Brunetto Salvini in Nonno Ottavino. Dalla trasmissione Superclasse - Teleregione. Gennaio 1989

  • 2 mesi fa
Brunetto Salvini in una simpatica gag di Nonno Ottavino. Tratto dalla trasmissione Superclasse 15a puntata, prodotta per Rizzoli RCS dal CPT di Calenzano e trasmessa da Teleregione Toscana. 1989. Tratto dagli archivi di Mauro Montagni.
Riversamento e digitalizzazione Dr. Fernando Menichini. Nastro fortemente deteriorato da ambiente umido di archiviazione. Non pubblicate materiale del canale senza la mia autorizzazione. Se avete da fare dei reclami prima di far partire l'azione sanzionatoria (che a voi non porta nessun vantaggio) contattatemi, anche perchè si tratta di materiale introvabile del quale ho fatto la digitalizzazione da nastro master originale che comunque non è in vostro possesso

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Transcript
00:00è venuto a trovarci da Casino Royale un amico nostro e vostro bambini pensate qui con noi
00:24a superclasse stasera il nonno Ottavino eccolo il nonno Ottavino benvenuti come stai lei? Bene grazie come stai?
00:34Un giorno mi levo una domanda, lei che sarebbe la maestra? Non proprio io presento qui a superclasse lo
00:41sa che siamo a superclasse? Si ci sapeva anche noi il capo classe quando si andava a scuola ma mi
00:46levo una curiosità, quelli erano bambini ma quelli che c'erano prima erano ripetenti? No erano
00:53genitori perché c'erano anche genitori da noi, li avevo presi per ripetenti io, oddio, no quando andavo a scuola
00:59io ce n'era uno che l'aveva fatto otto anni la prima si chiamava cervellone di soprannome
01:05immagino poi come è finita l'hanno passato? Si l'hanno passato per forza ma insomma non lo
01:12diamo che l'andava a finire no perché a tempi nostri ci sapeva la maniera di mettere il soprannome
01:19ancora no ora meno ora meno, senta ma lei ha visto l'età si vuol mettere a sedere la facciamo
01:24mettere insieme in mezzo alle pompone, sono ancora in gamba, meglio non provare, vorrei dire una cosa prima di tutto vi
01:30porto il saluto di tutti i bambini del fiorino d'oro, ecco allora, di tutti i canterini perché
01:35cantano le canzoni, si mettono a sedere, io metto via il canto a lei, grazie ragazzi, tu ti chiami di? Barbara, che tu hai colati i fronzoli così, no perché tu devi sapere quando c'erano ragazzi noi vicini
01:56c'erano delle birbe anche noi sai e ci mettevi il soprannome uno si amava granchio lo sa perché
02:04si amava granchio, sì perché nel mio nome ora avevamo tutti i giradischi e ossi e mangianassi che avevamo, fichetucche, lacchi lacchi
02:15tutta quella roba lì, allora c'era il cine e basta, ma per andare al cine bisognava fare dei grandi servizi perché i genitori altri non ce li davano
02:25allora si inventava qualche cosa senza gratis al cine, e c'era questo ragazzo che noi si amava granchio perché
02:33sapete come camminano granchio? All'incontrario, allora lui si metteva all'uscita del cinematografo capito? Quando gli usciva tutta la gente
02:41in avanti lui camminava all'indietro capito? Fino a che non aveva raggiunto l'entrata del cine e l'entrava lì, questo si chiamava granchio
02:50granchio era, ma ora potete venire e mangiare tutta questa roba nella carta, la mangiate ho detto, la mia roba da mangiare
03:04o bambini c'è da fare, l'ha detto la professoressa e la signorina c'è da fare, c'è da fare le fattorie, le fattorie sì con gli animali
03:14ecco tanto ce n'è poi gli animali a fare la panacchia ragazzi, volevo dire quando noi eravamo ragazzi allora non era come ora
03:23avevamo tutta la roba da mangiare, la buona, tutte le crocchettine, le fraschettine, quelle le si svoltano e si vincono i premi
03:32allora in casa mia c'era di morto, stufato e di pelliccia, sai cosa è lo stufato e di pelliccia? Di morte, fatate e poca ciccia
03:42ma il mio papà era sempre pronto perché la mia mamma e la mia donna facevano la prodaglia di minestre
03:49quando arrivavo a casa, ho capito professoressa, sono la presentatrice, non sono la professoressa, ho capito professoressa
03:56ho capito della professoressa, ho capito della professoressa, se forse la meraviglia vuoi che la vedo?
