• 4 mesi fa
L’INTERVENTO DI SERGIO FOGAGNOLO.
Piazzale Loreto, Milano, sabato 10 agosto 2024: tradizionale manifestazione in ricordo dell’80esimo anniversario dell’eccidio dei Martiri trucidati dai nazifascisti e lasciati esposti a monito sulla piazza il 10 agosto del 1944 (Antonio Bravin, Giulio Casiraghi, Renzo Del Riccio, Andrea Esposito, Domenico Fiorani, Umberto Fogagnolo, Giovanni Galimberti, Vittorio Gasparini, Emidio Mastrodomenico, Angelo Poletti, Salvatore Principato, Andrea Ragni, Eraldo Soncini, Libero Temolo e Vitale Vertemati). Quella tragica mattina quindici tra partigiani e antifascisti vennero prelevati dal carcere di S.Vittore e portati in piazzale Loreto, dove furono fucilati da un plotone di esecuzione composto da militi della legione “Ettore Muti” guidati dal capitano Pasquale Cardella, ma che agivano agli ordini del comando tedesco, in particolare del capitano delle SS Theodor Saevecke, noto in seguito come boia di piazzale Loreto, allora comandante del servizio di sicurezza (SD) di Milano e provincia (AK Mailand).
Video realizzato per la sezione dell’ANPI di Crescenzago, quartiere della Zona 2 di Milano.

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Trascrizione
00:00In questo caso a Sergio Fogagnolo, figlio di Umberto Fogagnolo.
00:15Cittadine e cittadini, compagne e compagni, amiche e amici, vi ringrazio di essere qui
00:36così numerosi, malgrado il caldo torrido e il periodo di ferie.
00:43La vostra costante dedizione, come quelle delle molte istituzioni qui presenti, che saluto
00:50e ringrazio di cuore per la loro partecipazione, attenuano l'immutato dolore dei familiari
00:58delle vittime del nazifascismo, assassinati 80 anni fa.
01:06Ve ne siamo riconoscenti e vi ringraziamo cordialmente.
01:11Non so se il prossimo decennale, ammesso che io ci arrivi, sarò in grado di partecipare
01:19Colpo dunque questa occasione per fare una chiacchierata tra amici e con i miei fratelli
01:28di sangue, volendo comprendere in queste tre parole tutti gli orfani delle strage nazifasciste
01:37presenti o no.
01:40Prima però vorrei ringraziare Anna Scavuzzo, vice sindaca, e Pierfrancesco Maran, neodeputato
01:49europeo ed ex assessore alle politiche della Casa, ma anche la sezione Ampi 10 Agosto.
01:57Senza il loro aiuto oggi non avremmo potuto inaugurare questo largo dedicato ai nostri
02:0615 partigiani, come da tempo avevamo richiesto.
02:12Quindi un grande grazie a tutte e tre.
02:19Per anni una storiografia classista ha imposto canoni narrativi della resistenza che premiavano
02:27la partecipazione operaia, relegando in secondo piano quella cattolica, azionista, socialista
02:35o liberale che nel dopoguerra avrebbero potuto facilmente affermarsi come potenziale classe
02:43dirigente laica o confessionale.
02:47Solo per citarne alcuni, il cattolico Vittorio Gasperini, un eroe che è quasi ignorato nella
02:58storiografia dei 15, perché ha ruolato direttamente dall'Office of Strategic Services americano
03:07e attivista del movimento cattolico clandestino che darà vita poi alla democrazia cristiana.
03:16Mio padre, rappresentante del partito d'azione nel CL Sestese e referente di parli per la zona
03:28briantea, il cui ruolo nella narrazione della resistenza è stato molto circoscritto, principato.
03:38Un vero maestro che ha trasmesso ai suoi amori e ai suoi alunni l'amore per la libertà,
03:46facendo loro un dono indimenticabile e indimenticato.
03:52In tutt'altro contesto, Alfredo Pizzoni, il banchiere della resistenza, di simpatie liberali
04:01ma senza tessere di partito, fu estromesso malamente dalla presidenza del CLN Alta Italia
04:09due giorni dopo la liberazione perché non politico, benché avesse ricoperto quel ruolo
04:18con onore, efficienza e grandi capacità di mediazione per gli oltre 20 mesi della resistenza.
