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Chi è d'accordo con l'ergastolo di Alessia Pifferi la gravità a livello umano è disarmante...

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Trascrizione
00:00Ergastolo per Alessia Piferi colpevole, secondo la Corte d'Assise di Milano, di aver lasciato
00:05sola per cinque giorni e mezzo la figlia di Ana, morta a distenti e disidratazione.
00:09Secondo i giudici, la donna è stata guidata da un futile ed egoistico movente, vale a
00:15dire regalarsi un proprio spazio di autonomia, nella specie un lungo fine settimana con il
00:19proprio compagno, rispetto al prioritario diritto dovere di accudire la figlioletta
00:24di un anno e mezzo.
00:25La sentenza risale allo scorso 13 maggio.
00:29Nelle scorse ore sono state rese note le motivazioni scritte nere su bianco dai giudi.
00:34In una cinquantina di pagine si ripercorre la tragica vicenda della bimba abbandonata
00:39e deceduta nel luglio 2022 nell'appartamento di Via Parea, a Milano.
00:44La piccola è stata trovata senza vita nel suo lettino, con accanto un biberon di latte
00:49e una bottiglietta d'acqua.
00:50A provocare la morte un quadro di disidratazione spiccato.
00:55Nella casa non sono stati trovati altri alimenti per bambini, ulteriore segno di trascuratezza.
01:00Per la corte, presieduta dal giudice Ilio Mannucci-Paccini, Pifferi si è macchiata
01:06di un reato di elevatissima gravità, non solo giuridica, ma anche umana e sociale.
01:11La donna 38enne in aula ha assunto un comportamento caratterizzato dal de-responsabilizzazione,
01:17provando a sostenere i circostanze oggettivamente e scientemente false.
01:21Inoltre ha accusato il compagno di essere stato l'artefice morale dell'accaduto.
01:25Per i giudici una serie di elementi che dimostrano che Alessia Pifferi abbia una carente rielaborazione
01:31critica.
01:32Non perdeva occasione l'imputata, si legge sempre nelle motivazioni della sentenza, nel
01:37corso del suo esame dibattimentale, per sottolineare come lui non accettasse la presenza di Diana
01:42e come la bambina per lui fosse un intralcio, come proprio a seguito di un litigio con l'uomo,
01:48che l'aveva anche intimorita, avesse desistito dal proposito di rientrare a casa lunedì
01:5218 luglio.
01:53La madre è giuridicamente investita, come tutti i genitori, di una specifica posizione
01:59di garanzia verso i figli e deve tutelare, tra l'altro, la vita e l'incolumità dei
02:03minorenni, essendogli espressamente demandato un dovere di cura, mantenimento e assistenza
02:09della prole.
02:10Sempre i giudici, la donna sin nell'immediatezza si professava consapevole di aver tenuto,
02:15per il suo desiderio di avere proprie spazi autonomi, una condotta sbagliata e pericolosa
02:20per l'incolumità della figlia.
02:21Falso che comprendeva e metteva a fuoco tali circostanze solo a seguito del percorso psicologico
02:27seguito in carcere.
02:28Nella sentenza viene sottolineato come la signora Pifferi abbia la capacità di intendere
02:33e volere ma per salvaguardare se stessa non ha avuto alcun tentennamento a mentire.
02:37Nel caso di specie deve attribuirsi alla Pifferi, con ragionevole certezza, la concreta previsione
02:43dell'evento morte della figlia, benché accadimento non intenzionalmente e direttamente voluto,
02:48aggiungono i giudi.
02:49La Pifferi è stata condannata per omicidio volontario aggravato dai futili motivi, ma
02:55non premeditato, per sua stessa ammissione, aveva certamente coscienza e volontà del
02:59disvalore della propria condotta di abbandono e della pericolosità della stessa perdiana.
03:04Tanto da mentire alla madre e dallo stesso compagno su dove si trovasse la bambina, riferiva
03:09alla madre di averla portata con sé, mentre riferiva al compagno che la bambina si trovava
03:13al mare dalla sorella.
03:14A pesare nella sentenza anche il fatto che non era la prima volta che la madre 38enne
03:20abbandonava la figlia.
03:21Si è scoperto che una simile dinamica si era già verificata.
03:25Nel primo fine settimana di luglio la Pifferi abbandonava Diana dal primo pomeriggio del
03:292 luglio al tardo pomeriggio del 4 luglio, per poco più di 48 ore.
03:33Nel secondo fine settimana di luglio l'imputata abbandonava la piccola per circa 72 ore, dal
03:38tardo pomeriggio dell'8 luglio e sino all'11 luglio.
03:41Poi l'ultimo abbandono, quello durato 5 giorni e mezzo, e la morte di Diana.

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