04:06dunque quando tornava il mio papà a mangiare e la mia mamma mi preparava quella sbobicella capito?
04:13era una minestra con qualche pastina dentro, il mio papà andava lì e tirava su, tirava su, tirava su
04:20ma non trovava la pasta e gli diceva Rosa, mi chiamava Rosa la mia mamma
04:25tu ci hai messo punta pasta, guarda per bene, guarda per bene ti ho messo le stelline, sai le stelline di pasta fatta a stelline
04:36il mio papà diceva, per me è di molto tenebroso questo tempo perché di stelle è nero poi, è nero
04:46è vero, è vero, allora ragazzi da allora, senta professoressa, lei la mi dice quando devo andare via?
04:55perché io ho capito che con l'età non ci si rende più conto, perché i bambini da allora non si chiedevano
05:05tutti svegli, tutti alla pace, guarda che l'ha tirata, ha fatto un animale, un orso, bravi sono
05:15dicevo anche da noi c'erano ragazzi furbi, mi ricordo c'era Fonci, si chiama Fonci ragazzi, Fonci
05:22lui era il figliolo di Pizzicagnolo, allora andava da Pizzicagnolo, lui era il vinaio che faceva panini
05:30una volta voleva impillarlo un giro questo ragazzo, ha capito professoressa, e l'andò un cliente
05:37dice ora si va a fargli uno scherzo, e lì dentro li fanno, Fonci si chiamava questo bambino, Fonci sarebbe
05:43stato il figliolo di padrone della fiaschetteria, ci fanno un panino, e Fonci gli disse, il che la ci vuole dentro
05:54e questo diceva, mettici due fettine di elefante, questo ragazzo Fonci lo guardò un pochino, l'andò
06:03già sul banco, l'andò, fece finta di andare da questo babbo, poi ritornò, ha detto il mio babbo il panino
06:12all'elefante non ne puoi fare, per via di che? Perchè per due fettine d'elefante uno mi rimette
06:19però vi voglio raccontare anche questa, perchè io ho un genero capito professoressa, ce ne avrò
06:30trocento di generi io, non generi alimentari, generi che hanno bambini, anche che hanno bambini
06:37se non sarebbe nonno, che gli è impiegato alle poste, questi giorni le arriva tutte le letterine di Natale
06:45per Gesù il bambino no? Ecco, mi ha raccontato che l'altro giorno erano lì a smistare la posta sai
06:52un po' qua, un po' là, un po' qua, un po' là, per questo, per quell'altro, quando da una letterina
06:57te tu ti chiami? Barbara, ecco allora si sbagliava con la professoressa, ma dunque diceva, ci arriva
07:04questa letterina e gli sbua da una busta la letterina, sicché tutti egli delle poste fanno, leggiamo
07:11che c'è scritto, ha capito professoressa? E pigliano e leggono c'è scritto, caro Gesù bambino
07:18il mio babbo l'è disoccupata, la mia mamma l'è malata, la mia sorellina l'è andata a lavorare
07:26l'hanno buttata fuori, un altro fratellino che lavorava un pochettino anche lui l'hanno licenziato
07:33si vorrebbe passare il Natale un po' per bene, mandami un milione, sicché, ha capito?