04:29Il finanziamento alleato del movimento clandestino perché la resistenza costa
04:35e il suo non facile trasferimento di quei fondi dalla Svizzera in Italia
04:41si deve al suo fluente inglese e alla sua rete di relazioni professionali.
04:48Eppure, nella narrazione resistenziale classista, Pizzoni è un grande assente.
04:57Ma per Abramo Oldrini, che la guerra di liberazione l'aveva fatta sul serio,
05:03come per tutti i sestesi legati alla resistenza, mio padre era l'ingegnere, tra virgolette e senza cognome.
05:13A Sesto, dove c'erano 40.000 operai, gli ingegneri ce n'erano un sacco,
05:21ma solo mio papà era l'ingegnere e basta.
05:26Aveva fatto amicizia con l'operaio Casiraghi, comunista, ed è sconfinato perché ne stimava la grande intelligenza,
05:36tanto che insieme a lui organizzò gli shopperi del marzo 43 e 44.
05:44Affratellati, morirono insieme qui, assassinati dai fascisti.
05:52L'ingegnere, che già nel luglio 43, rischiando la pelle, andava nelle officine della Falc e della Breda,
06:00della Pirelli e della Ercole Marelli, a fare comizi per difendere i diritti degli operai,
06:07per raccogliere adesione alla resistenza e per organizzare gli shopperi.
06:13Che nelle montagne lecchesi e ossolane portava armi ed esplosivi ai partigiani, insegnando loro ad usarle.
06:23E che in pianura, in riunioni clandestine con i CLM aziendali,
06:29coordinava le azioni politiche di sabotaggio della produzione bellica.
06:35Ed era sempre l'ingegnere che, rischiando la vita, andò in questura a incontrare il vicequestore Mendia
06:45per trattare la libertà di cinque partigiani se stesi arrestati,
06:52offrendo in cambio il passaggio di Mendia alla resistenza, ormai sicuramente vincente.
07:00Ho convinto. E uscì dalla questura libero.
07:05E qualche giorno dopo anche i cinque partigiani se stesi uscirono liberi.
07:12La guerra di liberazione è una guerra asimmetrica fra due eserciti nazifascisti,
07:20bene organizzati e bene armati.
07:23È un pugno di straccioni, armati alla pelle meglio,
07:28che si scelgono democraticamente i capi ma non hanno divise per ripararsi dal freddo invernale,
07:36né un finanziamento certo che possa garantire armi, munizionamento, vestiario adeguato e cibo.
07:44Inferiore per numero armi e mezzi,
07:48l'esercito degli straccioni ha solo la possibilità tattica del mordi e fuggi,
07:55per fare con il vantaggio della sorpresa il maggior danno possibile
08:00e abbandonare in fretta la zona di combattimento per evitare la reazione nemica.
08:07La risposta dei nazifascisti sono le criminali rappresaglie.
08:14Il rapporto è di uno a dieci per ogni morto nazista,
08:18ma spesso la rappresaglia è decisa anche senza il morto nazista
08:25e anche in assenza di azioni partigiane o di loro formazioni.
08:31Non c'erano partigiani a Sant'Anna di Stazema,
08:36560 civili massacrati per niente, prevalentemente donne, vecchi e bambini.
08:50Tra due giorni anche lassù i miei fratelli di sangue ricorderanno Mesti
09:00l'ottantesimo anniversario delle ferate a strada.
09:05La decisione di attuare la rappresaglia ha il suo scopo di terrorizzare la popolazione civile,
09:12eliminando ogni possibile simpatia per la resistenza.
09:17È la politica della terra bruciata, applicata con ottimi risultati nell'est Europa
09:26e pedestremente replicata dai nazisti nell'italietta della Repubblichina.
09:35Negli anni Cinquanta, in nome dell'alleanza atlantica tra Germania federale e Italia,
09:42si decise di attuare un'analoga e speculare politica del passato
09:48per salvare i criminali di guerra dei rispettivi paesi.
