L'AUTONOMIA REGIONALE DIFFERENZIATA - Rischi della Legge- Relaziona: E.Mancini

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00:00:00Se osserviamo lo sfascio della sanità differenziata nelle regioni meridionali
00:00:05ed in particolare nel nostro territorio, con lo scandalo di un ospedale la cui
00:00:12costruzione aspettiamo da oltre 14 anni, sono bastati LEA, l'analogo dei LEP, a
00:00:20garantire un'assistenza territoriale omogenea su tutto il territorio
00:00:24nazionale, la realtà è sotto gli occhi di tutti e dobbiamo ringraziare i medici
00:00:30cubani, se ancora in Canabria abbiamo un minimo di assistenza.
00:00:36Mi parlerò dell'autonomia regionale differenziata, un argomento apparentemente
00:00:40complesso, però poi tirando tutte le somme è abbastanza semplice, se si scioglie
00:00:46bene, come si dice, cioè se si risolvono i problemi di interpretazione delle norme
00:00:51costituzionali e quindi le norme giuridiche importantissime.
00:00:56In questa slide voi vedete 4 anni, 1948, 1970, 2001 e poi gli ultimi due, 2022 e 2024.
00:01:08Sono anni molto importanti per le nostre istituzioni perché per esempio nel 1948
00:01:15entra in rigore la Costituzione della Repubblica, nel 1948 è preceduto dall'Assemblea Costituente
00:01:25che si è svolta negli anni 1946-1947, prima ancora nel 1945 c'era stata la nascita della
00:01:37Repubblica e prima ancora era finito il fascismo nel 1943.
00:01:42Quindi un anno molto importante di risurrezione per l'Italia.
00:01:47Nell'anno 1970 vengono istituite le regioni, attenzione che già la nostra Costituzione
00:01:54nel 1948 prevedeva il regionalismo, adesso vedremo in che termine e in che modo.
00:02:00Vi posso già anticipare che i termini e i modi di previsione del regionalismo dei nostri
00:02:05padri costituenti è assai molto migliore di quanto prevedono oggi le norme che sono
00:02:12succedute nel famoso Titolo V del 2001.
00:02:15Infatti nel 2001 nasce purtroppo la riforma del Titolo V, dico purtroppo perché è una
00:02:22norma e una riforma che se malinterpretata come sta accadendo può portare a disastri
00:02:29da un punto di vista di lesione del principio di unità nazionale e di indivisibilità
00:02:34della Repubblica.
00:02:35E poi gli anni precedenti, gli anni precedenti sono i peggiori da questo punto di vista,
00:02:40nel 1922 e nel 1924 quando sono entrate in vigore, quella del 1924 e di qualche giorno
00:02:46fa, le leggi Calderoli sull'autonomia riferenziata.
00:02:50Calderoli è già tutto un nome, tutta una figura molto nota, poi vedremo in particolare
00:02:56quando nasce la Repubblica, viene costituita e funziona l'assemblea costituente, quella
00:03:04dei nostri padri costituenti, anzi dovremmo dire meglio padri emanati costituenti.
00:03:10Ecco io riporto qui tre articoli che sono fondamentali per capire tutto il discorso
00:03:16sull'autonomia riferenziata, quanto sia importante leggerli e quindi è necessario
00:03:22vedere un attimo cosa dicono.
00:03:24La Repubblica riconosce e garantisce, giuro che questa è l'unica cosa che leggo ma vale
00:03:29la pena, la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, quindi
00:03:35diritto alla salute, diritto all'istruzione, diritto alla mobilità, libertà religiosa
00:03:40eccetera, e come singolo delle formazioni sociali ora si svolge la sua personalità
00:03:46e richiede l'imprimento dei doveri inderogabili di solide realtà politica, economica e sociale.
00:03:53Quindi al centro di questo discorso c'è la solidarietà politica, economica e sociale.
00:03:59Altra norma, tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla
00:04:06legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche
00:04:13e di condizioni personali e sociali.
00:04:16Questa è anche una norma fondamentale, nessuna discriminazione può farsi sul sesso, sulla
00:04:22lingua, sulla religione eccetera, queste sono le norme del 1948, ma attualissime.
00:04:27La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali, attua nei
00:04:34servizi che dipendono dello Stato, il più ampio decensuamento amministrativo, adegua
00:04:39ai principi e ai metodi della sua legislazione le esigenze dell'autonomia e del decensuamento.
00:04:44Come vi dicevo, è l'unica slide che vi leggo per intero, perché questo dovrebbe essere
00:04:49un po' il pane quotidiano di tutti noi, per capire, queste norme dovrebbero essere insegnate
00:04:55a scuola, a memoria, affinché i ragazzi capiscano che situazioni di democrazia tendiamo ad essere,
00:05:03diritti inviolabili dell'uomo, doveri interrogabili di solidarietà politica, economica e sociale,
00:05:10nessuna discriminazione sotto il profilo della libertà religiosa, e adeguaggiata.
00:05:24Allora si parlava di adeguare i metodi alla legislazione di autonomia e decensuamento.
00:05:30Dicevo, dovrebbe essere quasi un patrimonio nostro.
00:05:32Se i nostri ragazzi e noi stessi conoscessimo bene, ammenadito queste norme, tanti problemi
00:05:38sappiamo già come si risolvono. Per esempio, sull'autonomia differenziata.
00:05:42C'è un problema, la Repubblica è un'indivisibile, nessuna autonomia può essere differenziata
00:05:48al punto da creare una serie di staterelli che praticamente rendono inutile e assolutamente
00:05:56improbabile questo articolo. Queste norme, come voi sapete, questo è un incontro
00:06:01divulgativo. Queste norme sono norme costituzionali, quindi sono norme sovraordinate alle altre.
00:06:07Significa che nessuna norma ordinare può derogare a questa. Per esempio, quando si
00:06:12parla di libertà religiosa, nel nostro ordinamento non ci può essere nessuna discriminazione
00:06:18fra religioni cattoliche, religioni musulmani, linguistici. Tutte le religioni sono esattamente
00:06:24uguali, che poi lo Stato abbia una convenzione, un trattato, un concordato con la Chiesa
00:06:32Cattolica è un'altra questione, ma tutte le religioni sono assolutamente uguali, tal
00:06:36che se per esempio un sindaco di una scuola discrimina i ragazzi perché di una religione
00:06:43o di un'azienda diversa, questo viola la Costituzione. Ecco, solo perché questa norma è particolarmente
00:06:50importante. Adesso vediamo cosa dicevano i padri costituenti nella Costituzione. La
00:06:58Repubblica si riparte in regioni, province e comuni, queste sono norme del 1948, vedrete
00:07:04che sono norme veramente perfette, poi rispetto a quelle attuali non ne parliamo neanche.