07:41Quei tutti, i mi genero e tutti i posti dice, ma come si fa poi lo figlio, facciamogli una colletta
07:49e gli fecero, e gli fecero, grazie, e gli fecero una colletta, e ne accattarono un mezzo milione
07:57poi ne lo misero nella busta e ne ne portarono i posti, ne portarono la posta e gli portò il mezzo milione
08:04a questi giorni, mentre rismistavano la posta, mentre rismistavano la posta, rividero una busta
08:18con la solita alligrafia, ha capito professoressa? Questo dice, lei bambino gli sei mandato il mezzo milione
08:25lui gli aveva scritto a letterina, caro Gesù bambino, non c'è una rira, mandano un milione
08:29noi si è fatto la colletta, gli sei mandato un mezzo milione, guardiami che gli ha detto di risposta
08:33a Gesù bambino, l'ha aprito e ce l'ha scritto, caro Gesù bambino, te ti ringrazio perché tu mi hai mandato mezzo milione
08:45ma io ce l'ho con quei pocoponi dei postini che mi hanno fregato l'altro mezzo milione
08:52davvero è vero, bellina, bellina eh professoressa, però vi volevo dire che è vero e noi quando si è
09:04silenzio, ecco bravo mi faccia un po' a far silenzio, quando gli ho detto tre volte silenzio
09:09mi ha detto io è bello e fatta, bravi, seguite a fare gli animali, ci mancherebbe altro, guarda quello
09:16che è bravo, accidenti, si dicevo io quando c'erano noi, per merenda che ci davano a noi
09:25pigliavano una fetta di pane, l'anzuffavano nell'acqua e poi dopo ci mettevano un po' di zucchero
09:33quella l'era la nostra merenda, è vero, però l'era anche più bella in tempi nostri perché gli usci delle case
09:41gli erano aperti, quando quello che gli stava di fronte gli aveva bisogno gli andava da quello davanti
09:48gli diceva c'è un po' di sale? Si, che mi dai qualche cosa? Si te lo do, non c'era bisogno, ci si aiutava
09:54fra la gente, pensatevi ma c'erano le cambiale, ci sono ancora, ma prima quando uno magari gli aveva
10:01firmato una cambiale perché si era fatto prestare soldi, se al giorno della scadenza non la pagava
10:08si ammazzava, ora si ammazza quello che gli andava bene invece, però ci si voleva bene, ci si aiutava
10:19ora io ne ne dico a tutti i miei generi, cercate di ritornare un pochino più indietro a tempi
10:28che ti ho fatto per te, che ti ho fatto, tu hai una pom pom anche te, ma un po' un po' un po' e un po' un po' un po' più
10:36Bellina, vero professorezza, che merita, la di Dio, un po' un po' un po' e poi un po' un po' un po' più
10:45l'accidenti hanno lasciato che siamo tu e io ragazzi, ora ti andiamo via, ti andiamo via
10:54sono degli altri bambini, sono quelli un po' più grandi perché ora io vado alla misericordia di Galluzzo
11:01io sono un confratello della misericordia di Galluzzo, si va lì all'ora quando c'è bisogno
11:08si porta l'archetipo, poi va a fare un'ora a telefono amico, la gente l'ha bisogno, l'è sola
11:17perché quando l'è sola la notte ti telefonano, io gli racconto due o tre bruburella di questo genere
11:24è qui e la gente la si riaddormenta, anche perché voglio dire, i bambini, i mezzanieri che sono là
11:32ma noi vecchiucci ricordatevi che alla nostra età si sarà borbottini, ma si può essere ancora utili
11:42ciao e grazie, arrivederci professorezzi, ciao, aspetti un attimo, no via, aspetti un attimo
11:48arrivederci professorezzi, aspetti un attimo, no vatti, arrivederci, io volevo dire, si
11:54oh no ragazzi si sciuccia stasera, non è che per me, si l'è per lei o meglio, per la persona che interpreta il nonno Ottavino
12:03ah per chi l'è? per un letto saltino, che tra parentesi è il nonno sul serio, oh si si appunto
12:17una volta quando facevi il nonno mi truccavo, ora non c'è più bisogno, ora vada in naturale
12:24comunque se tu lo sai a me però, perché tu sei lì, il biscottino ti piace?
12:30questi sono, un libro va bello, ragazzo di bubera, è classico, molto bello, e questo poi quando Federico, Federico come lo chiamano?
12:38Federico, Federico lo chiamano, Federico, no lo chiamano, si chiama Federico, si lo so, ma pensavo il tuo genere lo chiamasse in maniera un po' più tedesca
12:45no, dimmi, quando sarà più grande ti farai leggere questo perché parla degli animali che si trovano in città, molto bene
12:52sono piccioni, gatti, cani, passerotti, e poi biscotti alla ditta a ghiotta, vorremmo salutare, già che ci siamo, anche la Lucilla e Federico
13:00te eh? si, salutare anche te la Lucilla e Federico, vabbè io ho già salutato, io sono di presenza, sei di presenza
13:06bene grazie, un grosso applauso e grazie per essere venuti, ciao grazie

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