09:52Nel novembre Cinquanta il deputato della CDU, la democrazia cristiana tedesca per intenderci,
09:59Heinrich Hofler, e il segretario generale del nostro Ministero degli Esteri,
10:05dottor Vittorio Zoppi, firmarono un accordo segreto
10:11col quale il governo italiano si impegnava a concedere la grazia ai criminali di guerra tedeschi,
10:20ma non a Herbert Kappler, imputato del massacro delle forze ardentine.
10:28Nell'ottobre Cinquantanove il procuratore capo del Tribunale militare di Roma,
10:34dottor Massimo Tringali, si presentò all'ambasciatore tedesco a Roma,
10:41dottor Kleiber, per parlare dei processi dei criminali di guerra nazisti ancora aperti,
10:50dicendo chiaro e tondo che non aveva nessuna intenzione di riprendere le indagini,
10:58tantomeno di inoltrare richieste formali per rintracciare l'imputato.
11:05Infine gli disse che l'Italia, per motivi di politica interna,
11:12non aveva nessun interesse a riaprire il problema delle stragi naziste.
11:17Tringali era tanto bravo che non aggiustava le sentenze come certi dilettanti di oggi,
11:26aggiustava addirittura le indagini senza più nessun bisogno di aprirli i processi.
11:33Così si è formato l'armadio della vergogna.
11:37Tra i 695 fascicoli dormienti c'era anche quello della strage di Piazzale Loreto.
11:44Grazie a Tringali noi famigliari dovemmo aspettare fino al dicembre 1997
11:55per poter portare in tribunale il criminale di guerra Teodor Seveche,
12:01ormai unico ancora in vita dei 18 responsabili tra nazisti e fascisti.
12:10Insomma, con il teorema Tringali siamo noi, io e i miei fratelli di sangue
12:19che paghiamo il conto per salvare la pelle dei criminali di guerra nazisti e fascisti.
12:29Eppure c'è chi ci vorrebbe mudi testimoni di una storiografia classista scritta nel marmo,
12:38indifferente alla storia che evolve e incapace di interpretare il presente
12:45con gli strumenti critici della resistenza e di valori iscritti nella nostra Costituzione.
12:52Invece no, siamo cittadini attivi e consapevoli che la Costituzione la praticano e la vivono.
13:02A distanza di 80 anni dalla strage c'è ancora chi vuole una memoria condivisa
13:10delle complesse vicende di Piazzale e Loreto tra l'agosto 1944 e il fine aprile 1945.
13:18Ma l'unica cosa in comune tra le bombe di Viale Abruzzi, la strage nazifascista
13:28e l'esibito corpo del tiranno e dei suoi gerarchi è il dolore del bimbo che perde il padre,
13:36sia egli l'innocente passante di Viale Abruzzi o il partigiano incolpevole vittima della strage della Ritorsione.
13:45Quasi sicuramente i familiari dei caduti nell'azione della guerra di liberazione di Viale Abruzzi,
13:54vittime innocenti e occasionali della guerra civile, addeviteranno il loro dolore ai combattenti per la libertà.
14:05Eppure sappiamo che tra loro c'è anche chi ha saputo storicizzare l'evento
14:13e capire che la causa della morte del suo familiare è stata la guerra civile.
14:23Conseguenza della sciagurata decisione di Mussolini di barattare la sua libertà con quella dell'Italia
14:33e che infatti i nazisti occuperanno velocemente.
14:38Difficilmente invece i familiari dei gerarchi fascisti si renderanno conto che la mancanza di libertà,
14:47i morti della seconda guerra mondiale e della guerra civile insieme a loro troppo spesso esibito strapotere
14:57sono le cause della rivolta contro il fascismo che finì la sua parabola qui in piazzale Loretto
15:05che a prigioniero dei propri pregiudizi considerava responsabili a priori i partigiani.
15:14Infatti per un fascista è inconcepibile l'idea che un partigiano possa mettere consapevolmente a rischio la propria vita
15:26per conquistare la libertà e la democrazia, valori assolutamente ignoti al fascismo.
15:36E ora ho una bella notizia per voi, ho finito.
15:42Vi ringrazio per la cortese attenzione cittadine e cittadini milanesi.
15:48Viva la libertà, viva la democrazia, viva la repubblica una e indivisibile nata dalla resistenza.
15:59Grazie.
16:05Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
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17:05Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
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