• 3 mesi fa
Corse clandestine in moto organizzate da giovani motociclisti, nella zona industriale di Riccione. Un fenomeno che da qualche tempo era stato segnalato più volte nell’area: nella notte tra lunedì 22 e martedì 23 luglio gli agenti della polizia stradale sono intervenuti per fermare una gara quasi da «record»: 100 persone tra partecipanti e spettatori si erano dati appuntamento con cinquanta veicoli portati sul posto per le corse. Di questi, 14 ciclomotori sono stati immediatamente sottoposti a sequestro amministrativo, ai fini di confisca, ed a carico dei relativi proprietari sono state elevate altrettante sanzioni amministrative. Dall’esame dei veicoli sono spuntati fuori pistoni maggiorati, rapporti di marcia modificati, centraline alterate e impianto di iniziazione e alimentazione maggiorati. Ed è emersa anche la mancanza di tutti i sistemi di sicurezza quali specchietti retrovisori, frecce di segnalazione, pedane poggiapiedi e strumentazione di bordo. Sono dettagli non da poco. La pericolosità di queste modifiche è notevole se si considera che i mezzi ritenuti maggiorati nelle prestazioni abbiano comunque mantenuto i sistemi di sicurezza (impianto frenante) originali, quindi non più in grado di permettere l’arresto della marcia entro gli spazi previsti. ​Tra i partecipanti segnalati risultano anche parecchi minori, affidati ai genitori sul posto. L’operazione era stata preparata dalle forze di polizia: per questo è stata predisposta una chiusura con le auto di servizio delle strade adiacenti l’area di «gara», così da dissuadere dall’intento di provare eventuali fughe di persone (ai fini di sicurezza dei presente), mentre altri agenti, durante le esibizioni, sono intervenuti all’interno del circuito improvvisato per sottoporre a controllo i veicoli e procedere all’identificazione delle persone.

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