00:07:09E per quanto riguarda le regioni, già allora nel 1948 si riconosceva alle regioni la potestà
00:07:16legislativa, cioè le regioni potevano fare leggi, leggi ordinate delle regioni che ovviamente
00:07:23dovevano essere subordinate alle leggi statali, alle leggi nazionali. Infatti dice il legislatore
00:07:30puoi emanare tu regione norme legislative nei limiti dei principi fondamentali delle
00:07:37leggi dello Stato e sempre che non ci siano contrasti con l'interesse nazionale e con
00:07:42quello di altre regioni. Quindi è molto chiaro qui il discorso, legislazione regionale
00:07:48sottoordinata, subordinata alla legislazione statale e questa a sua volta alla Costituzione.
00:07:55Andiamo avanti, e quali erano le materie legislative? Adesso ve le leggo perché poi vedremo quali
00:08:02erano allora nel 1948 e quali sono state fino al 2000 e quali sono adesso le materie trasferite
00:08:07alle regioni. La più importante è la beneficenza pubblica, la beneficenza pubblica e l'assistenza
00:08:14sanitaria, questo termine beneficenza pubblica è del 1948, oggi diremmo welfare state, cioè
00:08:21diremmo servizi sociali, assistenza sociale eccetera e poi assistenza sanitaria. Quindi
00:08:27il diritto alla salute era previsto nel 1948 tra le materie in cui le regioni nell'ambito
00:08:33dei principi statali potevano fare emanare leggi, istruzione artigiana professionale
00:08:40e assistenza scolastica, quindi istruzione ma non di istruzione generale, istruzione
00:08:45artigiana ma professionale, musei e biblioteche di enti locali, non i musei nazionali ma i
00:08:52musei di enti locali, l'urbanistica, è chiaro che i costituenti facevano bene a
00:08:59centrare sulle regioni l'urbanistica, sempre nel quadro dei principi fondamentali, perché
00:09:04l'urbanistica di Trento non può essere uguale a quella di Palermo, l'urbanistica di Napoli
00:09:09non può essere uguale a quella di Torino, per ovvie ragioni, l'Italia è piuttosto
00:09:15lunga e complessa. Anche il turismo è qualcosa che ovviamente caratterizza la nostra terra
00:09:25e poi viabilità, navigazione, caccia, agricoltura, foreste, artigianato, queste erano le materie
00:09:33che il legislatore, il costituente nazionale consentiva alle regioni di legge ferrata.
00:09:38Noi abbiamo avuto questo regionalismo già attuato e tuttora vigente proprio nella sanità
00:09:46pubblica e attenzione che il regionalismo in sanità non può non esserci, il regionalismo
00:09:52è inevitabile in sanità, guai se fosse come qualche volta si dice solo statale, immaginate
00:09:58che da Roma dovessero organizzare la sanità del Piemonte, della Lombardia, a Roma faranno
00:10:05la legge quadro, la legge di riforma sanitaria, ma poi sarà la singola regione che avrà
00:10:11poteri organizzativi, non poteri di altro genere, per fare al meglio e così è successo.
00:10:19Le regioni sono andate avanti, quelle che sono andate avanti e abbiamo servizi sanitari
00:10:25di eccellenza come in Emilia Romagna, nel Veneto, ma manco tanto, in Lombardia ancora
00:10:30un po' di meno, purtroppo invece quando andiamo verso il sud, in Calabria in particolare,
00:10:35abbiamo una situazione del poco disastrata e vi anticipo che questa è esclusivamente
00:10:40colpa nostra, ma comunque su questo poi ci risentiamo.
00:10:45Quindi la riforma sanitaria, le leggi regionali, vedete che per esempio la differenziazione
00:10:53c'è già, perché per esempio nel Veneto le ASP sono aziende sociosanitarie provinciali,
00:11:01mentre in Calabria sono aziende sanitarie provinciali, essendo invece il sociale delegato
00:11:06ad altro, nelle Marche l'azienda è azienda provinciale regionale, cioè ce n'è una
00:11:13sola, quindi le regioni sono abilitate, ognuna ad organizzare questa differenza, questa
00:11:21autonomia regionale differenziata intesa in questo modo e salutare, perché le regioni
00:11:27funzionano talmente, dove funzionano?
00:11:29Come vedremo da alcuni dati che vi dirò, tutto questo succede molto bene.
00:11:35Piero Calamandrei è stato un grande politico, un grande giurista, ha fondato il Partito
00:11:41dell'Associazione, membro dell'Assemblea Costituente, nel 1955, un anno prima di morire,
00:11:48fece un discorso molto importante agli studenti dell'Università di Milano, questo discorso
00:11:54non ha un titolo, ma glielo ho dato io, il titolo è dove è la Costituzione, dove si
00:11:59trova la Costituzione, ecco la parola a lei, grazie.
00:12:03Cari giovani, quando l'articolo 3 della Costituzione vi dice è compito della Repubblica rimuovere
00:12:17gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona
00:12:23umana, riconosce che oggi questi ostacoli vi sono di fatto e che bisogna rimuoverli.
00:12:31Da un giudizio la Costituzione, un giudizio polemico, un giudizio negativo contro l'ordinamento
00:12:37sociale attuale, che bisogna modificare attraverso questo strumento di legalità, di trasformazione
00:12:45graduale che la Costituzione ha messo a disposizione dei cittadini italiani, ma non è una Costituzione
00:12:53immobile che abbia fissato un punto fermo, è una Costituzione che apre le vie verso
00:12:59l'avvenire. Non voglio dire rivoluzionaria, perché per rivoluzione nel linguaggio comune
00:13:04si intende qualcosa che sovverte violentemente, ma è una Costituzione rinnovatrice, progressiva,
00:13:11che mira la trasformazione di questa società, in cui può accadere che anche quando ci sono
00:13:17le libertà giuridiche e politiche siano rese inutili dalle diseguaglianze economiche e
00:13:26dalla impossibilità per molti cittadini di essere persone e di accorgersi che dentro
00:13:31di loro c'è una fiamma spirituale che potrebbe anch'essa contribuire al progresso della società.
00:13:40Quindi polemica contro il presente in cui viviamo e impegno di fare quanto in noi per
00:13:49trasformare questa situazione presente, però vedete la Costituzione non è una macchina
00:13:55che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta,
00:14:01la lascio cadere e non si muove. Perché si muove? Bisogna ogni giorno rimettersi dentro
00:14:09il combustibile, bisogna metterci dentro l'impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste
00:14:15promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla
00:14:24Costituzione è l'indifferenza alla politica, che è soprattutto una malattia dei giovani.
