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Pietro Rinaldi ha ottant’anni e vuole essere lasciato in pace. Se già fatica a sopportare se stesso, figuriamoci gli | dG1fZGZ4Zk9jWS0yRVk
Transcript
00:00Signor Rinaldi, deve dirmi se riconosce sua figlia.
00:09Marcello, il ragazzo non può stare con me.
00:14Confesso che lo sento un po' come un dovere occuparmi di Mattia.
00:18Quando parto?
00:19Quando vuoi.
00:21E come vado?
00:22Ti porto io.
00:23Un, due, tre.
00:28Ma voi dov'è che andate?
00:29Andiamo verso Roma, noi.
00:30Allora siamo di strada.
00:39Lui è Pietro Rinaldi.
00:40Lei è un grandissimo scrittore, mi permetta di dire.
00:43Un euro.
00:44Lo sai la fatica che fa uno a scrivere un romanzo?
00:48Ma noi davvero dobbiamo andarci da questo zio?
00:50Cos'è?
00:51È l'elenco di quelli che mi stanno sul cazzo.
00:56Pietro non c'è mai stato, non mi ha fatto niente.
00:58Mattia!
00:59Tu vuoi solamente liberarti di me?
01:01Io non posso aiutarti, sono solo.
01:04Sai una cosa?
01:05Anche io sono solo!
01:08Non riesco a ammazzarmi, coglioni.
01:11E invece sei ancora vivo, papà.
01:20Sei ancora vivo.

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