Chiara Francini, lo spettacolo a Coreglia Antelminelli

  • 2 mesi fa
Transcript
00:00sgrammaticata, diversa, come da sempre appaio io. Ma se le guardate bene, quelle parole che le
00:08danno vita, una ragazza come io, vi restituiranno un'immagine bella e profumata, come la verità.
00:16Una ragazza sì, ma come io. E in quell'io ci sono le ginocchia, le brisole, le risate,
00:23le lacrime di ognuno di noi. Così d'arcobaleno. E la prima persona a cui ho chiesto il ricordo,
00:32la prima persona che ho interpellato, è colei che per nove mesi mi ha tenuto nel suo liquido
00:39amniotico caldo, denso, avvolgente, tipo vaselina. Colei che giunta la scadenza,
00:47perché ogni cosa bella per essere tale ce la deve avere, mascaraventato e nuda,
00:54senza mutande, di fronte a degli sconosciuti vestiti di verde, degli uomini con delle mascherine e
01:00delle ciabatte a forma di fagiolo, che erano lì, che mi aspettavano al barco e mi volevano,
01:04mi volevano. Io cercavo di rimanere appigliata alla mamma. Gli dicevo, vi prego, vi prego,
01:09lasciatemi qui, voglio stare soltanto con la mamma. Ma quelli stavano lì e desideravano che
01:13io piangessi, urlare, dovevo con tutta l'aria che avevo in corpo. Si alzava alle 4 di mattina
01:19e andava ad aprire l'ufficio postale a Campo di Marte e poi faceva l'istruttore di scuola guida
01:26e ritornava a casa alle 22. Ma il mutuo era molto grosso. Io penso che il babbo abbia fatto
01:34prendere la patente a tutti gli abitanti di Brozzi, Peretola e Campi.

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