00:14:32La politica è una brutta cosa, che me ne importa della politica. Quando sento fare
00:14:38questo discorso mi viene sempre in mente quella vecchia sorellina di due migranti, due contadini
00:14:43che attraversano l'oceano su un piroscofo traballante, uno di questi dormiva nella stiva
00:14:49e l'altro stava sul ponte. Si accorgeva che c'era una gran burrasca con delle onde altissime
00:14:55e il piroscofo oscillava e allora questo contadino impaurito domanda a un marinaio
00:15:00«Ma siamo in pericolo?» e questo dice «Se continua questo mare, il bastimento tra mezz'ora
00:15:07affonda». Allora lui corre nella stiva a svegliare i compagni e dice «Beppe, Beppe,
00:15:12se continua questo mare, tra mezz'ora il bastimento affonda». E quello dice «Tranquillo,
00:15:20è che me ne importa, mica è mio». Questo è l'indifferentismo alla politica. È così
00:15:27bello, è così comodo, la libertà c'è, si vive in un regime di libertà. Nel mondo
00:15:34ci sono tante belle cose da vedere, da godere, altro che occuparsi di politica. La politica
00:15:40non è una piacevole cosa, però la libertà è come l'aria. Ci si accorge di quanto vale
00:15:48quando comincia a mancare, quando si sente quel senso di asfissia che gli uomini della
00:15:52mia generazione hanno sentito per anni, per vent'anni e io auguro a voi giovani di non
00:16:00sentire mai, ricordandovi ogni giorno che sulla libertà però bisogna vigilare, dando
00:16:08il proprio contributo alla vita politica. La Costituzione è l'affermazione solenne
00:16:14della solidarietà sociale, della solidarietà umana, della sorte comune, che se va in fondo,
00:16:20se va a fondo per tutti questo bastimento, va a fondo per tutti. Ricordo, io ero a Firenze,
00:16:26queste file di gente disciplinata davanti alle sezioni, disciplinata e lieta, questo
00:16:35dare il voto, questo portare la propria opinione, questo essere padroni del proprio paese,
00:16:41del nostro paese, della nostra patria, della nostra terra, disporre noi delle nostre sorti,
00:16:47delle sorti del nostro paese. Quindi voi giovani alla Costituzione dovete dare il vostro
00:16:57spirito, la vostra gioventù, farla vivere, sentirla come cosa vostra, metterci dentro
00:17:03il senso civico, la coscienza civica, rendersi conto che ognuno di noi nel mondo non è solo,
00:17:09che siamo parte di un tutto nei limiti dell'Italia e del mondo. Ora vedete, io ho poco altro
00:17:17da dirvi, in questa Costituzione c'è tutta la nostra storia, tutto il nostro passato,
00:17:23tutti i nostri dolori, le nostre sciavure, le nostre glorie, sono sfociati tutti in questi
00:17:29articoli e a sapere intendere dietro questi articoli ci si sentono le voci lontane, Mazzini,
00:17:36Cavur, Cattaneo, Beccaria, grandi voci lontane, grandi nomi lontani, ma ci sono anche umili
00:17:44nomi, voci recenti. Quanto sangue, quanto dolore per arrivare a questa Costituzione,
00:17:51dietro ogni articolo di questa Costituzione, o giovani, o giovani, voi dovete vedere giovani
00:17:58come voi, caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento,
00:18:10morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze,
00:18:16che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su
00:18:21questa carta. Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è
00:18:29una carta morta, questo è un testamento, un testamento di centomila morti. Se voi volete
00:18:38andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle
00:18:43montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi
00:18:50dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e
00:18:57la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione.
00:19:08Bene, questa adesso è la parte della nostra Costituzione, andiamo adesso, cominciano le
00:19:22dolenti note con la riforma del Titolo V, quello proprio che riguarda l'autonomia regionale,
00:19:29così come viene intesa oggi. Ecco, cosa succedeva? Questo che vi leggo adesso e di cui vi parlo
00:19:36è ciò che succedeva intorno all'anno 2000. Vi faccio vedere qualche immagine, questo è
00:19:43un signore che parla di padania libera, quest'altro è un signore che ha un casco cornuto e un
00:19:50gladio, poi c'è una manifestazione liberiamo la padania, i signori Bossi e un giovane Calderoli
00:19:58e questa è l'espressione alla stupidità umana che arriva al punto di fare una infusione
00:20:05a Piazza San Marco, non so se ve la ricordate, di quel tank, una specie di cararmato, molto
00:20:13rudimentale perché era costruito su un fattore, questi signori volevano, non so cosa fare,
00:20:22insurrezione o altro, furono tutti arrestati. Questo è un palazzo molto importante che
00:20:29sta in provincia di Mantua ed era la sede, è stata la sede per qualche anno del Parlamento
00:20:33padano, vedete qui anche l'immagine del Parlamento padano e addirittura vedete qui
00:20:38una firma, il Presidente del Governo padano, sono tutte immagini molto focalistiche che
00:20:44non meriterebbero neanche di essere citate in un discorso spero serio come quello che
00:20:49stiamo facendo, però intorno all'anno 2000 succedeva questo e fu proprio questo, questa
00:20:58rivolta tra virgolette, tra molte virgolette padana che in qualche modo spinse i governi
00:21:06dell'arco costruzionale, chiamiamolo così, a in qualche modo concedere più autonomia
00:21:12alle regioni, ma questo fu il fatto scatenante, il fatto fondamentale. E allora cosa succede?
00:21:19Che nasce il nuovo titolo quinto per volontà del centro sinistra sostanzialmente le leggi
00:21:26si chiamano leggi Bassanini o leggi Amato e si introdusse questa novità rispetto alla
00:21:33norma così chiara che avevo detto a suo tempo, da una parte vedete nel 1948 la legislazione
00:21:40dello Stato e la legislazione regionale, questo era quello che accadeva fino al 2001, nel
00:21:472001 si ebbe quest'idea, fare una legislazione esclusiva dello Stato, una legislazione concorrente
00:21:54tra Stato e regione e una legislazione esclusiva delle regioni, questo è il nuovo titolo quinto
00:22:01del 2001, è il titolo quinto che contiene una norma che può dare origine all'autonomia
00:22:08differenziata, ma non differenziata nell'organizzazione, differenziata nei poteri e nei rapporti con
00:22:15lo Stato, questa è la grande differenza e l'interpretazione che purtroppo è stata
00:22:21data. Io qua ho un elenco lunghissimo e mi guardo bene da leggervelo, di tutta la competenza
00:22:28esclusiva dello Stato, quindi ordini pubblico, moneta, ordini dello Stato, polizia varia,
00:22:35immigrazione, rapporti con le confessioni religiose, però mi fermo in particolare
00:22:41su questa lettera M, determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti
00:22:48i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio, quindi è
00:22:53nel 2001 che per la prima volta si parla di livelli essenziali delle prestazioni che
00:22:59intorno e avanti definiremo l'EP, funziona perché questa è molto importante e poi
00:23:04continuano le altre norme sempre di legislazione esclusiva dello Stato, qui invece in questa
00:23:10altra slide ci sono le norme che riguardano la legislazione concorrente tra Stato e Regione.
