica per la popolazione israeliana.Tania Coen-Uzzielli, direttrice del museo, spiega: "In questi ultimi giorni, negli ultimi tre, quattro, cinque giorni, quando si è ripresentata questa nuova minaccia da parte di Hezbollah e dell'Iran, abbiamo capito che dovevamo prendere altre precauzioni. Così abbiamo tolto diverse altre opere d'arte e quelle che ritenevamo più a rischio. E poiché la situazione non è chiara e la minaccia è sempre presente, riteniamo che il luogo più sicuro per loro sia al piano di sotto, nei rifugi. In realtà, siamo custodi di queste importanti opere d'arte che sono sopravvissute alla Seconda Guerra Mondiale, la maggior parte di esse. Quindi, è importante perpetuare questi tesori per la prossima generazione".In effetti già nei giorni successivi all'assalto di Hamas il 7 ottobre 2023, alcune opere di maggior valore erano state trasferite sottoterra, ha spiegato Nathalie Andrijasevic, Assistant Curator of Modern Art del museo. Ora si è deciso di mettere al sicuro anche altri tesori. Così quadri di Klimt, Picasso, Chagall, Kandinsky, Renoir, Monet, Pollock, Roy Lichtenstein e tanti altri sono ora conservati nei rifugi per l'emergenza, su grandi reti verticali. Anche così, ha spiegato Andrijasevic, il museo organizza periodicamente mostre con molte delle opere trasferite, in una grande galleria sotterranea che è accessibile e vicina agli ascensori che portano ai magazzini-rifugio.

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00:00Anche l'arte è costretta a spostarsi nei rifugianti aerei. In questi giorni il Museo
00:05d'Arte di Tel Aviv, il più antico e fra i più prestigiosi d'Israele, sta trasferendo
00:09le opere in esposizione sottoterra per proteggerle da un eventuale attacco dell'Iran in rappresaglia
00:15per l'uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, assassinato il 31 luglio mentre si
00:20trovava a Teheran. La vendetta promessa alla regime degli Ayatollah sta tardando e lasciando
00:25il posto a lanci di razzi dal sud del Libano ad opera della milizia libanese filo-iraniana
00:29Hezbollah. E' una snervante guerra psicologica per la popolazione israeliana. Tania Cohen
00:35Uzielli, direttrice del museo, spiega.
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00:51nuova minaccia da parte di Hezbollah e dell'Iran, abbiamo capito che dovevamo prendere altre
00:55precauzioni. Così abbiamo tolto diverse altre opere d'arte e quelle che ritenevamo più
01:01a rischio. E poiché la situazione non è chiara e la minaccia è sempre presente, riteniamo
01:06che il luogo più sicuro per loro sia al piano di sotto, nei rifugi. In realtà siamo custodi
01:14di queste importanti opere d'arte che sono sopravvissute alla Seconda Guerra Mondiale,
01:19la maggior parte di esse. Quindi è importante perpetuare questi tesori per la prossima
01:25generazione.
01:26In effetti, già nei giorni successivi all'assalto di Amast, il 7 ottobre 2023, alcune opere
01:32di maggior valore erano state trasferite sottoterra, ha spiegato Natalia Andriasevich, assistant
01:38curator of modern art del museo. Ora si è deciso di mettere al sicuro anche altri tesori,
01:44così i quadri di Klimt, Picasso, Chagall, Kandinsky, Renoir, Monet, Pollock, Roy Lichtenstein
01:50e tanti altri sono ora conservati nei rifugi per l'emergenza, su grandi reti verticali.
01:56Anche così, ha spiegato Andriasevich, il museo organizza periodicamente mostre con
02:01molte delle opere trasferite in una grande galleria sotterranea che è accessibile e
02:06vicina agli ascensori che portano ai magazzini rifugio.

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