00:23:18Che cose riguardano questa possibilità di concorrenza? Concorrenza nel senso di cooperazione,
00:23:24di collaborazione tra Stato e Regione, lo Stato non ha tutto su di sé ma può delegare,
00:23:31può decensuare, su quali materie? Istruzioni, professioni, tutela della salute che c'era
00:23:41già nel 1948, trasporti, distribuzione di energia, valorizzazione dei beni culturali,
00:23:47tutto bene perché in ogni caso tutto deve essere fatto nell'ambito dei principi fondamentali
00:23:54riservati allo Stato. Però attenzione, cosa succede di queste materie, sono 23, se escono
00:24:02dalla legislazione concorrente ed entrano come viene richiesto dalla Regione Veneto,
00:24:09dalla Regione Lombardia, in parte anche dalla Regione Emilia Romagna, ma su questo c'è
00:24:14stato per fortuna una marcia indietro di questi giorni, cosa succede se queste norme escono
00:24:22dalla legislazione concorrente e finiscono la legislazione sul Stato di questi termini?
00:24:26Sono i termini della costituzione del nuovo titolo quinto e quindi io non posso farne
00:24:31a meno di usarli. Qual è il risultato di questa distinzione? Il risultato è pessimo,
00:24:37da 2000 ad oggi 1.800 sentenze da parte della Corte Ususale per risolvere i conflitti di
00:24:46competenza fra Stato e Regione, 75 contenziosi all'anno, in media 3 sentenze ogni 2 settimane,
00:24:55questo è stato il titolo quinto da un punto di vista applicativo, una forte contrapposizione
00:25:03fra Stato e Regione a punto che praticamente c'è stato un contenzioso continuo e la Corte
00:25:11Costituzionale man mano ha sempre cercato di dirimere questa controversa. Adesso veniamo
00:25:18alla norma fondamentale, siamo a metà del nostro percorso, spero che resistiate, ma
00:25:24spero che sia di vostro interesse, questa è la norma fondamentale che disciplina il
00:25:29discorso dell'autonomia differenziale, perché nel 2001 i riformatori costituenti ebbero
00:25:35questa idea, scrivere, oltre a quelle materie che abbiamo detto, ulteriori forme e condizioni
00:25:43particolari di autonomia possono essere attribuite ad altre Regioni, quindi ulteriori forme e
00:25:49ulteriori condizioni rispetto a quelle che abbiamo visto, possono essere attribuite ad
00:25:54altre Regioni con legge dello Stato su iniziativa delle Regioni interessate. La legge approvata
00:26:01dalle Camere a maggioranza saluta dei componenti sulla base di intesa fra lo Stato e la Regione
00:26:07interessata, questa è la norma fondamentale di cui è di questa norma. Adesso all'entrata
00:26:16di questa legislatura, perché c'è stato un governo di cui tra parte la Lega, con tutto
00:26:23il rispetto ovviamente per i leghisti che la possono pensare in modo diverso, ma comunque
00:26:30la prima condizione per partecipare al governo e quindi alla maggioranza, la Lega ha posto
00:26:35appunto di legiferare, di andare avanti con l'autonomia differenziata, cosa che è stata
00:26:41accolta dalla maggioranza e infatti il Parlamento ha approvato prima la Camera e poi il Senato
00:26:47questa legge, le leggi le chiamiamo, anziché la 197 e la 22, la legge 83, le chiamerò
00:26:57semplicemente legge Calderoli perché Calderoli è il padre di queste leggi. Su chi sia Calderoli
00:27:07non mi soffermo molto, vi lascio queste immagini, queste immagini riguardano il momento in cui
00:27:13Calderoli a otto e mezzo offese facendo vedere immagini blasfeme tutti i religiosi musulmani
00:27:22perché ci fu anche molto disordine, anche a Benghazi ci fu un disordine per questa cosa
00:27:27e ci furono addirittura 11 morti. Calderoli è stato un soggetto condannato dal Tribunale
00:27:37di Bergamo per disformazione aggravata di motrice razziale nei confronti della Ministra
00:27:43Chieng, la Ministra Chieng è stata definita da Calderoli un orango ed è stata invitata
00:27:49a tornare in Africa a mangiare banane con le scimmie, questo è il padre costituente
00:27:55di questa rifarga, attenzione perché queste cose si devono sapere, se devono sapere si
00:28:00devono diffondere, anche se qui ha uno spirito polemico il mio dal quale oggi cerco subito
00:28:06di allontanarlo. Calderoli è quello che ha fatto la legge portositetta porcata, la maglietta
00:28:12blasfema e addirittura un giorno si è andato con altri suoi compagnieri, si è andato su
00:28:17un terreno destinato ad una moschea in Lombardia per fare urinare un maiale, voi sapete che
00:28:25la religione musulmana è la massima blasfemia possibile, quel terreno non sarebbe potuto
00:28:31essere, questo è il nostro padre costituente. Non voglio seminari rancori, odi eccetera
00:28:38ma per dire le differenze, prima Lillis Govia ha recitato Calamandrei, persona che ancora
00:28:46oggi, se voi volete seguire il discorso lo trovate su Youtube e a me emoziona moltissimo.
00:28:52Dunque qua vediamo subito, io salto qualche slide perché non voglio prendere troppo tempo
00:28:58anche se tutto sommato mi pare che stiamo andando bene. Quali sono le materie LEP e
00:29:04quali sono le materie LEP? Sono tutte quelle 23 che vi ho accennato quindi non ve le ripeto,
00:29:09però attenzione perché ci sono anche le materie non LEP, cioè materie che non hanno
00:29:15bisogno di livelli essenziali di prestazione dei diritti civili e sociali, quindi sono
00:29:21materie che possono essere trasferite anche subito rispetto a quello che invece devono
00:29:28aspettare le altre materie in quanto bisogna prima determinare i livelli essenziali di
00:29:35prestazione. Quali sono? Per esempio la protezione civile, voi immaginate che la protezione civile
00:29:41che è un organismo di un dipartimento statale articolato già nelle regioni, quindi già
00:29:49diffuso sul territorio diventi materia esclusiva di ogni regione, come se la protezione civile
00:29:57come se un terremoto che capita ai confini di Lombra non fosse interessata anche l'Abruzzo,
00:30:04il Morise, la Toscana, la Lazio eccetera, questo solo per fare un esempio. La previdenza
00:30:12complementare integrativa, le regioni potranno in via esclusiva prevedere ulteriori forme
00:30:18di previdenza complementare, quindi pensioni per i loro cittadini delle singole regioni,
00:30:24qui bisogna già chiarire un dubbio, prima di essere sul cittadino veneto o il cittadino
00:30:29calabrese c'è il cittadino italiano, quindi questa impostazione noi veneti, noi calabrese
00:30:36è radicalmente sbagliata a termini di costruzione e quindi a termini del nostro bilancio.
00:30:43Strade e autostrade, ferrovie, porti e aeroporti, paesaggio, ambiente, laghi, fiumi, rifiuti,
00:30:51edilizia e energia, enti locali passano integralmente alla competenza delle tre regioni.
00:31:00Lo Stato si ritrova privo delle leve essenziali per realizzare politiche sociali, culturali,
00:31:08ambientali, economiche e di respiro nazionale. L'amministrazione pubblica è disarticolata
00:31:15a causa della variabilità delle competenze che in alcuni territori diventano regionali
00:31:21e in altri rimangono statali. Le imprese sono chiamate a fare i conti con una frammentazione
00:31:29normativa e amministrativa che complica le loro attività. La solidarietà nazionale
00:31:35va in flantumi, assieme alle nuove competenze le tre regioni ottengano anche le risorse
00:31:42necessarie per esercitarle, calcolate a partire dal gettito fiscale generato sul loro territorio,
00:31:52senza compensazioni per equativa. Nel Paese europeo segnato dalla maggiore diseguaglianza
00:31:59interna, un'enorme quantità di ricchezza, oltre 75 miliardi l'anno, si sposta dai territori
00:32:08più indigenti a quelli più benestanti. Come se non bastasse, una volta assegnate
00:32:15le nuove competenze alle regioni è pressoché impossibile tornare indietro senza il consenso
00:32:21delle regioni stesse, dal momento che la procedura esclude iniziativi unilaterali dello Stato
00:32:28e rende oltremodo complicato, se non impossibile, il referendum abrogativo. E il tutto, senza
00:32:36nemmeno il fastidio di dover cambiare la Costituzione. Come è successo che una rinvindicazione di
00:32:45parte, vocata al culto delle piccole patrie, venata da pulsioni razziste, segnata da egoismi
00:32:54territoriali, alimentata da avidità economica, sia divenuta una questione nazionale capace
00:33:03di mettere in scacco la tenuta dell'unità del Paese?
00:33:10Un confronto impietoso fra due città simili per abitanti, Reggio Emilia e Reggio Calabria,
00:33:18simili anche nel nome, vedete Reggio Emilia 171 mila abitanti, Reggio Calabria 180 mila,
00:33:25queste sono due città molto simili, addirittura Reggio Calabria 10 mila abitanti in più.
00:33:33E qua affrontiamo il discorso della questione della spesa storica, che è il grosso male
00:33:38che affligge anche noi del Sud. Ovviamente queste sono cose già abbastanza provate da
00:33:45eminenti studiosi, sia di economia che di diritto etc. Ecco, vediamo questa tappetta.
00:33:54Per Reggio Emilia dal 2000 al 2017 sono stati spesi in servizi pubblici 139 milioni, per
00:34:02Reggio Calabria 104, quindi in questi anni c'è stata una differenza di 35 milioni.
00:34:08Per la cultura 21 milioni per Reggio Emilia, 4 milioni per Reggio Calabria, 17 milioni
00:34:16per Reggio Calabria. Istruzione 28 milioni per Reggio Emilia, 9 milioni per Reggio Calabria,
00:34:2119 milioni di differenza. Edilizia abitativa 54 milioni per Reggio Emilia, 8 milioni per
00:34:30Reggio Calabria, meno 46. Politiche sociali e disabili inclusi, 40 milioni per Reggio
00:34:35Emilia, 17 milioni per Reggio Calabria. Totale spesa storica fra le due città, e le due
00:34:42città sono un minimo di tutto quanto, sono 180 mila abitanti sui milioni di abitanti
00:34:48nel seno. La differenza è di 140 milioni in questi 17 anni. Per asili pubblici addirittura
00:34:55Reggio Emilia ne ha 60, Reggio Calabria ne ha 3, questo numero va letto bene. Questi
00:35:02sono gli asili pubblici, a Reggio Calabria ci saranno altri asili, chiaramente, ma sono
00:35:07asili privati, cioè la finanza pubblica qui è impegnata per Reggio Emilia per 60
00:35:15asili pubblici, mentre per Reggio Calabria solo per 3. Quando si parla di spesa storica
00:35:21o di letto, se si comincia a vedere, e questo è un punto fondamentale, quanti sono gli
00:35:27asili pubblici ideali, qual è il livello di essenziale per asili pubblici? Se diciamo
00:35:33che è 10 e per Reggio Calabria è 3, vuol dire che Reggio Calabria per arrivare al livello
00:35:40essenziale, che non è un livello ottimale, è un livello minimo, essenziale, quanto ci
00:35:45deve essere per forza? Deve fare un investimento per sé, deve essere finanziato per 7. Da
00:35:52questo punto di vista già, se voi da questo particolare andate al complessivo e anziché
00:36:00parlate di Reggio Calabria e di Reggio Emilia, parlate di Calabria e di Lombardia, ma parlate
00:36:06di Mezzogiorno e di Nord, è chiaro che qua siamo nell'ordine dei miliardi, si parla
00:36:12secondo Neurispes di una cifra che va dagli 80 ai 120 miliardi solo per raggiungere i
00:36:19livelli essenziali di assistenza e qua apre un parentesi dolentissimo, sempre che arrivi
00:36:25in questione e sempre che si sappiano spendere. I fondi per l'ospedale di Panni sono questi
00:36:31dal 2007 e fino a ora sono stati spesi 500 mila Euro, sono lì, nessuno si è dirrubbato,
00:36:39ma era meglio se si dirrubbavano, magari scattavano qualche polizia segretiva o qualcosa del genere,
00:36:45ovviamente sto scherzando, ma per dire che i problemi non sono solo di critica a chi
00:36:51richiede maggiori potenzialità, ma noi dobbiamo farti un grossissimo esame di coscienza con
00:36:59tutto quello. Comunque è chiaro che la spesa storica è che il criterio attuale di distribuzione
00:37:06delle source è un criterio che ci danneggia, perché gli asili di Reggio Calabria resteranno
00:37:12sempre tre quelli pubblici e non c'è possibilità di investimento perché la spesa è storica
00:37:18di mantenimento di quelli, mentre Reggio e Emilia saranno già a livello essenziale sano.
00:37:29E' così, spesa sociale pro capite per la Calabria, sempre dal 2000 al 2017, 3795 Euro,
00:37:39molto vicina a quella per il mezzogiorno, 3859 Euro, mentre al centro nord è 5438.
00:37:49Stiamo parlando di spesa pro capite, cioè a testa per ogni cittadino.
00:37:54Cosa spende l'amministrazione pubblica sempre pro capite? 1166 in Calabria, 1266 nel mezzogiorno
00:38:05e salta addirittura a 1723 nel centro nord. Questo è come se noi avessimo un grosso credito,
00:38:14questo è per ragionare quando si parla dell'economia differenziata come comincia a riscaldare la cosa.
00:38:20Ecco qui quindi una tabella fatta alla meno peggio, perché non sono un grafico, tra i vari livelli.
00:38:27Se il livello essenziale è 100 e noi siamo a 30, per arrivare a 100 dobbiamo avere 70.
00:38:34Se poi vogliamo un livello ottimale, non essenziale, cioè minimo, c'è proprio il minimo,
00:38:40dobbiamo fare un salto di 90. E questo significa un investimento, un servizio finanziario
00:38:47e soprattutto purtroppo capacità di spesa che non abbiamo, perché Dio solo sa quanto siano i dettagli su questo.
00:38:55Come davvero mi avvio alla conclusione, fra un po' ci sarà l'ultimo intervento di Lilli,
00:39:01che ringrazio anche per la bellissima lettura di Pallante,
00:39:06che sarà molto contente, motivi per opporsi alla distorta applicazione dell'autonomia regionale.
00:39:17Intanto perché questo previsto dalla legge Gabbalori è un regionalismo competitivo ed egoistico,
00:39:25cioè le regioni andranno sempre più avanti e quindi in modo anche egoistico,
00:39:31trattenendo per sé quota delle risorse fiscali. È chiaro che la produttività del Veneto o della Lombardia,
00:39:40non solo in base al numero della popolazione, ma per tutto il resto, ha una capacità fiscale enorme.
00:39:47Quindi trattenere il fisco significa avere molti stipendi differenziati.
00:39:57Questo regionalismo competitivo ed egoistico è contro quello che era il regionalismo solidale e cooperativo
00:40:08previsto dai nostri padri costituenti. Non a caso la prima slide che vi ho fatto vedere
00:40:13era il primo articolo della Costituzione, dove si parlava di solidarietà politica e sociale,
00:40:18dove si parlava di unità e indivisibilità. Quindi questa legge, perché Calderoli è un gran furbacchione,
00:40:28che in realtà è una legge procedimentale, dice che la Costituzione dice che posso fare l'autonomia,
00:40:35dice che posso costituire l'E, ma io lo faccio. Il problema non è questo, è come lo fa.
00:40:41Quanto si spinge questa autonomia? E come si differenzia rispetto a tutte le altre?
00:40:48Come si fa a dare 23 materie all'evento, se prima non c'è un quadro complessivo di cosa dare e a chi dare?
00:40:56E di quanto lo Stato perde? Perché se le regioni trottengono il serbatoio fiscale o trottengono una parte,
00:41:05bisogna dire quanto trottengono, se trottengono l'1% o il 100%, alle finanze dello Stato resterà sempre meno
00:41:12per poi poter fare le proprie politiche di energia, di trasporti, ecc. Quindi qua c'è un problema di contrapposizione
00:41:20di interessi tra Stato e regioni, con una particolarità però, che al tavolo i contraenti sono da una parte
00:41:29Zaia e dall'altra parte Cicalderoli. Ci stiamo rendendo conto di questo? Poi ci dovrebbe essere la Meloni,
00:41:38la Presidente del Consiglio, che dovrebbe fare i suoi ragionamenti su questo. Non dimentichiamo che il Movimento Sociale
00:41:48era contro il regionalismo, era l'unico partito contro il regionalismo. Gli epigoni del Movimento Sociale
00:41:55stanno trattando praticamente la disunità d'Italia, ma questo è un ragionamento politico, noi restiamo sul tecnico.
00:42:02Vediamo nella sanità, per esempio, i diritti violabili dell'uomo. Tra i diritti violabili dell'uomo la salute e l'istruzione.
00:42:13Qua ci sono due immagini. Quando si tratta di diritti violabili, non possono essere affidate alle regioni i diritti violabili,
00:42:24nel senso che lo Stato si controlla, può fare qualche programmazione generale, però ha il potere esclusivo delle regioni.
00:42:36In Emilia Romagna si parlava già della scuola regionale, così nel vento, e non è tanto il disturbo che si insegni il dialetto.
00:42:45Per me il dialetto si può insegnare, e che si insegni il dialetto calabrese è cosa buona e giusta. Io lo insegno ai miei figli,
00:42:52che non hanno avuto la fortuna di parlare il dialetto calabrese. Però, voglio dire, l'ho insegnato, ormai sono grande e lo parlo molto bene.
00:43:00Allora, dicevo, questi diritti fondamentali non possono che essere affidati alla Repubblica, nel senso che la Repubblica è fatta da Stato, regioni, città metropolitane, comuni,
00:43:15perché la tutela è la salute, la Repubblica è la tutela, ma dove ognuno ha il suo posto, e lo Stato non può che essere,
00:43:22perché gli organi parlamentari e i governativi che sovraordinato hanno. Non può essere strano a questa cosa.
00:43:29Su questi diritti calabri non se ne parla neanche di dare a questa cosa. Suolta le funzioni dello Stato nelle scelte strategiche,
00:43:39sto elencando i motivi di opposizione e mi sto elencando verso la fine, suolta le funzioni dello Stato nelle scelte strategiche,
00:43:47vedete, la questione dell'energia, pannelli solari, trasporti e beni culturali. Questi quadro potrebbero, dovrebbero, potrebbero essere trasferibili,
00:43:57fanno parte delle 23, ma sono trasferibili alle regioni. Quindi energia, trasporti, ambiente, beni culturali, attività produttive.
00:44:08La legge Calderoli non è paresemente così, perché la legge Calderoli è semplicemente una legge procedimentale e poi nella sua esecuzione, che si verrà,
00:44:17guardate, queste sono furbizie politiche, come avrebbe detto Falcone, di menti raffinatissime, sotto il profilo della capacità,
00:44:32alla quale poi tra l'altro sono caduti, come molti all'occhio, molti presidenti anche di regione, che pur essendo polidenari hanno, ecco ti passo la parola.
00:44:45E donne e giovani pagano un costo elevato e sono tanti coloro che a malincuore lasciano la terra d'origine, accentuando un rischio di spopolamento che andrebbe frenato
00:44:59per rispetto del valore, della storia e del futuro di questi territori. Lo sviluppo della Repubblica ha bisogno del rilancio del mezzogiorno
00:45:12e una separazione delle strade tra territori del nord e del meridione precherebbe gravi danni agli uni e agli altri. Ma non dobbiamo farci vincere dalla rassegnazione o dall'indifferenza,
00:45:26non dobbiamo chiuderci in noi stessi per timore che le impetuose novità che abbiamo davanti portino soltanto pericoli. Prima che un dovere partecipare alla vita e alle scelte della comunità
00:45:44è un diritto di libertà, un diritto al futuro, è la sua unità. Unità non come risultato di un potere che si impone. L'unità della Repubblica è un modo di essere, uno stato d'animo, un atteggiamento che accomuna perché si riconosce nei valori fondanti della nostra civiltà.
00:46:05Solidarietà, libertà, uguaglianza, giustizia, pace. Questi valori li ho visti testimoniati da tanti nostri concittadini, li ho incontrati nella composta pietà della gente di Cutro, li ho riconosciuti nella operosa solidarietà dei ragazzi di tutta Italia che sui luoghi devastati dall'alluvione spalavano il fango
00:46:35Romagna mia, li ho letti negli occhi e nei sorrisi dei ragazzi con autismo che lavorano con entusiasmo a Pizza Hut, promossa da un gruppo di sognatori che cambiano la realtà, o di quelli che lo fanno a Casal di Principe laddove i beni confiscati alla Camorra sono diventati strumento di riscatto civile, di impresa sociale, di diffusione alla cultura
00:47:01tenendo viva la lezione di legalità di Don Diana. L'ho visto nel radunarsi spontaneo di tante ragazze dopo terribili episodi di brutalità sulle donne con il nostro futuro. Ci dicono che uniti siamo forti.
00:47:31Il Presidente Mattanella ha affermato che non poteva non firmare quella legge ma cosa pensi di quella legge è chiaro a tutti, lui in genere si esprime in occasioni diverse da quelle del messaggio, quando va in un primo incontro dice la sua.
00:48:02Quando ha detto la separazione delle strade tra le regioni del nord e quelle del sud comporta gravi danni alle une e alle altre, questo è stato detto il 30 aprile qui in Calabria e il 5 o 6 maggio successivo ha ripetuto la stessa identica frase in un convegno dove era stato invitato a Milano.
00:48:25Su cosa pensi Mattanella io non sono certissimo ma siccome è un uomo di grande istituzionalità e di grande capacità istituzionale Mattanella non poteva non firmare.
00:48:39Allora poi aspetterà il referendum per vedere cosa succede, aspetterà un po' tutti noi perché vi prego quando si tratterà di raccogliere le firme per il referendum, perché il referendum è l'unica arma ormai che è rimasta, il referendum ha delle sue difficoltà non solo perché il furbissimo Calderoli ha inserito questa legge nella legge di bilancio e quindi non sarebbe approcabile,
00:49:04ma credo che questo sarà superato perché era chiaramente una strumentalizzazione quella di inserirla nella legge di bilancio, ma perché mentre sarà facilissimo raggiungere i 500 mila firme, attenzione che per il referendum obbligativo ci vuole il 51% dei partecipanti.
00:49:28Io sono momento che anche al nord, lo so perché io vivo da 43 anni lì e so benissimo che anche al nord è stata una mia differenziata, tranne che nei luoghi particolarmente idioti non va bene e anche lì voteranno in gran parte, però diciamo si deve raggiungere il quorum e il referendum dovrebbe essere alla primavera prossima.
00:49:55Sto per finire davvero, torno sempre al discorso del fatto che voi in Calabria, in Sicilia, Miglio, altro ideologo, pace dell'anima sua, della Lega definiva i militari dei parassiti ed ecco perché aveva pensato fra le altre la macro regione del nord eccetera eccetera, ma siamo sicuri di questo?
00:50:21Siamo sicuri per esempio che la criminalità sia un fattore particolarmente importante per il soldo? Io sono convinto per esempio, e scusate se torno ad un argomento a me caro tra virgolette, per me molto odioso pure, dell'ospedale.
00:50:40L'ospedale non si è fatto con certo perché siamo di criminalità o di mafia, la mafia avrebbe tutto l'interesse di avere mille posti di lavoro, milioni di euro di attrezzature eccetera eccetera, qui le cose non sono fatte perché non si sanno fare.
00:50:54Allora, tornando al discorso della criminalità, vedete qui, io ho messo i casi Galan e Formigoni, Galan il doge di Venezia, detto anche il doge di Venezia, prendeva un milione l'anno di tipendio fisso per il discorso del Mosè, una regione di Lombardia c'è stato lo scandalo Formigoni per le cliniche private.
00:51:20Sul porto di Genova c'è, diciamo, ristretto in prigione secondo me, non tanto giustamente ancora, ma comunque è un fattore della giurisdizione, il regolatore Totti, il quale non sappiamo e potrebbe non essere un corrotto, ma sicuramente è uno che non conosce le regole minime che devono stare in capo ad un amministratore pubblico.
00:51:47Perché il politico può prendere somme da un finanziatore, il politico, ma quando il politico è anche amministratore, cioè colui che fa provvedimenti in favore del concessionario, c'è una grave violazione del principio di imparzialità e anche se non li prendi per corruzione ma per finanziare il partito, anche se le tracci, vuol dire che non hai capito nulla di come funziona il principio di imparzialità nel nostro ordinamento.
00:52:15Quindi questo idiota, in senso che non conosce le regole minime, anche se non è un corrotto e potrebbe non essere un corrotto, comunque è uno che non conosce il principio di imparzialità che vieta al pubblico funzionario, quale è lui, di poter ricevere somme da un soggetto verso il quale deve fare provvedimenti amministrativi, di quel genere poi come sono le concessioni portuali di Genova.
00:52:42Quindi scusate questa quasi enfasi che metto, ecco altro problema è l'assimmetria, l'assimmetria è confusione legislativa, per esempio, giustamente si diceva poco fa, la Calabria potrebbe chiedere la sanità in modo esclusivo, ma la Calabria è commissariata e il commissario è un organo dello Stato, Occhiuto è Presidente della Regione, ma come commissario è un organo dello Stato, non potrebbe neanche chiederla la sanità la Calabria.
00:53:11E forse non gliela darebbero neanche, ma poco importa adesso quelli disquisiti su questo fatto gliele darebbero, ma comunque si crea un'assimmetria, per cui sulle 23 Regioni, alcune potrebbero averne 10, altre 5, 8, 13, si crea una confusione legislativa pazzesca in primo luogo per le imprese, oltre che per i cittadini, lasciamo perdere, le imprese dovranno anche fare con ordinamenti diversi.
00:53:41Con tanti statarelli, saranno messe nei mari, ecco perché, di questo me vado un po' orgoglioso, nell'ultimo comitato dei comitati contro l'autonomia differenziata, io ho proposto ed è stata mandata una diffida al governo, che vale quello che vale, che diffide alla Regione Calabria, io con Stefano ne abbiamo fatti 20 giri, però ha un significato.
00:54:11Una diffida al governo di non muovere foglia letteralmente, se prima non si ha un quadro chiaro di tutti i possibili trasferimenti di materiale, non è che oggi c'è il vento, arriva, discutono Zaia e Calderoli, guarda caso, su parti contrapposte dal tavolo, ma due compari sono sostanzialmente, e tu dai 23 materie a lei, prima bisogna avere tutto il quadro, e questo anche per le materie non leppe, perché attenzione,
00:54:39Zaia recentemente è fatto anche, poi è molto sopravvalutato, comunque Zaia ha fatto recentemente però un apparato tecnico burocratico, che noi ce lo sogniamo, io li conosco quasi tutti, ci sono dirigenti in Regione Veneto veramente eccezionali, molti dei quali pericolosi, ma questo fa parte dei romani in particolare.
00:55:03Quindi questa asimmetria comporta una confusione enorme, per cui non si potrà fare a spizzi che morsi, per quanto la legge parli di iniziativa di singola regione, poi ci dovrà comunque essere un quadro, su questo abbiamo rifiutato il governo, non c'è una vigilanza, i comitati contro la cronodifferenziata sono molto presenti nel territorio, devo dire soprattutto a Roma e Napoli,
00:55:30questi sono quelli più combattuti, e anche i nemici romani dove non hanno digerito che Bonaccini, in genere si trattano i comitati di sinistra, che Bonaccini abbia fatto, si sia colato a vento, ma ora c'è un retromarcio.
00:55:45Sulle materie non circoscrivibili ai confini regionali, immaginate l'ambiente, l'ambiente non è che finisce sul pollino a Sibari dove c'è il confine, e così dei confini tra Imida e Romagna, queste materie possono essere regionalizzate, ripeto io sempre il concetto fondamentale,
00:56:08quanto a organizzazione, ma non quanto a potere amministrativo nel senso di cura del pubblico interesse. Sono quasi alla fine, Fabio è inutile che mi fermo su questo perché la competitività è quella organizzativa e quella corretta, non la competitività di maggiore o minore potere.
00:56:30L'Emilia Romagna è avanti con la sanità e così il vento perché ha saputo fare molto meglio e molto di più, probabilmente anche perché aveva una spesa storica maggiore, ma che ci sia un ospedale che ci metta 16 anni senza ancora che ci sia il progetto definitivo in Emilia Romagna e nel Veneto non c'è, questo lo dico per esperienza diretta.
00:56:51Ecco sui LEP, è una bella cosa avere, la dovremmo avere già dal 2000, i LEP sono i livelli essenziali delle prestazioni, sono cioè un bel libro dove c'è scritto quanti asili nido ci vogliono nel 100.000 abitanti e quindi i LEP devono essere determinati e la legge vuole che debbano essere anche garantiti, ma determinare e garantire non significa finanziare e non significa finanziare anche perché la legge dice,
00:57:21determinate e garantite compatibilmente con le esigenze di equilibrio del bilancio, cioè se sono i soldi sì, se no niente, quindi questo rimane un libro dei soldi che è bene che faccia perché voglio vedere la determinazione dei livelli essenziali, notate che è una cosa molto bella che ci sia, così ognuno misura esattamente quanto è distante dal progresso e dall'applicazione dei diritti civili e sociali.
00:57:49Questo ve l'ho detto, su questo dovrei parlare di politica e mi astengo, comunque è un pacto, mi scegli, io do a te l'autonomia riferenziata, tu dai a me il premierato e quell'altro parte sulla magistratura oppure l'aeroporto di Milano, non so che cosa.
00:58:09Va bene, qui vi dovei dire soltanto che non c'è istituzione pubblica o grandi costituzionisti che abbiano sparato contro questa autonomia riferenziata, il quadro è del 99%, non ci sono neanche argomentazioni contro questa autonomia riferenziata,
00:58:34l'argomentazione che si sente è, ma così ognuno sarà più responsabile, ognuno potrà gestire meglio, ma queste sono affermazioni molto generiche che rispetto ai quadri finanziari, economici, strategie, non sono niente, sono frasi inutili.
00:59:04Io ho concluso, mi fermerei qua, ho solo questa da farvi vedere, cosa rimprovero al Presidente Occhiuto? Il Presidente Occhiuto se ne è andato in conferenza Stato-Regione e ha dato un parere favorevole, poi è andato al Consiglio regionale e ha riferito di averlo fatto.
00:59:34Il Presidente Occhiuto non ha attivato nessuna attività di partecipazione a questo processo, lui ha avvertito il Consiglio regionale dopo e questo è una grande mala perché fa vedere ulteriormente come il Consiglio regionale, il Consiglio primario e come potrebbe capitare anche per il Sindaco d'Italia il premierato, non contro nulla.
00:59:59Consiglio primario, Consiglio regionale e Parlamento, se funzionerà il premierato non conterà nulla.
01:00:05Ora può darsi che sia meglio così, Occhiuto quando andò al Consiglio regionale avvisando di ciò che aveva fatto, non di ciò che avrebbe dovuto fare, quindi farsi autorizzare, perché nonostante la legge e gli nomi presidenti, ma il Consiglio regionale è secondo lo statuto che dà le linee di indirizzo di pari 10, quindi c'era scelta del genere, doveva essere quantomeno preavvisato per poi arrivare a questa scelta.
01:00:29Quindi ho occhiuto di provare questo e poi di aver ceduto alle pressioni alla linea di partito e aver creduto che Calderoli avrebbe scritto finanziate le leppe, però ripeto, non è questione, il problema non è che se ci finanziano le leppe l'autonomia differenziata va bene, anche le leppe finanziate, l'autonomia differenziata va male perché spacca l'Italia con noi.
01:00:52Ho finito, il referendum c'è quella difficoltà del quorum, l'ho parlato e quindi mi fermo qui, grazie moltissimo.
01:01:22Non poteva mancare un omaggio floreale alla nostra lettrice, alla voce di Pamme, così come l'abbiamo definita. Ci vedremo alla prossima occasione, grazie a tutti per la presenza e la partecipazione.
01:01:52Sottotitoli e revisione a cura di QTSS

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